L’iniziativa 5s sulla ripubblicizzazione dell’acqua

IMG_20180416_215942da Bonella Martinozzi*

Come ripubblicizzare la gestione dell’acqua. Questo il punto centrale dell’incontro promosso a Chiusi dai 5Stelle a cui hanno partecipato Luca Migliorino, neo parlamentare senese del Movimento, Giacomo Giannarelli capogruppo regionale e Gianfranco Morini, presidente del Comitato Acqua pubblica di Arezzo.

Giannarelli ha illustrato il progetto di legge regionale dei 5Stelle, con cui si intende riportare la gestione dell’acqua totalmente in mano pubblica. L’ispirazione  viene ovviamente dal voto referendario del 2011 con cui gli italiani chiedevano il ritorno alla gestione pubblica dell’acqua ma che è stato bellamente vanificato, attraverso mille aggiustamenti legislativi a cominciare dal governo Monti.

La situazione, da allora, non ha fatto che peggiorare: gli investimenti promessi, in gran parte, sono rimasti sulla carta, le bollette sono costantemente aumentate mentre è cresciuta la parte degli utili che gli azionisti si intascano.

Nel progetto di legge si prevede, tra l’altro, la fornitura gratuita di 50 litri giornalieri a persona (il minimo vitale stabilito dagli organismi internazionali).

Luca Migliorino ha sottolineato l’importanza di un rapporto più puntuale tra il parlamento e le realtà locali e l’importanza di superare la legislazione vigente riguardo ai servizi pubblici in genere, tutta sbilanciata verso le necessità e i desiderata dei gestori privati.

Gianfranco Morini ha ricordato le battaglie del Comitato Acqua pubblica comprese le sconfitte come la campagna di “obbedienza civile” sull’autoriduzione vanificata dai provvedimenti dell’Autority. Ha poi sottolineato il ruolo totalmente succube dei sindaci del territorio riguardo agli interessi del socio privato in Nuove Acque fino alla recente proposta di un allungamento del contratto di gestione. Si è detto soddisfatto della proposta di legge dei 5Stelle anche se, a suo giudizio, il mantenimento dell’autorità regionale sull’acqua rischia di essere un inutile intralcio.

Si è parlato anche di Acea, ormai protagonista di spicco del settore sia come distributore di acqua che come gestore di impianti di depurazione i cui fanghi dovrebbero essere, in futuro, trattati proprio nell’impianto che la multiutility ha intenzione di costruire a Chiusi.

I 5Stelle, ha dichiarato Giannarelli, appoggeranno la mozione presentata in regione dal gruppo Sì-Toscana a Sinistra

Dal pubblico è stato ricordato il “groviglio armonioso” che avvolge l’intera gestione dei servizi in Toscana il cui protagonista assoluto è la galassia di coop e aziende che hanno nel Pd il sicuro riferimento politico nelle istituzioni.

Insomma, una serata ben spesa. All’incontro hanno partecipato una cinquantina di persone; affluenza buona di questi tempi, scarsa rispetto ai temi in discussione. L’indifferenza dei cittadini è la migliore garanzia per chi vuol speculare sulla gestione dell’acqua.

*Consigliere comunale Movimento 5Stelle Chiusi

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Una risposta a L’iniziativa 5s sulla ripubblicizzazione dell’acqua

  1. pscattoni scrive:

    Certo la partecipazione poteva essere maggiore. Su questo dovremmo, però, fare una considerazione. Sino ad ora la gestione di queste iniziative, organizzate quasi esclusivamente dai due gruppi di minoranza in coinsiglio, sono state gestite in forme molto “di parte o di partito”.
    Ci sono coloro, come me, che non guardano a chi firma, altri invece ci guardano. Ieri sera non c’erano ad esempio consigieri e militanti della lista Possiamo.
    Sarebbe invece opportuno che la partecipazione a queste inziative fosse trasversale. La questione carbonizzatore per esempio è iniziata su una mia domanda e il dibattto è stato interessante. Ora sappiamo che i consiglieri regionali dei 5stelle votera nno a favore della mozione presentata dai consiglieri di SI Toscana a sinistra. Si sono anche impegnati ad approfondire il tema ed eventualmente dare luogo ad altre iniziative.
    Segnali di disponibilità ad approfondire vengono anche da un consigliere regionale della Lega. Ben vengano.
    Pare che il testo del contratto ACEA-Comune in possesso di consiglieri sia stato concesso senza diffonderlo. Io, che ho fatto richiesta di accesso agli atti, ho cercato di capire. Ho telefonato al segretario generale del Comune che mi ha cortesemente spiegato che la copia del contratto me la poteva fare, ma la legge sulla privacy impone di annerire i dati sulla residenza e codice fiscali. Per ora è più che sufficiente, informarsi prima ci avrebbe fatto risparmiare tre o quattro settimane.

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