Fondazione Orizzonti: amministrazione trasparente, ma a quando la pubblicazione del bilancio?

di Paolo Scattoni

Qualcosa si muove nella pagina “amministrazione trasparente” del sito della Fondazione Orizzonti (http://www.fondazioneorizzonti.it/amministrazione-trasparente/). C’è di più, ma non c’è il bilancio 2016, o almeno io non l’ho trovato. Inoltre sarà un dettaglio secondario, ma fa un certo effetto trovare fra i soci sostenitori la società Terre Cablate. Nell’ultimo Consiglio Comunale del 31 marzo è stata votata l’estensione temporale della fideiussione a causa del bilancio disastrato di quella società. Il sotegno di Terre cablate alla Fondazione Orizzonti appare come una partita di giro pagata (o ganantita) sempre da noi. Dettagli a parte quello che è stato aggiunto rispetto a quanto letto qualche giorno fa non è molto. Infatti il verbale del Consiglio di Indirizzo è lo stesso di quello del Consiglio di gestione. Poca cosa, infatti il vicepresidente Lombardi ci dice che sia gli uni che gli altri si sono vosti poco. È pur vrto che tutti i consiglieri hanno rinunciato al gettone per le sedute, ma se tanto mi dà tanto, si tratterebbe di poche centinaia di euro, niente rispetto alla voragine di debiti per i quali nell’ultimo consiglio il Comune ha ceduto la proprietà della sede di Orizzonti da mettere a garanzia per un muto che verrà concesso dalla Bcc di Chiusi e Montepuliano. In quell’occasione i consiglieri hanno deliberato senza avere a disposizione del bilancio 2016. Recentemente i consiglieri di Possiamo hanno dichiarato che quel bilancio era stato comunicato al Comune il 13 marzo. Ma se così è perché i nomali cittadini ancora non ce l’hanno? Nel citato verbale (consigli di gestione e di indirizzo) la presidente Pompili ci dice che tutto il contributo del comune per il 2017 va a coprire il 20126. Se così è, a maggior ragione occorrerebbe vedere (studiare) il bilancio.

Sempre nell’ultimo consiglio dopo la delibera sulla cessione, la seduta fu interrotta per renderla -immagino- operativa. Tanta fretta dunque, ma allora perché il ritardo nella pubblicazione all’Albo pretorio online?