Perché i candidati al governo della città non si esprimono sui problemi specifici? L’incredibile caso dei locali di via della Villetta.

di Paolo Scattoni

C’è un aspetto di questa campagna elettorale che non capisco: il divario fra le tante dichiarazioni generali e di principio e gli aspetti pratici che fra qualche giorno chi verrà eletto dovrà affrontare. Sembra che quello che conta sono i voti e non come verrà poi utilizzata questa fiducia.

Il caso dei locali della Villetta che l’amministrazione uscente ha sfilato (o tenta di sfilare) all’Istituto Valdichiana per concederlo per cinque anni ad una scuola privata, è eclatante. Il tutto si è consumato dalla seconda metà di luglio. Stagione ideale per un’operazione del genere.

Su questo blog la questione è stata posta per tempo. Chiusiblog è rara avis, perché i bravi giornalisti hanno visto bene di ignorare se non bollare come attività politica la richiesta di alcuni cittadini di avere notizie dal Preside che a sua volta all’epoca ne sapeva poco o niente perché ignorato.

Fatta eccezione per i più stretti interessati (Preside, docenti, qualche genitore, pochi cittadini) nessuno ha avuto la compiacenza di prendere posizione.

Io credo invece che quelli che oggi chiedono i voti per amministrare il Comune nei prossimi cinque anni dovrebbero avere la bontà di esprimersi nel merito. Ma non lo fanno. Cose più importanti a cui pensare che la sottrazione di spazi alla scuola pubblica? Dirci cosa ne pensano costa poco tempo, ma non lo fanno.

C’è oggi una clamorosa omissione nei lavori su quei locali come se fossero già assegnati definitivamente. Già erano state rimosse le poltroncine dell’auditorium, depositate le attrezzature ancor prima che iniziasse la procedura per l’assegnazione. Occupazione autorizzata da chi? Qualcuno lo saprà, si spera.

Un cartello per la sicurezza sul lavoro pare annunciare che i lavori siano in corso. Manca, però, il cartello di cantiere che la legge prevede. (si veda https://www.edilizia.com/cantiere/cartello-di-cantiere-come-si-compila-obblighi-sanzioni/ )

Questa mattina ho telefonato al comandante dei vigili. Ho fatto presente che il cartello non c’è. Anche il Comandante della Polizia Municipale era ovviamente a conoscenza delle leggi nazionali che lo obbligano e alle quali ci si deve adeguare. Sembra però che questo obbligo non sia previsto. Regolamento Edilizio carente evidentemente, ma a mio modesto avviso l’obbligo permane. Ho così pensato di scrivere ufficialmente. Questo è il testo per il quale ho anche chiesto la registrazione al protocollo. Eccolo:

“Egregio Comandante Giannini, come già anticipato nella nostra conversazione telefonica di questa mattina, le invio una comunicazione scritta, in modo tale che lei possa eventualmente procedere.
Si tratta dei lavori in corso nei locali di via della Villetta di proprietà comunale e oggetto di accordo di programma con la Provincia del 1999.
Come le ho già anticipato esiste un cartello che le allego che indica nella ditta Baglioni di Cetona i controlli per la sicurezza. Quel cartello sta ad indicare che ci sarebbero lavori in corso, fattispecie confermata da alcune indicazioni di persone che operano nelle vicinanze.
Quel cartello, però, non è accompagnato da un altro che indichi attività di cantiere (per esempio demolizione di muri divisori). L’assenza del cartello non consente al cittadino interessato di procedere alla richiesta di accesso agli atti e principalmente ad eventuali documenti autorizzativi.
Non so se ho compreso bene, ma a suo parere l’assenza del cartello potrebbe dipendere dal fatto che il Regolamento Edilizio del Comune di Chiusi non lo prevederebbe. La prego di confermarmi se ho compreso correttamente. A mio modesto avviso la presenza di un cartello di cantiere con le dovute specificazioni (inizio lavori, impresa esecutrice, direttore lavori, indicazione autorizzazioni, ecc) deve essere apposto anche se non previsto dal Regolamento Edilizio comunale, perché previsto dalla legislazione urbanistica nazionale dal 1967 in poi.

Nel ringraziarla per la cortese attenzione, cordiali saluti.

Ormai mi capita spesso pensare che queste mie battaglie solitarie dipendano da fissazioni dovute all’età. Anche se ci fossero commenti in questo senso sarebbero comunque graditi.

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7 risposte a Perché i candidati al governo della città non si esprimono sui problemi specifici? L’incredibile caso dei locali di via della Villetta.

  1. Zazzaretta Gisella scrive:

    X Luciano Fiorani. Pensando di avere nel PD qualcuno con cui ancora parlare, ho appunto chiesto perchè il partito non rispondeva alle domande del comitato ARIA.
    Mi é stato risposto che “non sono affari miei”. Ma non sono “affari” dei cittadini?

  2. Luciano Fiorani scrive:

    Qualcuno sa se le altre due liste (Chiusi Futura l’ha fatto) hanno risposto agli 11 punti sollevati dal Comitato Aria riguardo alle maggiori criticità ambientali del nostro territorio?
    Se si, dove si possono leggere le risposte?
    Grazie.

  3. pscattoni scrive:

    Il programma elettorale della coalizione di centrosinistra diffuso oggi ( http://www.centrosinistraperchiusi.com/il-programma) ha un capitolo su scuola e formazione.
    Fra l’altro così recita:

    L’Istituto Comprensivo Graziano da Chiusi che copre l’istruzione obbligatoria dall’infanzia alla scuola secondaria da un lato e l’Istituto Valdichiana dall’altro, devono essere considerati all’interno del più ampio contesto della Valdichiana. Pertanto, valutiamo come fondamentale la permanenza dell’amministrazione all’interno della Conferenza Zonale per l’Educazione e l’Istruzione. In particolare, per le scuole tecniche emerge la necessità di una differenziazione degli indirizzi per una migliore preparazione per il successivo inserimento all’interno dei contesti aziendali di eccellenza della nostra zona. Ovviamente, sarà salvaguardata l’indipendenza degli istituti nella differenziazione e nella determinazione dell’offerta formativa.”

    Non sono riuscito a dedurre quale sarà la posizione sulla vicenda locali della Villetta. Secondo me sarebbe opportuno specificare con un comunicato. Infatti togliere da parte del Comune una spazio importante all’Istituto Valdichiana non so quanto salvaguardi la “indipendenza”. Se la coalizione vince, martedì 5 ottobre come intende operare?

  4. pscattoni scrive:

    Fa piacere leggere questa posizione del candidato a sindaco della lista Chiusi Futura. Ora mancano altre due. Per la verità due candidate della coalizione di centrosinistra hanno già preso una posizione netta quando da consigliere comunali in carica hanno partecipato ad un’iniziativa in autotutela di cui abbiamo già parlato. Ora manca la posizione degli altri 5 sesti.
    Che si esprima in maniera altrettanto netta (in un senso o nell’altro) la lista Barbanera ho i miei seri dubbi per la presenza di molti nostalgici scamellian bettolliniani.

  5. Massimo Tiezzi scrive:

    Scelgo di rispondere prima alla questione della mancanza del cartello che indica la presenza di un cantiere: siamo palesemente difronte a due possibilità, la colpevole superficialità o il tentativo più grave di non rispettare il concetto che la legge nazionale in materia, è comunque sovraordinata ad eventuali regolamenti edilizi comunali.
    Per ciò che attiene all’accaduto in sé, esprimo il dissenso della nostra Lista contro le scelte operate dall’attuale Amministrazione Comunale; siamo e saremo sempre al fianco della Scuola Pubblica e voglio ricordare che abbiamo recentemente avuto un bellissimo incontro con il locale Dirigente Scolastico con il quale abbiamo convenuto sulla totalità degli argomenti trattati. Siamo peraltro a parziale conoscenza delle conseguenti azioni legali che l’ISS Valdichiana ha intrapreso o vorrà intraprendere.

  6. Paolo Scattoni scrive:

    X Rossella Rosati. Ovviamente il dott. Giannini conosce bene questi riferimenti di legge e sono sicuro che dopo la segnalazione scritta che ho fatto provvederà. Il fatto che l’obbligo non sia nel Regolamento edilizio comunale non vuol dire che non si debba intervenire subito.

  7. Rossella Rosati scrive:

    L’affissione del Cartello di Cantiere è obbligatoria sia secondo il DPR n. 380 del 2001 (Testo Unico Edilizia), sia secondo il D.L. n. 81 del 2008 (Testo Unico Sicurezza sul Lavoro). Si tratta del primo aspetto che si controlla durante le verifiche di regolarità dell’attività del cantiere.

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