Senso e controsenso delle istituzioni. Una nota per la professoressa Fiorini.

voto-referendumdi Paolo Scattoni

Io credo a quanto ci racconta la professoressa Fiorini sulla qualità di ieri e di oggi dell’istituto Einaudi-Marconi attualmente Istituto Valdichuiana.

Ultimamente ho svolto attività in collaborazione e posso confermare sulla qualità di studenti e docenti. Chiedo, però, alla professoressa Fiorini se ai suoi tempi i “suoi” allievi studiassero un po’, se non di diritto, almeno di educazione civica. Ho trovato su facebook una pagina che introduce ad un video del sindaco. Quella pagina con il logo del comune ci dice che “il sindaco di Chiusi vota si“. Libero il sindaco di fare tutte le dichiarazione di voto che vuole, ma non in un sito con il logo ufficiale del nostro comune. Un po’ di educazione civica non farebbe dunque male. Questa dichiarazione di voto con la “fascia tricolore” fa il paio con la finta cerimonia di conferimento della falsa cittadinanza onoraria conferita dal predecessore del sindaco Bettollini a Giancarlo Elia Valori.

Come vede signora Fiorini sono troppi i suoi ex allievi a non aver studiato un po’ di educazione civica.

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2 risposte a Senso e controsenso delle istituzioni. Una nota per la professoressa Fiorini.

  1. Giorgio Cioncoloni scrive:

    Anche io ritengo che sia un fatto grave utilizzare il sito istituzionale del comune per fare propaganda ad una parte politica rispetto ad un’altra e l’ho anche detto in consiglio comunale, in occasione di altre situazioni del genere, dal momento che non è la prima volta che succede.
    Purtroppo oggi, non esistendo più i partiti, dove, bene o male, c’erano anche buoni maestri, si diventa amministratori per designazione dinastica (Ceccobao ha designato Scaramelli che ha designato Bettollini), senza un percorso politico in cui si dovrebbero imparare le regole minime dell’etica politica e in cui, prima di essere candidati, si dovrebbe essere valutati per le capacità non solo di fare ma anche di rispettare e di coinvolgere.
    Il rispetto per chi rappresenta le minoranze dovrebbe essere il faro che guida un amministratore responsabile, specialmente oggi in cui chi governa non ha quasi mai la maggioranza assoluta degli elettori.
    Invece, come dice giustamente Fiorani, prevale la concezione “padronesca” delle istituzioni e il guaio è che sono sempre meno quelli che si indignano, segno di un imbarbarimento galoppante della società che si rispecchia nel conseguente imbarbarimento della classe politica.
    Il sindaco Pizzarotti che convoca una conferenza stampa nel proprio ufficio comunale per annunciare l’uscita dai 5 Stelle è da mettere sullo stesso piano, nel segno di un degrado ormai imperante.

  2. luciano fiorani scrive:

    Qui c’è una concezione “padronesca” delle istituzioni. Altro che educazione civica!
    Fategli anche vincere il referendum costituzionale…

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