Fiorini: la mia posizione sulla proposta di Scaramelli

di Rita Fiorini Vagnetti

Ripartire con un progetto che consideri la realtà attuale del paese “a rischio” dal punto di vista economico e sociale é sicuramente un buon inizio sempre che si parta, come si suol dire, con il piede giusto. L’iniziativa del dottor Luca Scaramelli di un tavolo permanente, di confronto, di dialogo, di proposte, sarebbe interessante se non ci fosse un vulnus di impostazione.

Una sorta di “chiamata alle armi,” innanzitutto, del popolo della sinistra, dando per scontata la vittoria futura di una coalizione politica che, a tutti i livelli è, in questo momento, l’unica responsabile, se così si può dire, della situazione che  i cittadini tutti, di destra o di sinistra stanno vivendo. Ovviamente anche causa della pandemia che ha colpito duramente, distruggendo o, per lo meno ci sta provando, il tessuto umano, sociale, economico, culturale dell’intero paese.

Sono al governo e quindi decidono incuranti del parere delle opposizioni e quindi di una buona parte del popolo. E questo è populismo?

Mi viene spontaneo pensare : perché ignorare, quasi” disprezzare”, quella parte di centro destra che ancora rappresenta le idee, i convincimenti di una sostanziosa voce del popolo italiano, in un sistema tanto invocato di democrazia rappresentata e rappresentativa?!!!

Vorrebbe essere uno schiaffo morale che la maggioranza dei rappresentanti  di centro destra non meritano e decisamente rigettano e io parlo nello specifico di Chiusi,

Alcuni di loro hanno dimostrato  nella vita relazionale, professionale ed amministrativa di essere persone degne di rispetto, coerenti con i propri principi, non voltagabbana” a seconda del vento, purtroppo impotenti ma determinati dinanzi alla prosopopea del governatore di turno.

Hanno svolto i loro impegni con serietà e al di fuori degli interessi personali e senza inseguire, nel pratico, velleitari sogni di gloria se non quelli della propria personale professione.

Quindi sarebbe giusto e proficuo per il paese evitare di continuare a parlare per slogan ; “fascistoidi, non moderati, populisti” sono termini che, a mio avviso, sono ormai stantii come terminologia e non rappresentano più, per fortuna, la realtà attuale.

Comunque, in questo momento storico così delicato,è inutile e anche pericoloso, continuare a rimbalzare le responsabilità.

È vero che uno può valere uno, ma  non uno qualsiasi vale tutti. Soprattutto a livello governativo

La fattoria degli animali di Orwell ci potrebbe insegnare qualcosa. Forse varrebbe la pena leggerlo o rileggerlo. E questo curiosamente a suo tempo fu citato anche da un rappresentante del PD.

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3 risposte a Fiorini: la mia posizione sulla proposta di Scaramelli

  1. pscattoni scrive:

    x Carlo Sacco. Secondo me non c’è tanto da filosofare perché qui a Chiusi siamo ancora alla mancanza delle regole con le quali si può giocare alla pari. Mi riferisco alla trasparenza. Su questo ho già dato atto alla professoressa Fiorini di un comportamento corretto quando era consigliera in comuni.
    Poi per sinistra oggi considero quella della ricerca della coesione sociale diminuzione delle differenze socio economiche che territoriale (accesso ai servizi di qualità). Sulla declinazione di questo si può discutere. Non sono interessato alla gara su chi è più a sinistra.

  2. carlo sacco scrive:

    Il “Vulnus d’impostazione” è quello per il quale si possa chiamare “sinistra” una grande componente di popolo e di votanti ai quali è stato fatto il lavaggio del cervello per il quale credono di rappresentare concetti di sinistra. Una “sinistra” in tal modo, penetrata furbescamente dal centro,non è sinistra ed è proprio quella che nel tempo ha fatto il bello ed il cattivo tempo per Chiusi,lasciando scoperte parti del proprio elettorato che ieri inneggiavano al renzismo battendogli le mano ed oggi con la crisi sembrano barcamenarsi incontrollatamente e producendo anch’essi crisi all’interno di loro stessi e delle possibili alleanze future.Quello è ” il vulnus” cara signora Fiorini.E siccome da parte di quelle persone che lei nomina presenti nel centro destra con le proprie e rispettabili idee senz’altro,occorrerebbe però discuterne insieme sui concetti fondamentali della politica intesa come centro di interessi e lotta per affermare tali interessi.Forse si vedrebbe che proprio tanto liberalismo da questi non promani, correttezza formale individuale senz’altro,ma di sicuro la tendenza a non riconoscere la perorazione doverosa di tener presente “gli interessi” forse un po’ meno,anche se tale tema devo dire che non lo hanno mai negato ma l’hanno da sempre evitato come loro concezione nelle discussioni e nei confronti.
    La crisi avvolge tutti ma il mio pensiero è che non sia originata dalla sinistra ma dallo scontro di tali interessi.

  3. Paolo Scattoni scrive:

    La professoressa Fiorini si dice disponibile al confronto. Questo fa piacere. Su tale fronte siamo tutti un po’ disabituati e arrugginiti.
    Confrontarsi non significa necessariamente presentarsi insieme alle elezioni, quanto piuttosto capire convergenze e diversità. Capirlo per tempo. “Conoscere per deliberare” diceva Luigi Einaudi.
    Io da posizioni politiche diverse riconosco volentieri alla professoressa Fiorini il suo impegno per la trasparenza. Quando era consigliera ha utilizzato le sue prerogative per rendere disponibile tempestivamente documentazione che altrimenti avrebbe richiesto molto più tempo attraverso la normale procedura di accesso agli atti. Ecco questo è un tema possibile oggetto di confronto. Tutti d’accordo? In caso contrario capire le motivazioni e allora la professoressa Fiorini potrà argomentare.
    I temi per un confronto sono tanti come la sostenibilità economica di vecchie e nuove decisioni, temi ambientali compreso gli impianti di trattamento rifiuti come quelli proposti o gestiti da ACEA, le politiche del governo locale per la scuola, ecc. Sono molti e prima si inizia e meglio è.

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