Vecchi macelli: il finto giornalista e i veri consiglieri

giornalista-freelancedi Paolo Scattoni

È stato ripetuto numerose volte: un blog non è un giornale. Tanto meno io sono un giornalista. Chiusiblog è un luogo dove si può discutere. Le regole sono chiare. Ci sono limitazioni stabilite, ma per mia fortuna in quasi sei anni e mezzo di attività per contare le persone che non hanno avuto accesso avanzano (e di molto) le dita di una mano.

I post hanno origini e modalità le più disparate. Per capirne la casualità credo sia paradigmatico il caso recente e il dibattito ancora in corso sui Vecchi Macelli. Per ora i due post sull’argomento sono stati letti da circa 200 persone (o più correttamente da più di 200 postazioni diverse) con un tempo medio di lettura di oltre 4 minuti. Possiamo affermare una rispondenza molto buona, direi eccezionale se si considera che siamo a metà agosto.

Bene vediamo come sono nati questi post. Il 22 luglio sono seduto accanto a Giorgio Cioncoloni al concerto di Gil Badarò. Fra un pezzo e l’altro solito scambio di battute e conversazione sul più e sul meno. Si parla anche dei buoni risultati delle maturità dell’Einaudi-Marconi e del problema degli spazi. Molto casualmente si passa a una vicenda di un’area contigua alla scuola, quella dei Vecchi Macelli. Giorgio mi dice che da consigliere comunale se n’è molto occupato e da qualche parte deve avere la documentazione. Gliela chiedo. Mi dice che ci guarderà, ma che devo ricordaglielo. Lo faccio per due volte via mail. Poi l’8 agosto lo incontro casualmente a Chiusi e mi dice che ha trovato qualcosa. La sera del giorno seguente mi lascia il testo del bando d’asta nella cassetta delle lettere. La mattina del giorno dopo scrivo il post ( http://www.chiusiblog.it/?p=31918 ). Interese immediato e una critica: Un articolo fortemente carente dal punti di vista giornalistico. C’è la notizia ma non c’è alcuna informazione, se non qualche indicazione vaga e direi … allusiva” (R.Romanini). Per fortuna mi ero in precedenza misurato su come avrei, sulla base del documento ricevuto, scritto un’interrogazione/interpellanza se fossi stato consigliere(la mia esperienza è ormai remota!). Quindi a venti minuti dal messaggio critico ho pubblicato una risposta in merito. Poi il giorno dopo arrivano i testi delle due interrogazioni di Cioncoloni (2011, 2013) con le relative risposte del sindaco Scaramelli (http://www.chiusiblog.it/?p=31922). Questa la vicenda per ora.

Che cosa dimostra? Che la conoscenza delle vicende passate può rivelarsi preziosa. La conoscenza è preziosa se è scritta. Quante volte si sono sentite voci da bar sulla questione. Ebbene quelle contano meno di niente. Ognuno si deve prendere le proprie responsabilità e possibilmente alzare le chiappe per contribuire ad arricchire la conoscenza collettiva. A questo scopo mi permetto di suggerire a chi vorrà continuare ad approfondire (ci sono 13 cittadini a Chiusi che lo possono fare velocemente e sono il sindaco e 12 consiglieri) di considerare i seguenti elementi:

1) Data di pubblicazione e copia degli esiti dell’asta. (Comune)

2) Data e testo della convenzione/contratto (in Comune).

3) Copia della documentazione relativa al Piano di Recupero (comune). Questo passaggio è importante perché ci permette di capire procedura e contenuti dello strumento urbanistico. Essendo un piano attuativo il Piano di Recupero deve essere passato almeno un paio di volte in Consiglio.

4) Se e quando sono stati incassati i circa 300.000 euro dell’offerta. (Comune)

5) Visura catastale per capire se e come la proprietà è passata di mano (p.e. Pompili a società Vecchi Macelli).

6) Visura Camera di Commercio per acquisire tutta la documentazione relativa alla società Vecchi Macelli (finalità, capitale versato, etc.).

Se si riesce ad acquisire questa documentazione sarà più facile ricostruire. P.e. se c’è stata corrispondenza fra il Comune e la Vecchi Macelli.

Credo che ormai i tempi per una interrogazione e un’interpellanza sull’argomento siano più che maturi, magari dopo un passaggio (gratis e a risposta immediata per i consiglieri) dagli uffici comunali.

Buon ferragosto.

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2 risposte a Vecchi macelli: il finto giornalista e i veri consiglieri

  1. pscattoni scrive:

    Professore lo sono ormai, quando con un ruolo e quando con un altro, lo sono ormaiquarant’anni 🙁
    In questo post ho cercato delineare un diario di quello che ho fatto e credevo di aver dimostrato che “…il professore poteva fare di più”.
    Non ho molto da aggiungere se non che a Paolo Scattoni l’accesso agli atti costa 30 euro ed è quanto mai lento e che invece per 13 cittadini chiusini è gratuito. Non vedo problema se non che forse che quei 13 cittadini che possono decidere, dovrebbero prendere in considerazione un accesso per i cittadini meno barbaro. Sbagliato? Secondo me no. Sono stati eletti è vero, ma forse un cittadino semplice può anche chiedere. Aspettiamo con fiducia. Per quanto riguarda i “compiti” mi sono soltanto permesso di “suggerire” perché nella mia concezione di democrazia si collabora. Se la cosa non piace non ci posso fare niente.

  2. Romano Romanini scrive:

    Paolo ma perchè devi sempre fare il professore? Quello che c’era da fare te l’ho scritto nel mio primo post. Non è che perchè tu assegni i compiti a casa cambi qualcosa sulla carenza del tuo primo articolo… pardon post. Eppoi dai addirittura due articoli per ripetere quello che dovranno fare e come lo dovranno fare i consiglieri mi conferma l’idea che tu sai proprio allergico alla critica. Anche quella costruttiva.
    Dai rilassati un pò e buon ferragosto anche a te.

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