Palazzetto: quel breccino chiamato desiderio

palasport-tendadi Paolo Scattoni

Su Primapagina si è svolto un dibattito a commento della risposta del sindaco ad una interrogazione del consigliee di Possiamo Luca Scaramelli. Prima di tutto la quesione del mille posti macchina. Secondo Marco Lorenzoni nella sua intervista il sindaco avrebbe prlato di mille posti macchina. Il sindaco non smentisce, dice che non ricorda. Comodo assai.

Comunque questi posti macchina non ci saranno. Secondo Lorenzoni ci sarà un area a parcheggio su breccino nel piazzale antistante l’entrata. Questi “parcheggi” sarebbero finanziati con il residuo dei 260.000 euro provenienti dal CONI (205.000 euro) e dal Comune (55.000 euro) che prevedono molti lavori di rifinitura e l’acquisto di arredi.

Non sappiamo quanto sarà disponibile ancora dopo i molti lavori per i quali il CONI ha concesso il finanziamento. Lo vedremo quando uscirà il nuovo progetto. Intanto i parcheggi non si realizzano con una “imbrecciata” qualsiasi, ma ben altri lavori. Lo vedremo nel nuovo progetto.

Ma quanti posti macchina sono necessari? Gli standard li detta il CONI stesso. Se l’impianto può ospitare 600 spettatori si dovranno rendere disponibili 200 posti macchina. Ci dovrà essere poi un spazio per almeno un pullman per 50 metri quadrati. È poi necessario uno spazio per i motocicli. Ho fatto un calcolo a spanne e penso che l’area attrezzata a parcheggi debba essere di almeno 4.000/4.500 metri quadati. La “imbrecciata” prevista potrà estendersi in una dimensione del genere?

Quello che non mi è piaciuto di questo dibattito è il misto di notizie imprecise e propaganda politica. Quando si smetterà di discutere in questo modo?

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5 risposte a Palazzetto: quel breccino chiamato desiderio

  1. Paolo Scattoni scrive:

    Condivido quanto scritto da Luca (Scaramelli). Il dibattito va spogliato il più possibile dalla propaganda e affrontato con serenità. La vicenda dei parcheggi è significtiva. Dal documento che ho segnalato sembrerebbe che il CONI non omologhi impianti che non rispondano a quegli standard (nel nostro caso 200 posti macchina). Allora occorre seguire la progettazione (un coinsigliere può farlo molto più facilmente di un semplice cittadino!) per capire quanti parcheggi saranno disponibili. Allo stesso tempo, però, sarà necessario capire se il CONI può derogare alla norma da esso stabilita.
    Con la stessa serenità ci sono molte altre “promesse” che debbono essere verificate sempre su documentazione scritta e in mancanza capire se c’è la disponibilità dei consiglieri di trasformare il vuoto di documentazione in interrogazione o interpellanza.

  2. Luca Scaramelli scrive:

    Mi sono lasciato andare anche io in questi giorni a qualche commento di troppo, che probabilmente lascia il tempo che trova, di fronte ai soliti proclami e alla propaganda a mezzo stampa credo che non abbiamo altro che rispondere con il lavoro sui documenti ufficiali per fare in modo che la trasparenza non sia solo uno slogan elettorale.
    Sullo specifico: 260000 euro per tutte le opere da effettuare sulla struttura così come risulta sulla richiesta di finanziamento al ministero, credo che non siano una cifra sulla quale contare per realizzare tanti parcheggi. Da parte nostra continueremo a vigilare, cosa che farebbe bene a fare tanta sedicente informazione.

  3. Paolo Scattoni scrive:

    Voglio sperare che il dibattito pubblico a Chiusi possa essere diverso. Basta porre le questioni in maniera chiara e sintetica. Ci provo. Il CONI nel 2008 ha normato gli standard per la sosta degli impianti sportivi

    http://www.scuoladellosport.coni.it/images/documenti/Normativa_Sport/ImpiantiSportivi/Norme_CONI-Delibera_CN_n.1379-200_.pdf .

    Se si va al punto 6.3 si trovano chiaramente indicati le quantità. Ho fatto un po’ di conti e per gli impianti sportivi con tribune per 600 posti la superficie necessaria è di 4.000 metri quadrati per 200 post macchina. Altri ne sono necessari per almeno un autopullman (50mmetri quadrati) e motocicli (3 metri quadrati ciascuno).
    Ora su Primapagina si fa l’ipotesi dell’imbrecciata di una parte del piazzale antistante l’entrata. C’è un progetto? Le quantità sono rispettate? Quello che possono fare i consiglieri comunali è chiederlo. Purtroppo raramente i consiglieri raccolgono le domande dei cittadini.
    Si può però anche inoltrare un quesito al CONI stesso. La domanda mi semra chiara: il nuovo progetto in fieri riesce a rispondere alle quantià minime inderogabili delle norme CONI?

  4. Carlo sacco scrive:

    Mi associo a Donatelli !

  5. roberto donatelli scrive:

    mai!

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