Iniziativa del comitato contro la chiusura del pronto soccorso a Città della Pieve

Screenshot from 2017-07-19 15-42-38da Andrea Fatichenti per il Comitato per la salute ART 32

Mercoledi 14 giugno, a Città della Pieve, si è costituito, tramite regolare registrazione all’agenzia delle entrate, il “ Comitato per la Salute ART 32 “,  un comitato di cittadini, apartitico, che ha come obiettivo principale il ripristino del servizio di pronto soccorso e delle attività di emergenza urgenza nell’ormai Ex ospedale Beato Giacomo Villa di Città della Pieve..

Con la delibera USL Umbria 1 n° 227 del 22 febbraio 2017 infatti, a partire dal 01 marzo 2017, è stata decretata la conversione dell’ospedale  in casa della salute, con un sostanziale sconvolgimento delle attività primarie presenti nella struttura.

Contro tale decisione il comitato ha appoggiato ( ad adiuvandum) un ricorso al TAR presentato dal Sindaco di Montegabbione Fabio Roncella che ha rilevato la preoccupazione degli abitanti del comune da lui amministrato. Il ricorso andrà in giudizio nel Gennaio 2018.

L’obiettivo del comitato è di raccogliere il consenso di tutti i cittadini contrari alla chiusura dell’ospedale e del pronto soccorso che intendano promuovere iniziative finalizzate alla revisione del piano regionale. Il diritto alla salute non può rispondere ad una semplice regola numerica ma deve essere un servizio essenziale di cui tutti, in qualsiasi territorio, possano usufruire in maniera efficace.

Sono state raccolte già oltre 400 firme a dimostrazione che la conversione della struttura non interessa solo il capoluogo ma, come è stato ampiamente dimostrato negli anni, coinvolge i territori confinanti dell’alto orvietano e della bassa Toscana per i quali l’ex ospedale rappresentava un importante punto di riferimento.

Venerdì 21 luglio ore 21, presso Palazzo Corgna, nella sala grande al 2° piano, si terrà un’assemblea generale per illustrare l’attività e la struttura del comitato e per raccogliere adesioni, idee e collaborazioni per la causa in questione

Questa voce è stata pubblicata in SOCIALE. Contrassegna il permalink.