Corso Arduino: inizio promettente e con qualche novità

corso-arduinodi Paolo Scattoni

C’è sempre un po’ di stress alla vigilia del corso Arduino. Dopo settimane di preparazione c’è la preoccupazione che si possa presentare qualche ostacolo dell’ultimo momento. Invece anche questa volta la collaborazione fra l‘Istituto Valdichiana e l’associazione Innovazionelocale ha avuto un ottimo inizio.

Come noto il corso riguarda l’introduzione all’uso di un microcontrollore che ha visto negli arduino-corsoultimi sette/otto anni uno sviluppo impressionante in tutto il mondo. All’inizio l’uso di Arduino è visto come poco più di un “gioco” che permette di realizzare idee innovative. Nel tempo può divenire un’occasione di sviluppo di iniziative economiche, nuove imprese, nuovo lavoro.

Anche questa edizione ha ottenuto una buona risposta: quindici gli studenti della scuola e cinque i corsisti esterni (anche un mio coetaneo!!!). Oltre al numero ci sono però altri due aspetti davvero incoraggianti. A differenza delle scorse due edizioni, molti dei corsisti sono del primo o secondo anno. Questo può far maturare un gruppo interessato a sviluppare progetti da maker dentro la scuola. Il secondo aspetto davvero importante è la partecipazione di studentesse (dal corso di grafica). È importante che i maker non siano soltanto “meccanici”, attività, chissà perché riservata ai maschietti, ma svilupparsi anche in altri settori come quello del design e della grafica.

Infine la presenza di due docenti di altre scuole è forse il segnale che questa iniziativa crea qualche curiosità e la possibilità di “ispirazione” per la replica in altri contesti.

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7 risposte a Corso Arduino: inizio promettente e con qualche novità

  1. pscattoni scrive:

    Anche la seconda sessione di oggi sabato 1 ottobre è andata molto bene. Quest’anno ci sono più corsisti che ignorano gli elementi di elettrotecnica necessari per passare alle applicazioni. Alla fine sono stati soddisfatti per averli acquisiti dalla lezione di Teodor Ariton, ma soprattutto tramite le sperimentazioni pratiche che ne sono seguite.

  2. pscattoni scrive:

    Per fortuna questo blog ha un archivio. Sulla stampa il silenzio? In inglese c’è una efficacissima espressione “their loss”, tradotto: ci perdono loro.

  3. luciano fiorani scrive:

    Negli ultimi anni a Chiusi questa esperienza è senza dubbio la novità più significativa. Purtroppo la stampa ha occhi solo per le battute al cinghiale e l’asfaltatura di qualche centinaio di metri di strada sgarrupata.
    Eppure non dovrebbe essere difficile capire qual è la direzione su cui spingere.
    Buon lavoro ai corsisti e a quanti sono impegnati in questa attività.

  4. pscattoni scrive:

    Importante sottolineare anche l’impegno della scuola e del personale che sta dando un notevole contributo.
    La rivoluzione che stiamo vivendo dovuta a un tumultuoso e rapido progresso tecnologico, richiede alla scuola uno sforzo altrettanto massiccio di aggiornamento. Quella di Chiusi lo sta affrontando.

  5. Rita Fiorini Vagnetti scrive:

    Congratulazioni, ad majora per un progetto qualificante e significativo per una scuola professionale come la nostra.

  6. Stefano Tomassucci scrive:

    Buongiorno. Ho partecipato alla prima lezione del corso che si è tenuta sabato presso l’Istituto Marconi di Chiusi. Ringrazio Innovazionelocale per l’opportunità che mi è stata data. Una breve considerazione. Sono rimasto piacevolmente impressionato dalla presenza di studenti di altri indirizzi di studio (grafica) al corso. Arduino, quindi, apre le porte allo sviluppo di applicazioni da parte di “non esperti”. I linguaggi di programmazione di nuova generazione sono abbastanza semplici da poter essere utilizzati da un pubblico sempre più vasto. Spero che questo liberi quelle energie e quella fantasia che la scuola, per come è strutturata e organizzata oggi, non è in grado di promuovere.

  7. Teodor scrive:

    Ciao.
    Sono molto contento di come si é svolta la prima lezione del corso. La cosa più bella é vedere i ragazzi dei primi anni molto interessati. Spero che nel corso degli anni il loro interesse verso le nuove tecnologie a basso costo non cambi.

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