Carbonizzatore. Il “Riccio” chiede partecipazione e condivisione nel procedimento

Schermata del 2018-08-11 18:48:37ricevuto da Fabiana Bellini

Il Gruppo Ecologista “Il Riccio” comunica di aver presentato istanza di inclusione, ai sensi dell’art. 7 e s.m.i. della Legge 241/1990, in quanto soggetto legittimato ad essere portatore di interessi diffusi, ed ai sensi del D.Lgs. 195/2005, nel processo decisionale che riguarda la possibile realizzazione di un impianto di carbonizzazione idrotermale, od eventuali altri impianti da parte della società ACEA nel complesso denominato “Ex Centro Carni di Chiusi” sito nel Comune della Città di Chiusi, nell’ottica di una partecipazione condivisa e propositiva in materia ambientale.

Cogliamo l’occasione per ringraziare la Giunta Comunale di Città della Pieve, ed in particolar modo, l’Assessore all’Ambiente, Catia Buiarelli, per aver presentato la mozione, sollecitata da “Il Riccio” ed accolta all’unanimità, che impegna l’Amministrazione Comunale, relativamente allo stesso impianto, di farsi parte diligente, per aprire approfondimenti finalizzati alla tutela ambientale e della salute collettiva, e di prendere parte al processo decisionale, in qualità di Comune confinante, fortemente interessato per le correlazioni di ricaduta nell’ambiente.

L’Associazione “Il Riccio” invita tutte le Amministrazioni, le Associazioni e le Organizzazionicompetenti sul territorio ad integrarsi in quest’ottica di cooperazione e collaborazione propositiva in materia ambientale, affinchè i processi decisionali acquisiscano una maggiore trasparenza e democraticità. Il moltiplicarsi delle osservazioni e la prospettiva estesa ad un parterre poliedrico accresce esponenzialmente anche la qualità dei provvedimenti presi, così improntati ed attenti agli interessi eco-sistemici e dei cittadini tutti.

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Una risposta a Carbonizzatore. Il “Riccio” chiede partecipazione e condivisione nel procedimento

  1. Paolo Scattoni scrive:

    Passaggio importante questo dell’associazione “Il Riccio” che dichiara di voler utilizzare tutte le possibilità offerte dal Decreto Legislativo 195 del 2005 e le leggi regionsli che ne sono derivat in Toscana e Umbria.

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