Chiusi, politica anno zero

di Paolo Scattoni

Ogni tanto può valere la pena fare il punto sulla situazione politica locale anche partendo da quella nazionale. Le cose cambiano ed è utile capire le tendenze.

Oggi ad esempio certe ricette che sembravano portare consenso non funzionano più. Il bacio del rosario e l’ostensione dei crocifissi nei comizi non sono più “argomenti” redditizi. La denuncia dell’invasione degli africani con tanto di contorno di ospitalità in alberghi a cinque stelle con uso di piscina è portatrice di consenso e le bufale vengono riconosciute quasi sempre.

Purtroppo nella propaganda rimane ancora in molti l’illusione dell’effetto sfondamento. La si è coltivata con i 5stelle ed è poi continuata con la Lega. Per il raggiungimento del fine non si guarda tanto ai mezzi e così i social sono il mezzo. Spesso di dimentica, però, che le tendenze ormai sono fluide e imprevedibili.

Ormai i sondaggi danno il PD secondo partito in avvicinamento al primo. IXÈ lo dà sotto di appena il 2%, anche se poi il PD non è che abbia fatto tanto per il risultato.

A Chiusi si vive una dinamica altrettanto fluida. La politica acchiappalike del sindaco sembra ormai agli sgoccioli. La “autocrazia” avviata tanti anni fa dal sindaco Ceccobao, poi continuata con Scaramelli ed infine estremizzata da Bettollini, mostra ormai tutti i suoi limiti. Il primo dei tre è ormai da tempo fuori dai giochi. Il secondo ci si sta avviando. Vedremo che succederà con il terzo, ma i segni sono quelli di una crisi. Palapania, cabonizzatore e ora depuratore sono stati i passaggi più eclatanti. 

Il panorama delle opposizioni non è certo più entusiasmante. La Lega non ha una dirigenza riconoscibile e non si vedono personalità credibili all’orizzonte.

Il movimento 5stelle lo si sente qualche volta tramite comunicati che un tempo erano firmati dalle due consigliere Cippitelli (capogruppo) e Martinozzi oggi hanno la firma di una soltanto.  Ci sono stati contrsti? Probabile e anche normale. Meno normale è che non se ne parli soprattutto per un movimento che predicava trasparenza. La scatoletta di tonno dei 5 stelle rimane ancora ben sigillata.

I consiglieri di Possiamo non riescono a interpretare i movimenti e sommovimenti che caratterizzano la vita politica di Chiusi. Dopo l‘incredibile “autorizzazione” a tenere un Consiglio comunale senza regolare convocazione e concluso con l’approvazione di bilancio di previsione “sbrigato” dal sindaco in pochi minuti non riescono a prendere iniziative. Dopo quel voto che ha richiesto l’immane sforzo di 17 minuti non mi pare ci siano stati altri appuntamenti significativi. Dei Possiamo non si comprende poi il pervicace rifiuto di farci sapere tempestivamente quali siano le domande (interrogazioni e interpellanze) che pongono a sindaco e giunta.

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2 risposte a Chiusi, politica anno zero

  1. pscattoni scrive:

    x Luca Scaramelli. Se lla sede non è troppo modesta i testi delle interrogazioni in attesa possono essere pubblicati anche qui. Forse può servire a sviluppare un po’ di dibattito.

  2. Luca Scaramelli scrive:

    In due mesi non è stato convocato un consiglio comunale o una commissione, è impedita, chiaramente, qualsiasi tipo di iniziativa pubblica, . Abbiamo delle interrogazioni protocollate che attendono di essere discusse in consiglio comunale, abbiamo l’unico organo, per così dire, di informazione locale contro, al di là di comunicati stampa e messaggi sui social mi chiedo cosa potevamo fare. Se poi piace fare il giochino di impallinare, a prescindere, le opposizioni così a caso, si faccia pure, abbiamo le spalle larghe. Si resiste un anno che poi il nostro mandato sarà finito e avremo altri sicuramente più bravi di noi.

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