COMUNICATO DEL COMITATO SOCI BANCA VALDICHIANA

27 giugno 2020
Con riferimento all’assemblea ordinaria di Banca Valdichiana di martedì 30 giugno p.v. (in seconda convocazione), ed in particolare al punto sub 5 dell’odg “nomina di quattro componenti il cda in sostituzione degli esponenti cessati dalla carica”, il Comitato Soci comunica che in data 15 marzo u.s. con pec portava alla c.a. del Presidente Tamagnini le seguenti tre considerazioni:


1 – l’ emergenza sanitaria dovuta al Coronavirus, che impediva ogni spostamento delle persone fisiche, bloccando così la facoltà dei Soci Bcc di presentare candidature, richiedenti la firma autenticata dal Presidente Bcc o da un notaio;
2 – la consultazione del Libro Soci, tenuto ordinariamente dall’Ufficio Soci sito in Chiusi città: non fruibile quindi dai Soci non residenti in Chiusi (causa il divieto di spostamenti tra Comuni);
3 – l’ubicazione della Sede legale e dell’Ufficio Soci Bcc, siti nel Comune di Chiusi. Comune che – all’epoca – risultava essere il Comune con una non invidiabile incidenza di casi di quarantena, soggetto ad attenti controlli e limitazioni di cui sopra.

A detta pec ad oggi – 27 giugno – non è stata data risposta. All’apposto, si è proceduto alla sostituzione dei 4 membri cda, non considerando la palese impossibilità dei Soci a presentare candidature: bloccando così l’esercizio di “elettorato attivo e passivo” da parte della base sociale. Pertanto il Comitato invita il Presidente Tamagnini a rinviare tale punto odg ad una futura assemblea, riaprendo anche i termini per la presentazione di candidature.
Sempre in merito alla presentazione di candidature, e con particolare attenzione al termine indicato nell’Avviso per i Soci del 9 marzo u.s., e confermato dal Presidente Tamagnini con sua del 16 aprile u.s. pubblicata sul sito web della banca, il Comitato invita il Presidente a prendere atto che sarebbe stato il “30 marzo” il termine ultimo di presentazione delle candidature (ovvero 30 giorni antecedenti la prima convocazione dell’assemblea, giusta Regolamento elettorale) e non il “17 marzo – entro e non oltre” (come dal citato Avviso), sottraendo così ben 13 giorni alla possibilità della base sociale di presentare candidature. Su tale aspetto, ritenuto lesivo di diritti spettanti ai Soci, il Comitato si riserva di informare gli organi tutori per le valutazioni del caso.
Il Comitato – la cui ragion d’essere è ribadire la “centralità del Socio” – fa presente infine come tale centralità sarebbe stata conseguita fissando la seconda convocazione dell’Assemblea nel settembre p.v., e non a ridosso della prima, così come è stato.
Disposizioni contro il coronavirus permettendo, la convocazione a settembre avrebbe permesso non solo la presenza fisica ma anche la discussione e la conseguente partecipazione e votazione dei Soci. Sarebbe stata scelta encomiabile da parte del Cda per riaffermare dinanzi alla base sociale, alla clientela, alle consorelle e (perché no) all’Iccrea-Capogruppo il “valore del Socio”: riscoprendo così un passato (non troppo lontano) e rilanciare la bcc nel futuro. Così non è stato. Anzi. Nell’Avviso di convocazione di Assemblea, il Presidente, per il Cda, ha considerato le “straordinarie modalità di intervento/espressione del voto”. Considerazione superflua: bastava considerare la “centralità del Socio”, come sopra esposto.

Per direttivo del Comitato Soci Banca Valdichiana di Chiusi e Montepulciano
Alessandro Bologni Presidente
M.Grazia Virgilio
Giuseppe Gigliotti
Leonardo Iaconi

Questa voce è stata pubblicata in Senza categoria. Contrassegna il permalink.

2 risposte a COMUNICATO DEL COMITATO SOCI BANCA VALDICHIANA

  1. Elvio Baglioni scrive:

    Gli amministratori della Banca non hanno l’abitudine a rispondere alla sollecitazione dei soci. Per loro è normale! Sono così arroganti, saccenti e poltronari che si credono “i proprietari” della Banca. Di contro I soci vogliono essere sentiti, interpellati, considerati, altrimenti a cosa servono i soci?
    E pur vero che dopo la riforma BCC la funzione del socio e seriamente scaduta e compromessa. Dovrebbero essere gli amministratori della banca a ricollocare il socio al centro del progetto delle BCC invece….. Di certo il Gruppo ICCREA non aiuta. Vuole solo potere e poca interferenza da parte delle periferie. I vertici ICCREA si schierano con i potenti di turno per sostenere “progetti” di propri amministratori ed amici degli amici. Lo si dica chiaramente che è volontà del “Gruppo” di trasformare le BCC in Banche “normali”. Ce ne faremo una ragione. Però a questo punto a cosa servono le Federazioni Regionali, i CDA delle Banche , le varie soc. del Gruppo inutili e costose? Forse solo a mantenere “poltrone” e lauti compensi? Credo proprio di SI!
    Per ultimo una parola sulla cooptazione dei quattro amministratori dimissionari. Suggerirei ai dirigenti del Gruppo ICCREA (che per normativa sono chiamati a verificare le posizioni personali degli amministratori della banca e dei nuovi amministratori cooptati) di approfondire l’argomento e meglio valutare le posizioni di rischio di ciascun consigliere, sia per quanto riguarda il presente che per il recente passato.

  2. pscattoni scrive:

    Il Covid-19 non è stato amico della democrazia anche in altri casi. Spesso non è stato neppure amico della buona educazione che prevede che a una domanda venga dato almeno un cenno di risposta.

I commenti sono chiusi.