Acqua: tariffe agevolate per le famiglie numerose. La maggioranza vota NO

uid_1444eaf1294-640-0da Bonella Martinozzi* per il M5S di Chiusi

Nell’ultimo Consiglio comunale il gruppo 5Stelle ha presentato una “MOZIONE PER IMPEGNARE L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE AD ATTIVARSI IN OGNI OPPORTUNA SEDE PER LA MODIFICA DELL’ ARTICOLAZIONE TARIFFARIA VIGENTE IN MATERIA DI SERVIZIO IDRICO INTEGRATO”.

La Legge Regionale 28/12/2011, n° 69 ha istituito l’Autorità Idrica Toscana (AIT) quale ente rappresentativo di tutti i Comuni appartenenti all’ambito territoriale ottimale. Il territorio regionale è stato suddiviso in 6 Conferenze Territoriali. Ciascuna Conferenza Territoriale è composta dai Sindaci, o loro delegati, dei Comuni ricadenti nell’ambito territoriale di riferimento; Chiusi fa parte della Conferenza Territoriale n° 4 -Alto Valdarno. I Sindaci di ciascuna Conferenza Territoriale, o i loro delegati, si riuniscono allo scopo di “ definire la tariffa del servizio idrico e relativi aggiornamenti per il territorio di competenza, da proporre all’Assemblea” e di “formulare proposte e indirizzi per il miglioramento dell’organizzazione del servizio”.

Per la classe di utenza “Domestica residente” anche in occasione dell’ultima modifica apportata lo scorso dicembre alla struttura dei corrispettivi – vigente dal 1° gennaio 2016 nell’ambito territoriale gestito da Nuove Acque SPA – è stato mantenuto un sistema tariffario iniquo, basato su fasce di prezzo e scaglioni di consumo annuo attribuiti “ per utenza” indipendentemente dal numero di persone che risiedono nell’unità immobiliare servita. Veniva chiesto quindi l’introduzione di un equo meccanismo tariffario che tenesse nella dovuta considerazione il numero dei componenti del nucleo familiare di ogni utenza “domestica residente”, come suggerisce, tra l’altro, la Commissione europea.

Impegnado il Sindaco e la Giunta ad attivarsi con urgenza in ambito Conferenza Territoriale 4 -Alto Valdarno e in ogni altra opportuna sede decisionale, perché nella determinazione delle tariffe del servizio idrico integrato venisse applicato un metodo di ripartizione dei costi più equa, introducendo un sistema tariffario che, per le utenze “domestiche residenti”, nell’attribuzione degli scaglioni di consumo annuo da 0 a 30 metri cubi (a tariffa agevolata) e da 31 a 100 metri cubi (a tariffa base), tenga conto del numero dei componenti il nucleo familiare, assegnando cioè tali quantitativi di consumo annuo non “per utenza” ma “per ogni componente” della famiglia servita dall’utenza. In allegato alla mozione è stato presentato l’esempio di una ipotesi di risparmio certa per una famiglia di 5 persone su metri cubi 290.

Questa proposta è stata bocciata dalla maggioranza Pd-Psi. Hanno detto che anche loro erano d’accordo per una nuova tariffazione ma l’esempio proposto era troppo particolare. E’ stato proposto di togliere l’esempio e votare la mozione che chiedeva una tariffazione agevolata per le famiglie numerose. Niente da fare, hanno insistito nel votare NO e la mozione è stata bocciata. E’ evidente che il richiamo all’esempio era solo una scusa. Con questo voto l’Amministrazione comunale di Chiusi ha detto che non intende adoperarsi fin da ora per arrivare a tariffe più eque per le famiglie numerose. Ognuno può fare le proprie considerazioni ma per noi è l’ennesimo esempio di come, per questi amministratori, gli interessi dei cittadini vengono subordinati ai buoni rapporti con chi comanda. In questo caso Nuove Acque.

*Meet up 5Stelle-Chiusi

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2 risposte a Acqua: tariffe agevolate per le famiglie numerose. La maggioranza vota NO

  1. carlo sacco scrive:

    Non è facile farlo qui, in una terra dove il potere con tutte le sue ramificazioni è come una cappa, dalla quale non ci si libera nemmeno se resta evidente che i cittadini comuni si frughino in tasca di più che in altri luoghi per questo genere di servizi. Ultimamente ne hanno arrestati diversi in Toscana ed in Umbria per il caso dei rifiuti,ma ciononostante ancora non si perde il coraggio dello stupirsi e dell’essere sorpresi per tali fatti. si invoca oil pericolo del populismo e non ci si accorge che è proprio chi governa che lo alimenta.

  2. Luca Scaramelli scrive:

    hanno mani e piedi legati alle imposizioni delle aziende che su un servizio fondamentale come quello dell’acqua fanno grandi affari. Tutto questo alla faccia del volere popolare espresso con il referendum.
    Se c’è la volontà politica, però, si può fare in modo diverso, pochi giorni fa 82 sindaci della provincia di Frosinone hanno rescisso unilateralmente il contratto con Acea Ato 5, nonostante le “minacce” degli avvocati dell’azienda. E’ una questione di orientamento e sensibilità politica verso le esigenze dei cittadini. Sarà bene che i cittadini stessi comincino ad aprire gli occhi per capire chi fa veramente i loro interessi.

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