Un confronto politico non più rinviabile su questioni urgenti: depuratore, carbonizzatore, cascina pulita, palapania, fondazione orizzonti

di Paolo Scattoni

Nelle forze politiche presenti in Consiglio comunale sembra prevalere il rinvio rispetto alla domanda di chiarimento. Ci sono invece alcune questioni aperte che sarebbe opportuno affrontare e chiarire al più presto.  Le questioni aperte potrebbero rivelare posizioni diverse o forse no, comunque necessarie di confronto.

L’area dell’ex centro carni e dintorni di insediamnti problematici ne ospita almeno tre. Il comitato ARIA ha sottoposto al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR). Come si posizionano partiti e movimenti nei confronti di questa azione?

Un secondo progetto ormai aperto da più di tre anni. Quel progetto proposto da ACEA sembra esserci stata una sorta di approvazione preventiva della Regione e del Ministero per lo sviluppo economico tramite un “Accordo per l’innovazione” del settembre 2019 già da prima dell’inchiesta pubblica che ha visto una contestazione massiccia della popolazione, supportata dal lavoro di esperti qualificati.

Quel progetto è stato “temporaneamente” sospeso da ACEA, ma è probabile una sua riproposizione. Se su questo tema le forze di opposizione in Consiglio comunale c’è stata una presa di posizione esplicita, il Partito Democratico, non si è mai esplicitamente espresso.

Sempre in zona Biffe si è recentemente aperta un’altra questione che riguarda il trasferimento di un impianto di trattamento di rifiuti agricoli della società Cascina Pulita.

Non molto lontano si apre la questione del cosiddetto Palapania, che è un secondo palazzetto dello sport, impianto costato complessivamente più di 5 milioni di euro dopo un “percorso” di diciotto anni. È un impianto sostanzialmente inutile per una popolazione ad oggi di poco più di 8.000 abitanti con costi annuali di gestione di poco meno di 100.000 euro.

Infine il problema della Fondazione Orizzonti società partecipata dal Comune al 100% che ha accumulato nel tempo un debito consistente del quale sarebbe bene capirne la reale consistenza. Per l’emergenza Covid il consuntivo 2019 era stato rinviato da un decreto a fine ottobre. Quindi oggi già prodotto, ma non ancora pubblicato. Se quel rinvio poteva essere giustificato per le partecipate più grandi (anche ACEA è una partecipata, ma ha un fatturato di un miliardo e mezzo di fatturato) molto meno giustificato per un bilancio di meno di 200 mila euro come la Fondazione Orizzonti d’Arte. Le forze politiche principali hanno intenzione di confrontarsi sulla questione a breve?

Questa voce è stata pubblicata in Senza categoria. Contrassegna il permalink.

7 risposte a Un confronto politico non più rinviabile su questioni urgenti: depuratore, carbonizzatore, cascina pulita, palapania, fondazione orizzonti

  1. pscattoni scrive:

    x Enzo Sorbera. Certo che i temi sono molti. Nel mio precedente post ( http://www.chiusiblog.it/?p=37481 ) ne indicavo una trentina. Tutti importanti. Io però ritengo che si debba partire proprio dal destino dell’area dell’ex centro carni. Non solo è il tema più documentato ma su quello su cui c’è un consenso fra le opposizioni e sul quale il PD si deve esprimere. Se non c’è un accordo su quello non vedo come si possa pensare ad una piattaforma condivisa.

  2. enzo sorbera scrive:

    Non si butta niente. Però non ci si può “limitare” al carbonizzatore. C’è una difficoltà oggettiva di accesso al credito per le piccole imprese della nostra zona: come si risponde? è sufficiente “la banca” o occorre un altro tipo di approccio?; c’è un problema di regime concordato con l’altro Comune rivierasco per il controllo della qualità dell’acqua del lago; ci sarebbe da metter su una strategia comune per supporto ad attività agricole (penso al lavoro che hanno fatto sul Trasimeno e di cui Primapagina ha fatto un bel resoconto) con i Comuni vicini e con l’Unione; c’è la questione delle tratte ferroviarie di secondo livello; la valorizzazione di percorsi da turismo lento (la Bonifica, certo, ma anche i percorsi da e verso il Cetona; da e verso i centri storici; ecc.). Potrei continuare a lungo e di qualcosa ne abbiamo già parlato. Non ci sono ricette, purtroppo. Solo lavorarci intorno e fare squadra, davvero.

  3. pscattoni scrive:

    Rispondo a Carla e ad Enzo con una proposta che riguarda un problema di cui si si è già ampiamente dibattito: carbonizzatore. La storia “emersa” è già ampiamente conosciuta ( http://www.chiusiblog.it/?page_id=33857 ) e la materia del contendere anche. Perché buttare via quanto già fatto?
    I comitati hanno riassunto la questione in un certo numero di domande ( http://www.chiusiblog.it/?page_id=37065 ). A quelle domande fatte circolare prima delle elezioni regionali hanno già ottenuto riposte precise da due forze politiche e che si può immaginare siano condivise dai referenti locali (Possiamo e M5Stelle). Manca all’appello il PD. Possiamo pensare ad una risposta a breve?
    Se c’è una continuità negativa della nuova dirigenza locale rispetto a quella precedente è il rinvio delle questioni controverse. Non ho alcun timore a dirlo apertamente perché l’ho già fatto presente.

  4. enzo sorbera scrive:

    Condivido tutto di quanto messo in luce da Carlo e da Rossella. Potremmo, però, fare un esercizio diverso: invece che limitarsi ad indicare il dove andare, che già di sicuro è molto, sarebbe importante capire come siamo arrivati fin qua, quanto c’è di buono da salvare, gli errori commessi e da non ripetere. Non mi interessa “il colpevole”, non so che farmene. Mi interessa però non ripetere gli errori commessi. Su questo credo che possiamo già lavorare “a distanza” – salvo la necessità di vedersi che può essere soddisfatta in mille modi -.

  5. carlo giulietti scrive:

    Premesso che la situazione attuale della pandemia, è un ostacolo quasi insuperabile per questo atteso confronto pubblico che, così, potrebbe essere limitato agli “addetti ai lavori” o poco più, se, magari in primavera inoltrata (nel caso le elezioni venissero posticipate), superato (speriamo) il culmine della crisi, venisse deciso di affrontare pubblicamente le questioni politiche su cui impostare un programma di governo, gli argomenti principali da affrontare, insieme a quelli che proponi, dovrebbero indubbiamente essere anche altri. Sicuramente era già previsto, di prendere in esame l’economia locale (turismo, commercio, artigianato, edilizia, ecc), i rapporti e le forme di compartecipazione con i comuni vicini, i rischi delle infiltrazioni malavitose, le forme di partecipazione dei cittadini, i trasporti locali, insomma tutte quelle che sono le aree in cui la futura amministrazione si confronterà e si troverà a dare linee di indirizzo o a fare degli investimenti.
    Comunque anche il Covid gioca a sfavore di iniziative che non siano solo di “apparenza” e probabilmente per allora, il “fuoco che sta lavorando sotto la cenere”, ma neanche tanto coperto, sarà riuscito a riprendersi e ”brucerà” ogni velleità di rinnovamento.
    Come detto altre volte, con la speranza di sbagliarmi…

  6. pscattoni scrive:

    x Rossella Rosati. Di argomenti ce ne sono molti. Credo che il criterio della scelta degli argomenti deve essere fatta in relazione a possibili confronti pubblici. Al momento le restrizioni Covid non permettono di farlo in presenza, ma si può pensare ad incontri online.
    Probabilmente sul tema delle strutture sportive il tema dei costi e modalità di gestione delle strutture è un punto sicuramente da affrontare.

  7. ROSSELLA ROSATI scrive:

    Ci sono altre questioni che andrebbero affrontate tra cui merita una segnalazione anche quella relativa alla gestione del “vecchio palazzetto” , il PalaFuccelli. Questo perchè
    – dopo un bando del 2011 , sostanzialmente attribuito, nel 2015 , “contemporaneamente” ad una “vecchia” società Coopersport e ad una “nuova” società Coopersport ,
    – dopo la valorizzazione economica ,a bilancio, del bando trentennale a copertura delle perdite e giustificazioni varie sulla “non convenienza” alla gestione
    -dopo un contributo del Comune di € 60.000,00 annue ,
    nel 2018 viene operata nuovamente una “fusione per incorporazione” tra le due società , approvata dagli organi amministrativi che nel caso dell’incorporata sono costituiti dal solo liquidatore che, però, ricopre anche la carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’incorporante. Sarebbe il caso di chiedersi qual è la finalità che si è voluta perseguire per poter giustificare i mezzi utilizzati.

I commenti sono chiusi.