Dalla scuola in presenza al trampolino di lancio politico-amministrativo

di Rita Fiorini Vagnetti

Ho letto la notizia giornalistica del probabile rimpasto in giunta , consiglio comunale di Chiusi . È d ‘obbligo qualche riflessione da outsider e da persona interessata al futuro del paese, nel quale si vive e si opera.

Non entro nel merito delle diatribe del partito di maggioranza anche se sarebbe interessante e proficuo conoscerne i termini non per mera curiosità ma per le scelte nell interesse dei cittadini.

Mi permetto però di entrare nelle dinamiche che consentono ai politici di salire sulla freccia rossa con fermata obbligata a Chiusi per arrivare nella regione Toscana, non passando però dalle democratiche elezioni

Tutto ovviamente legittimo. Ogni scelta personale è da rispettare se non fosse per quel dubbio, quel tarlo che ci fa dire: ma dov’è il rispetto per la volontà popolare che ha scelto con la preferenza un candidato piuttosto di un altro? È non è il caso della volpe e dell’uva!!!

È solo coerenza e certezza per i cittadini. Possibile che Chiusi non possa ultimamente terminare naturalmente il mandato di 5 anni?
Con le stesse persone che hanno vinto le elezioni?

Cosa ne pensa l opposizione? È vero che una parte della stessa, a livello nazionale, è in coalizione ma è pur vero che esiste l’orgoglio del paese quello che distingueva i personaggi che nel passato, pur in posizioni diverse, hanno saputo mantenere i loro impegni con coerenza, determinazione e rispetto per le linee guida dei padri costituenti

Il tutto ovviamente senza personalizzazioni

Mi fa piacere e non, pensare che nella scuola in presenza dalla quale provengono molti dei nostri amministratori forse è stato insegnato molto, purtroppo non tutto. Probabilmente oggi le situazioni sono cambiate e quindi si otterranno risultati migliori Ad majora .

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Una risposta a Dalla scuola in presenza al trampolino di lancio politico-amministrativo

  1. Luca Scaramelli scrive:

    Se il PD avesse accolto la volontà del nostro sindaco di candidarsi per il consiglio regionale avremmo avuto il terzo sindaco che consecutivamente non terminava il proprio mandato, questo dimostra la differenza tra le promesse fatte ai cittadini di Chiusi in campagna elettorale e le reali intenzioni.

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