Perché la partita del carbonizzatore non è chiusa

di Paolo Scattoni

I dottori raccomandano ai diabetici di non inquietarsi troppo perché le arabbiature fanno male, fanno salire la glicemia. Confesso che ieri sera ho trasgredito durante un colloquio con uno dei pasdaran del secondo mandato a sindaco per Bettollini.

Sono stato accusato di avere una fissa sul carbonizzatore ACEA che secondo lui ormai non si farà. Ho chiesto le fonti di questa informazione, ma non me le ha date.

La mia raccomandazione è di non credere, fino a prova contraria, a questa affermazione. A differenza del mio interlocutore un paio di elementi per essere pessimista li ho.

C’è una considerazione basata sull’esperienza. Sin dal novembre 2017 c’è stata una richiest di informazione e di partecipazione sull’acquisto da parte di ACEA dell’area ex centro carni e della dichiarata intenzione di realizzarvi un carbonizzatore idrotermale per iltrattamento dei fanghi da depurazione. Nel gennaio 2018 si costituisce un comitato che chiede informazione e partecipazione. Nessuno risponde. Ad un certo punto il comitato promuove una petizione che raccoglie 2.500 firme.Unico a rispondere alla petizione è il Presidente della giunta regionale Enrico Rossi che il 5 luglio comunica che sarà attivata sul progetto l’inchiesta pubblica. Passano due mesi e non si vede niente. Così il 4 settembre il Comitato chiede ragione del ritardo. Ancora niente. L’inchiesta pubblica comincerà a lavorare ad ottobre e si concluderà a gennaio 2020. Perché tanto ritardo? Proviamo a fare un’ipotesi. Si è aspettato la conclusione di un “accordo per l’innovazione” sottoscritto da una parte da Regione e Ministero per lo Sviluppo Economico (MISE) e SEI Toscana, ACEA Ambiente e REA impianti, di cui a Chiusi non si è saputo a lungo. In quel documento guarda un po’ si dava per scontata la realizzazione del carbonizzatore a Chiusi. Riporto qui una tabella riportata in quel documento dove si dice quanti soldi di “agevolazioni” mettono per una serie di progetti.

“Piatto ricco mi ci ficco”. In quell’accordo ACEA riceverebbe il 50% dei 4.766.940 euro a fondo perduto messi a disposizione da MISE e Regione. di questi 1.405.300 per ricerca industriale (R.I. in tabella) e 972.937 per sviluppo sperimentale (S.S. in tabella).

Cosa ci guadagnano i cittadini di Chiusi e quelli delle Biffe in particolare? Esalazioni come hanno dimostrato gli esperti dei comitati.

Che ne dice di questo il nostro pasdaran bettolliniano?

C’è poi un secondo elemento. Da voci di popolo si viene a sapere che ACEA avrebbe depositato ricorso al TAR sull’aprovazione della variante a Piano. I due consiglieri di Possiano l’hanno confermata verbalmente da segretario comunale. I cosiglieri hanno fatto richiesta di accesso agli atti. Anche il Comitato ARIA ha fatto richiesta. Come al solito la risposta tarda a venire. Speriamo che non si debba aspettare fino ai trenta giorni canonici. Magari anche il nostro pasdaran Bettolliniano può chiedere. Magari per lui ci saranno tempi più rapidi.

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Una risposta a Perché la partita del carbonizzatore non è chiusa

  1. pscattoni scrive:

    Mi hanno segnalato questo sito che non conoscevo:
    https://www.facebook.com/ricicla.tv/videos/2898892160400497

    ACEA si muove in grande insieme ad altri partner in questa “televisione on line”. Se avete la pazienza di guardarlo tutto troverete una specie di “trionfo tecnologico”. Poi se siete stati presenti all’inchiesta pubblica e fate riferimento agli esperti che hanno portato e vi renderete conto quanta propaganda c’è.
    Poi fatemi sapere quanto credibile sia la comunicazione del pasdaran bettolliniano.
    Da un amico ricevo questa segnalazione: Winwaste.net: il software per la gestione dei rifiuti https://www.nica.it/
    Nica srl detiene Maidiremedia proprietaria di Ricicla.tv. Nica srl fa parte del gruppo Zucchetti, 6000 dipendenti, di Lodi

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