L’accoglienza futura in mano a multinazionali?

migrantidi Gisella Zazzaretta

Prendo spunto da un precedente post sui centri di accoglienza. La Legge Salvini sulla sicurezza , con la scelta di potenziare i grandi centri di accoglienza staordinaria CAS, riducendo drasticamente figure professionali come medici, infermieri, mediatori culturali, insegnanti, psicologi e avvocati (secondo le stime della Fp Cgil si arriverà entro l’estate a 16-18 mila disoccupati per lo più giovani) ha aperto le porte alle grandi multinazionali straniere che stanno puntando a prendere in mano la gestione dell’accoglienza dei migranti in funzione dei propri profitti privati.

Sono tre holding del nord Europa: il gruppo privato svizzero ORS (già iscritto come società ORS Italia Srl alla Camera di Commercio il 25 luglio 2018), la norvegese HERO e la tedesca Homecare. E così è proprio lo stesso ministro Salvini, con la sua legge, a favorire il vero, grande business sui migranti ad opera di queste multinazionali, che, detto per inciso, sono incappate in diversi scandali e polemiche, proprio perché, essendo orientate al business, riescono a farlo gestendo grandi centri con economie significative e soprattutto riducendo la qualità dei servizi di base ed eliminando tutte le attività di integrazione socio-culturali .Ma di questo non c’è problema perché è lo stesso Salvini a richiederlo. Ecco come finiranno i centri di accoglienza!!!!

 

 

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6 risposte a L’accoglienza futura in mano a multinazionali?

  1. pscattoni scrive:

    Giusto quanto affermato da Roberto (Pacchieri). Che ci dovrà essere integrazione è ineluttabile. In parte è già avvenuta. Chi si accorge a Chiusi che c’è un 15% di popolazione straniera? Sui richiedenti asilo (anche per il colore della pelle) c’è una prevenzione degna di miglior causa. Fra qualche settimana spero che uno dei richiedenti asilo che ho seguito, ci farà una bella sorpresa. Ci sarà modo per riparlarne. Almeno spero.

  2. Roberto Pacchieri scrive:

    Ha ragione Gisella su tutti i fronti in particolare anche sull’importanza della perdita di occupazione sia da un punto di vista economico (entrata fondamentale per chi ne usufruisce in più quei soldi rimangono entro confine), sia da un punto di vista integrativo e formativo. Integrativo perché, che ci piaccia o no e per buona pace di tutti, il processo di integrazione tra differenti razze è ineluttabile; formativo perché molti degli occupati di questo “settore” sono giovani che possono approfittare di un passaggio di grande rilevanza per la comprensione della realtà e degli orizzonti in cui si dovranno muovere. Una possibilità eccezionale se si pensa che l’alternativa che li aspetta, prima di trovare un lavoro più o meno stabile (se tutto va bene), sono anni di lavoretti al nero o sottopagati e quasi sempre che esulano dalla loro preparazione specifica.

  3. pscattoni scrive:

    Favorevolissimo alla reintroduzione della materia “Educazione civica” nella scuola, magari con corsi di recupero per adulti. Sui tanti che non leggono chiusiblog per principio, da tempo ce ne siamo fatti una ragione.

  4. Niccolò Martinozzi scrive:

    Paolo insulse saranno le tue considerazioni.
    Ma dimenticavo tu sei uno democratico e rispetti le opinioni degli altri. Per quanto riguarda l ‘andare in quei posti,caro Paolo ,non ci vado e se ci vado mi adeguo,non faccio il prepotente,non pretendo di essere mantenuto a tutti i costi non delinquo,non violento le bambini,non le faccio a pezzi e le mangio,non pretendo il telefonino,le schede gratis o mi lamento perché il cibo non mi piace !
    L’accoglienza è solo un affare,è solo politica !
    Ti ringrazio per le tue lezioni di educazione civica ( quindi anche tu sei d’accordo che rivenga insegnata nelle scuole) e per le tue lezioni di democrazia ! O la pensi come me oppure sei brutto sporco attivo,razzista,fascista,nazista, e quant’altro !
    Non ti preoccupare non ti farò più arrabbiare ! Mi associo alla moltitudine che non ti legge più!
    Acciao !

  5. pscattoni scrive:

    Il clima elettorale forse distrae qualcuno. Ho già scritto in un altro post che c’è un obbligo di verifica delle motivazioni dei richiedenti asilo. È un obbligo dettato dalla Costituzione della Repubblica, se non piace la si modifichi. In attesa della verifica c’è un obbligo di accoglienza. Per fare questo occorre ospitare i richiedenti. Lo fa quindi lo Stato. Quando le strutture pubbliche non ce la fanno si fa ricorso ai Centri di Accoglienza Straordinari (CAS). Ci sono bandi appositi ai quali tutti quelli che posseggono le condizioni possono partecipare. Prima della legge Salvini erano 35 euro al giorno a richiedente asilo, con la nuova legge 21 euro. Di questa cifra 2,5 euro al giorno vanno al richiedente asilo il resto alle strutture. Nella cifra non sono previsti soltanto vitto alloggio, ma anche forme di assistenza quali quella legale, psicologica ecc. Pare che gli attuali CAS (almeno da queste parti) fanno informalmente sapere che con 21 euro al giorno non ce la fanno.
    Altra cosa è l’appello di Papa Francesco che chiede impegno ai volontari, ma anche a tutti noi, di lavorare per l’integrazione. Alcuni cercano di farlo, anche con qualche buon risultato.
    A quelli che predicano il facile e insulso slogan “aiutiamoli a casa loro” farei l’invito ad andarci in quei Paesi e magari farci sapere come si fa in quei contesti dove chi si azzarda a dire la sua rischia la prigione e anche la vita.

  6. Niccolò Martinozzi scrive:

    Ancora con 16/18.000 disoccupati ! Ma allora l’accoglienza è o non è volontariato,come dice ” Francesco ” !
    Allora l’accoglienza è un affare !
    Ripeto chi ha diritto resti ! Gli altri aiutiamoli a casa loro ! Basterebbe un contributo per ogni stato Europeo ! Risolveremmo il problema e creeremo benessere in Africa,dove i Cinesi diventeranno i padroni !

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