Comitato per la Stazione. Importanti progressi in pochi giorni.

di Paolo Scattoni

Scrivo a poche ore dalla seconda riunione del Comitato. Questa nota come quelle che eventualmente scriverò su chiusiblog sono del tutto personali e non impegnano in alcun modo il Comitato per la valorizzazione della stazione di cui faccio parte.

Questo post è diviso in due parti. La prima riguarda gli ultimi sviluppi. La seconda parte la posizione del presidente della Giunta regionale Giani e di politici locali sul tema.

Per quanto riguarda il Comitato quello che impressiona è la grande accelerazione della sua crescita. Ieri sera nella saletta della parrocchia i presenti erano quasi il doppio di quelli che avevano partecipato alla riunione di una settimana fa. Gli intervenuti con proposte e richieste di chiarimento sono stati molti. Non sto a fare i nomi perché non ci sarebbe spazio. Il lavoro fatto dai “responsabili provvisori indicati il 30 (Carlo Giulietti e Simone Rosati) in una settimana hanno svolto un grande lavoro di coordinamento. Le firme raccolte sono già più di 500. C’è un testo da inviare nelle prossime ore ad autorità potenzialmente interessate (Presidente Regione, sindaci potenzialmente interessati, ecc. La comunicazione è molto semplice: c’è un costituendo comitato che vuole affermare l’importanza della stazione di Chiusi. Deve diventare insieme a quella di Arezzo anche la stazione per l’alta velocità. C’è già una bozza di statuto che dovrà essere definito nell’arco di pochi giorni. La raccolta di firme iniziata quattro giorni fa in concomitanza con la fiera a Chiusi Scalo (376 firme) ha ormai superato le 500. Su queste è già iniziato la costruzione dell‘archivio degli iscritti con le informazioni che ciascuno ha rilasciato. Ci sono già le prime indicazioni su come continuare la raccolta. C’è un registro dei verbali delle riunioni.

In attesa dell’approvazione dei verbali è stato nominato un responsabile provvisorio (nella persona di Paolo Scattoni). Sono state date indicazioni per il lavoro di approfondimento sulle possibili strategie alternative a quella della stazione in linea.

L’accelerazione ha amplificato anche qualche conflitto che in un sviluppo più lento sarebbero state “spalmate” e che ieri invece sono emerse tutte insieme. Personalmente penso che ci possano esseri di dovuti chiarimenti.

Veniamo invece alla seconda parte di questo post: le dichiarazioni di Giani. “E’ assurdo, mi sento preso in giro ad andare al tavolo a discutere di Medioetruria, cioè di una stazione che richiederà una spesa di 50 milioni di euro e contemporaneamente oggi, nel contingente, mi tagliano i treni. Finché non vengono ripristinati i treni che c’erano fino ad ora, la Regione non parteciperà più a tavoli che riguardano Medioetruria: non perché non ci crediamo ma per protesta perché questo è un atto di prepotenza”.

Il sindaco Sonnini ci informa che questa dichiarazione è avvenuta grazie alla informazione dei sindaci della zona a Giani. La coincidenza con il successo della raccolta firme sembra invece alquanto sospetta. Fino a quando, tanti anni fa, frequentavo gli ambienti regionali il taglio che sottolinea Giani sarebbero conosciuto da Presidente e assessore ai trasporti senza la sollecitazione dei sindaci. Sonnini si tenga la sua convinzione, ma mi permetterà di tenermi la mia. Quello che invece chiederei a Sonnini e ai suoi colleghi è una chiara presa di posizione sulla stazione in linea.

Giani probabilmente otterrà quello che chiede e chiediamo anche noi cittadini, ma è una decisione effimera. Le ferrovie possono sempre rivedere quelle fermate in qualsiasi cambio orario una volta avuto il via libera per la nuova stazione.

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6 risposte a Comitato per la Stazione. Importanti progressi in pochi giorni.

  1. pscattoni scrive:

    Quello che dice Daria (Lottarini) è sacrosanto. Se siamo a questo punto è perché chi rappresenta le popolazioni locali non si sono fatte sentire. L’approvazione o meno di una stazione in linea è in capo al Governo centrale. Non mi risulta ci sia uno studio in merito. I due presidenti di Regione (Tesei e Giani) si muovono come se fossero loro i decisori. Quando hanno consultato le popolazioni locali? Se qualcuno lo sa ci faccia sapere i contenuti. L’iniziativa del Consiglio comunale aperto di Chiusi ha visto la passerella di politici locali e regionali che non hanno portato argomenti e dati convincenti.

  2. Daria Lottarini scrive:

    Il fatto che Giani si lamenti di essere preso in giro è indicativo del curioso modo di governare, mi chiedo da chi vengano programmate e poi attuate le scelte. È credibile che un presidente di regione non venga coinvolto nella programmazione dei trasporti pubblici? La sua uscita anche a me sembra un tentativo di fronteggiare il malcontento che sta nascendo tra i cittadini. Sono andati avanti per anni facendo proposte affidate più al caso che a reali esigenze, disattendendo e non curandosi dei bisogni dei territori. Basti pensare solo al fatto che della stazione in linea se ne parla da dieci anni, senza che esista uno straccio di studio approfondito che ne giustifichi l’utilità. Il comitato che abbiamo promosso a Chiusi deve servire proprio a far capire che le scelte vanno costruite con una seria programmazione e non possono passare sulla testa dei cittadini.

  3. pscattoni scrive:

    Come Romano (Romanini) anche io credo che la raccolta di firme sia stata e sarà importante. Per quello che ho capito la differenza di posizioni sia dipesa dalla mancanza di comunicazione. Alcuni hanno creduto che l’iniziativa fosse stata presa senza passare per la riunione del 30, ma non è così.
    Il tutto è probabilmente dipeso dalla natura della riunione del 30 maggio. Erano mesi che se ne parlava e come immaginare le osservazioni, richieste di chiarimento e proposte si sono accavallate non sempre in maniera ordinata. Come ho già avuto modo di scrivere i notevoli risultati sino ad ora raggiunti sono il prodotto dell’impegno di molti, che ho anche citato. Non credo che qualcuno voglia pesare i meriti. Godiamoci per ora i risultati e andiamo avanti per altre iniziative e traguardi.

  4. Romano Romanini scrive:

    Era la prima volta che partecipavo alle riunioni del costituendo comitato per cui potrei aver ricevuto una impressione non corretta e se così fosse sarò ben felice di ammettere l’errore. Tuttavia è stata forte in me la percezione di una malcelata intolleranza da parte di alcuni per l’iniziativa della raccolta firme. Un’iniziativa che, comunque la si valuti, ha prodotto un risultato senz’altro positivo perché 500 firme in poche ore sono un segnale inequivocabile che i cittadini sono interessati e preoccupati per la vicenda della nostra stazione. Certo è che se dovessero permanere tali contrapposizioni poca è la strada che potremmo fare.

  5. pscattoni scrive:

    Dobbiamo attendere la relazione degli esperti nominati congiuntamente dalle regioni Umbria e Toscana. Che verranno fuori calcoli fuori misura è probabile. Spetterà a noi sottoporre ad esame quanto emergerà. Si sa per certo che i bacini di utenza per Medio padana e Afragola sfiorano o superano i 3 milioni. Un dato che non esiste in Toscana a meno che non si facciano forzature.

  6. carlo sacco scrive:

    Avrei voglia di fare anche altre considerazioni di natura tutta politica ed anche strategica ma mi esimo dal farle per non gettare benzina sul fuoco.Bene la creazione del Comitato,ma qualche domanda credo che sia doveroso farsela e la prima è quella che con l’odor di bruciato avvertito dagli organismi dirigenti che possano sfociare in una opposizione forte sui territori è chiaro che un politico corra ai ripari e lo faccia con gli zuccherini che come dici tu Paolo lo si sà bene che potrebbero essere tolti alle bisogna sia da Trenitalia sia dalla Regione che verrà supportata nelle richieste che si stanno incanalando verso la risoluzione della Stazione in Linea fornendo dati numericamente stravolgenti per numero di popolazione che grava sui territori che stanno facendo pressione attualmente per tali finalità e tale pressione bada bene non è fatta dalla gente di quei territori ma dai rappresentanti politici.Allora la domanda mi viene spontanea ed è di carattere tecnico-politico:ma tali dati derivano da uno studio dei territori che sia stato fatto a monte e sarei curioso di vederlo e farlo esaminare da chi se ne intenda oppure da una idea che non è supportata dalla realtà?Questo mi verrebbe da pensare poichè oggi si sà bene come funzionino certe cose e chi ha più peso sui piatti della bilancia decide.E allora io di questi e dei loro zuccherini partoriti in tutta fretta non mi fido anche perchè prima quel discorso non l’avevano fatto.E allora ?

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