Chi non vuole il coinvolgimento dei cittadini? Il caso dell’Autorità Regionale per la Partecipazione

di Paolo Scattoni

Dopo diverso tempo ho risentito un amico orvietano che conosco e stimo da una ventina di anni. Con lui ho una decisa diversità di vedute. Sostiene che troppi progetti innovativi vengano bloccati da iniziative locali di opposizione  strumentalmente basate sulla paura.

Quindi la partecipazione della popolazione è spesso un’espressione vociante, irresponsabile e senza senso. Direi che sino ad ora l’esperienza di Chiusi ha dimostrato proprio il contrario. La partecipazione tramite i comitati ha dimostrato, dati alla mano, che certe impostazioni “sviluppiste” sono basate su dati assai dubbi. Lo ha dimostrato ad esempio la famosa inchiesta pubblica sul carbonizzatore di ACEA in cui gli esperti dei comitati hanno messo a nudo una serie di evidente debolezze e contraddizioni.

Direi che nella realtà troppo spesso avviene il contrario. La paura è utilizzata per favorire il silenzio su tante situazioni. È il caso del corona virus.

Qui mi voglio soffermare su una vicenda che in parte mi ha visto coinvolto: l’Autorità per la Partecipazione della Regione Toscana. L’ha istituita la legge regionale 46 del 2013 che confermava un’istituzione introdotta con la legge regionale 69 del 2007.

Nel 2014 sono stato nominato con altri due colleghi a gestire l’Autorità. L’incarico è quinquennale e quindi dal 20 marzo 2019 il Consiglio Regionale doveva nominare la nuova autorità. Ci hanno messo 8 mesi! Quasi vero parto!. Ma udite udite, il presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani, che ce lo siamo ritrovato in tutte le feste di paese, non ha trovato una mezz’ora di tempo per firmare il decreto di nomina e insediare la nuova Autorità.

Magari ora ci verrà a dire che non ha firmato a causa del virus. E i quattro mesi precedenti?

Intanto però le decisioni che interessano procedono come il nuovo tentativo della costruzione di una nuova pista aeroportuale nella Piana di Firenze dopo la bocciatura del TAR e del Consiglio di Stato anche per una serie di obiezioni tecniche emerse durante un progetto partecipativo promosso dall’Autorità. Certo che fini a prova contraria sarà difficile votare per gente simile alle prossime elezioni regionali.

p.s. Riporto il testo che ad oggi nella pagina del Consiglio Regionale annuncia la nomina della nuova autorità:

Nominata la nuova AutoritàCon decreto del Presidente del Consiglio regionale della Toscana del 19.11.2019 n.3 , sono stati nominati i nuovi componenti dell’Autorità, nelle persone dei signori Bianca Maria Giocoli, Antonio Olmi e Andrea Zanetti. L’Autorità sarà pienamente operativa solo dopo aver proceduto al suo formale insediamento di cui sarà data tempestivamente notizia.

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Una risposta a Chi non vuole il coinvolgimento dei cittadini? Il caso dell’Autorità Regionale per la Partecipazione

  1. luciano fiorani scrive:

    Ma cos’è tutta questa fretta?
    Per chi governa, diciamo la verità, trasparenza e partecipazione sono solo bei proponimenti da sventolare in campagna elettorale.
    Poi, ovviamente, ci sono le eccezioni.
    Eccezioni, appunto, di cui (almeno io) ho rarissime conoscenze dirette.

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