Comunicato Possiamo.Conferimento cittadinanza onoraria ad Assange

ricevuto da Daria Lottarini

Nella seduta del 15 giugno scorso del Consiglio Comunale di Chiusi, l’Assemblea consiliare ha assegnato, a maggioranza, la cittadinanza onoraria a Julian Assange. La proposta segue un’interessante iniziativa organizzata dal gruppo “Possiamo” che ha presentato il libro di Stefania Maurizi: “Il potere segreto. Perché vogliono distruggere Julian Assange e WikiLeaks”.
La cittadinanza onoraria è stata votata, oltre che dagli stessi rappresentanti di Possiamo, anche dai rappresentanti di “Centrosinistra per Chiusi” e di “Chiusi Futura”; unici contrari i consiglieri della lista “Massimiliano Barbanera Sindaco”. Julian Assange, giornalista australiano, cofondatore e capo redattore dell’organizzazione divulgativa Wikileaks, dopo una vicenda giudiziaria ed umana durata più di 13 anni è recluso da quasi 4 anni in Gran Bretagna, in un carcere di massima sicurezza per aver rivelato documenti secretati che hanno gettato luce su crimini e abusi compiuti da governi e aziende, e pubblicato milioni di documenti ufficiali che vanno, per ricordarne alcuni, dalla gestione della guerra in Afghanistan da parte degli USA ai comportamenti violenti delle truppe americane del campo di prigionia di Guantánamo.
Le vicende giudiziarie di Assange, che rischia, tra l’altro, l’imputazione per spionaggio con pene punibili negli Stati Uniti fino a 150 anni, si configurano nel tempo come una vera e propria persecuzione messa in piedi con il preciso scopo di distruggerlo fisicamente e psicologicamente, e ridurre al silenzio la stampa e il giornalismo di inchiesta.
La cittadinanza onoraria oltre ad un gesto umanitario, si configura come un gesto simbolico e di sostegno, particolarmente importante dopo che il 17 giugno 2023 è stato compiuto l’ultimo atto (la firma del ministro), che permetterà l’estradizione di Assange negli Stati Uniti. Adesso, l’ultima speranza è tentare un nuovo appello davanti alla giustizia britannica e poi, dopo l’eventuale e probabile rigetto ricorrere alla Corte Europea dei Diritti Umani di Strasburgo, organismo al vertice del Consiglio d’Europa.
In questa fase è, quindi, più importante che mai, che si abbia una mobilitazione generale e che si moltiplichino i gesti di solidarietà e sostegno quali quelli intrapresi dal Comune di Chiusi, tra i primi della Toscana a conferire ad Assange la cittadinanza onoraria
Durante la discussione in consiglio Comunale i consiglieri di Possiamo hanno proposto di organizzare manifestazioni ed eventi pubblici per sensibilizzare la popolazione e mantenere viva l’attenzione su questa vicenda.

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Una risposta a Comunicato Possiamo.Conferimento cittadinanza onoraria ad Assange

  1. carlo sacco scrive:

    Chiederei il parere dei lettori sulla motivazione del voto contrario della lista ”Massimiliano Barbanera Sindaco”. Non conosco la risposta ufficiale della lista predetta ma credo-se il fiuto non m’inganna-di saper individuarne le motivazioni che secondo il mio parere sono quelle di stretta osservanza di una posizione centrista ed aderente agli interessi etico-politico-militari della Nato e subalterna totalmente a questi che poi si riflettono a veder bene nelle posizioni del renzismo tutto di matrice italiana e di sapore democristiano ferocemente e palesemente contrario ad una idea di sinistra.Altre motivazioni per questo caso non mi sembra di poterne ricordare qualcuna che possa fare da contrappeso a tale posizione dichiarata.La storia di Assange la sappiamo tutti e secondo molti di questi ”democratici difensori delle idee altrui”non ci deve essere nessun contrasto che faccia da contraltare democratico alle idee espresse e concrete dell’establishment a cominciare dalle malefatte di questo. perchè di malefatte si parla a cominciare dalla storia della guerra in Irak e di Hillary Clinton osannata e portata sul palmo di una mano anche da quella parte del PD di Obama di marca ”I care”.La memoria è bene avercela prima di dare giudizi che parlano di democrazia perchè lo si sappia che anche all’interno di quella formale ed espressa come democrazia,l’antidemocrazia spesso è portata avanti al massimo grado dalle stesse istituzioni.

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