Sul progetto ACEA c’è davvero unanimità?

C8E1DE7A-9F26-4DDA-ADF9-D4B97BF84063di Paolo Scattoni

Da qualche ora il giornale online Corriere Pievese, ha pubbicato un comunicato del Comune di Chiusi dal titolo Chiusi. Bilancio. C’è l’OK del mondo economico e produttivo. Tutte le organizzazioni sindacali e le associazioni di categoria sottoscrivono le politiche strutturali del bilancio del Comune”

È questo comunicato è volto a far digerire una scelta presa negli ultimi due mesi e di cui nessuno sapeva niente e che ad oggi si sa molto poco. Tutto è volto a far digerire quello che è espresso nel seguente passaggio:

” Per quanto riguarda il lavoro è stato giudicato di particolare valore l’operazione di alienazione dell’area produttiva dell’ex Centro Carni che vedrà un investimento totale stimato tra i 28 e i 31 milioni di euro nonché l’impiego di circa 20 persone.”

Che cosa sappiano i sindacati di questo progetto che li vede accumunati a Confindustria è assai difficile dire.

Si sa che fra oggi e domani ci dovrebbe essere (o già stata) la firma di ACEA per quanto riguarda i risultati.

Forse accanto al comunicato del sindaco, sarà bene he ci siano anche i risultati dell’iniziativa del 19 ultimo scorso e quello che ne è seguito, compreso il dibattito su questo blog. Su queòlo che si vuole fare sui terreni dell’ex centro carni si è cominicato a sapere (molto genericamente) il 28 di novembre. Il testo del cosiddetto progetto tecnico (in tutto 17 pagine). Questo blog ha poi messo a disposizione una pagina che ha via via raccolto la documentazione via via “conquistata” in base alla consultazione di archivi, compreso quello di questo blog. Quella pagina ha avuto in due mesi 250 contatti da 116 diversi computer. Diciamo che un centinaio di persone hanno sentito la necessità di consultare una documentazione che non si era riusciti a reperire altrove.

Penso che la società ACEA nel momento in cui perfeziona la cessione debba sapere che l’unanimità vantata non c’è perché ci sono ancora molti cittadini di Chiusi (ma anche di Città della Pieve e Cetona) che si stanno documentando e non è detto che arrivino alle stesse conclusioni di sindacati e confindustria, come d’altra parte è avvenuto a Capannori e Piombino.

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8 risposte a Sul progetto ACEA c’è davvero unanimità?

  1. pscattoni scrive:

    A proposito offro agli esperti di diritto questa determina pubblicata ieri all’albo pretorio. Magari ci possono dire se questa determina dà per acquisita la firma della convenzione con ACEA.

    http://www.mapweb.it/chiusi/pratiche/dett_registri.php?id=6485

  2. pscattoni scrive:

    Sono d’accordo con Francesco (Reali). La prima cosa che si sarebbe dovuta fare con urgenza era un approfondimento dal punto di vista del diritto dell’ambiente e urbanistico. Invece ci si è affidato esclusivamente all’ufficio del segretario comunale ampiamente sguarnito, mancando del titolare. La cosa potrebbe essere in futuro fonte di notevoli problemi.

  3. Francesco Reali scrive:

    Sussistono ragionevoli dubbi, in base alle normative vigenti, sulla realizzabilità di una nuova azienda insalubre (D.M. 5 settembre 1994) in un’area vicinissima ad agglomerati urbani, già pesantemente contaminata e necessitante di una bonifica integrale che richiede svariati decenni di “non uso” (insalubre) dopo la dichiarazione di fine lavori di chi avrà diretto le operazioni di bonifica superficiale, previe eventuali ordinanze, anche interdittive, ex lege 833/78 e/o ex art. 217 r.d. 1265/1934 nei confronti di chi non utilitizza le migliori tecnologie per tutelare l’ambiente e la salute umana ai sensi del d.lgs. 152/2006.

  4. luciano fiorani scrive:

    XLuca Scaramelli. Anch’io come Paolo (Scattoni) penso che presto (o al primo impiccio) ci saranno precisazioni e distinguo.
    Quando scoppiò lo scandalo dello stadio di Pania pareva che fosse stato solo Ceccobao a volerlo.
    In ogni caso il teatrino rimane stucchevole.

  5. Luca scaramelli scrive:

    Il metodo è sempre lo stesso si tengono all’oscuro i cittadini su questioni importanti, poi a giochi praticamente fatti si fa passare per consenso pressoché unanime l’incontro con qualche associazione “amica”, meglio ancora con il contorno di foto con sorrisi smaglianti.
    Se veramente tutti i sindacati e le associazioni di categoria pensano che ci sia da ridere sulla situazione economica di Chiusi e da accogliere senza nessun tipo di valutazione l’insediamento Acea, credo debbano rendersi conto che si stanno assumendo una bella responsabilità.

  6. pscattoni scrive:

    Un tempo quelle organizzazioni avevano centri studi decenti. Ora sembrano andare a cianfo. Non mi meraviglierei che fra qualche giorno emergano distinguo e precisazioni. L’importante comunque è quella di costruire un finto consenso al momento della firma della convenzione Comune-ACEA:

  7. luciano fiorani scrive:

    E così “tutte le sigle sindacali e le Associazioni di Categoria: CGIL, CISL e UIL con i rispettivi sindacati pensionati SPI CGIL, FNP CISL, UILP UIL e le Associazioni di Categoria; Confindustria Toscana Sud, CNA Siena, Cia Siena, Confartigianato Siena, Confcommercio Siena, Confesercenti Siena” giudicano “…di particolare valore” l’operazione Acea.
    Vorrà dire che ce lo faremo spiegare da loro che verrà fuori in quei terreni; visto che appoggiano l’iniziativa sapranno di certo illustrarci programmi e progetti compresa l’affermazione di Acea di voler successivamente trattare i rifiuti dei suoi inceneritori.

  8. pscattoni scrive:

    Alla fine della giornata le “sessioni” cioè i contatti con il blog saranno il doppio di quelli di una giornata media. Per me questo sta a significare che c’è molto interesse a conoscere le conseguenze di una decisione presa in meno di due mesi. Per me questa è domanda di partecipazione.

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