Vita in Italia

di Roberto Donatelli

Premetto che sono fiero di essere Italiano. Dico anche che la sogliola è una piovra in confronto alla politica italiana. Questa premessa per dire che non parlo di politica o del nostro Paese, sono solo constatazioni di fatto.
Sono sbarcato in Inghilterra senza sapere una parola della lingua.
Nonostante questo, fin dal primo giorno ho sempre saputo quali erano i miei doveri e diritti e le conseguenze del non rispetto.Questo lo chiamo vera libertà.
Sono circa 20 anni che sono tornato nel mio Paese ed, ancora non ho idea di cosa dovrei fare o non fare.
Da quando mia moglie ed io ci siamo sposati i beni materiali sono stati sempre intestati ad ambedue. Non c’è mai stato il mio or il tuo, solamente il nostro.
Mia moglie è deceduta ed Il nostro conto corrente è stato chiuso, ovviamente, ed un nuovo aperto a mio nome. Metà dei soldi sono andati sul nuovo conto l’altra metà è stata congelata con il risultato che mi sono ritrovato solo e, praticamente senza soldi.  I calcoli erano stati fatti in base a ciò che avevamo non avevo previsto che la metà sarebbe stata congelata.
Non cerco aiuto finanziario ma un aiuto nel cambiare la ‘prassi’.

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6 risposte a Vita in Italia

  1. Gisella Zazzaretta scrive:

    Caro Roberto ho saputo solo ora di Sandra. Sentite condoglianze dalla famiglia Provvedi.

  2. Roberto Donatelli scrive:

    Ci vorrebbe un avvocato con le palle che facesse una class action per cambiare la prassi, che fa schifo e non è degna di un paese cosiddetto civile.

  3. Carlo Giulietti scrive:

    Ci conoscevamo appena, ma vedervi passeggiare per Chiusi sempre insieme, anche mano nella mano, mi suscitava tanta ammirazione e tenerezza e mi faceva capire quanto affetto ci fosse tra voi, più di mille parole.
    Ti sono vicino, tantissime condoglianze!
    Mi dispiace non poterti aiutare praticamente con i cavilli burocratici, ma parlando con la banca ti avranno sicuramente detto che, oltre ai tempi tecnici, serve una certificazione sostitutiva di atto notorio per identificare gli eredi che si può fare in comune e un bollo, poco più (questo hanno chiesto a me per una situazione un po’ diversa, ma sempre per un parente deceduto).
    Certo il momento è particolare e l’aiuto di un CAAF, come suggerisce Carlo Sacco, può essere utile.
    Tempo indietro ad una mia cugina andò anche peggio perchè a lei bloccarono tutti i fondi (non so che differenza ci fosse con la tua situazione, però anche lei aveva il conto cointestato) e dovette farsi fare un prestito anche per fare la spesa…

  4. roberto donatelli scrive:

    Ringrazio sia Scattoni che Sacco. Aggiungo solo questo. Se lo Stato non ha fiducia nei suoi cittadini perchè i cittadini dovrebbero aver fiducia e supportare lo Stato. Nello speicfico Dopo una vita passata nella convivenza, sia nella buona e cattiva sorte, una delle persone muore e lo Stato ti dice: o bravo bischero a condivivere tutto.
    Capisco le cosiddette parti terroristiche, non ne condivivo il modus operandi.

  5. Carlo sacco scrive:

    Caro Roberto,apprendo adesso dalle tue parole ciò che è successo e mi dispiace molto credimi ed innanzitutto ti faccio le mie condoglianze.Il discorso che fai è vero e lo stato tuo come di chiunque altro in tali casi sono regolati dalla legge che non può essere quella della“buonafede”anche se non ho dubbi che tu sia una persona intelligente,sensibile e soprattutto onesta.La legge dello stato italiano per sbloccare l’altra metà congelata e riconoscertela richiede una successione accompagnata da una tua dichiarazione che non ci possano essere altri eredi che reclamino la giacenza,ma pur tuttavia come vedi occorre passare attraverso i vincoli della burocrazia che in questo caso burocrazia non è ma è una procedura che ha forza di legge,quindi crederei che per non ingrassare le ruote dei preposti a tali servizi che noi chiamiamo col nome di notai,tu ti possa rivolgere anche ad un pubblico ufficiale in tal caso il Segretario Comunale od un CAF su appuntamento.In tal caso la somma credo che possa essere sbloccata dopo la presentazione alla banca della registrazione effettuata sul registro pubblico.Comunque in tutti i casi passerà del tempo prima di addivenire a tale risultato.Da come mi presenti la cosa anche se era tua moglie e non aveva stilato un testamento olografo,nel caso non ci sia nessun’altro che possa pretendere la somma da parte di eredi di tua moglie,la spettanza è e sarà totalmente tua,anche in mancanza di testamento olografo.

  6. pscattoni scrive:

    Roberto, mi dispiace per tutto quello che ti sta accadendo. Se qualcuno ha qualche suggerimento per accelerare la procedura può scrivere anche a me e poi ti passo il messaggio.

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