Profressionale: i successi di oggi e il lavoro di ieri

istituto-einaudi-marconi3di Rita Fiorin Vagnetti

Vorrei unirmi a lei architetto Scattoni per congratularmi con gli studenti dell’istituto Marconi di Chiusi.

Ho avuto l’onore e il piacere,  per alcuni anni, di svolgere il ruolo significativo di dirigente scolastico di un complesso ordine di studi che, nell’ottica del sistema del ridimensionamento e della razionalizzazione, univa l’istituto Einaudi con l’istituto Artusi di Chianciano e l’istituto Marconi di Chiusi, in un’unica presidenza. Non fu facile ma, insieme a tutte le abili e determinate  forze operative delle tre scuole, fummo in grado di superare tante difficoltà di gestione, di socializzazione e di rapporti con le amministrazioni competenti.

Fu anche una soddisfazione riuscire a lasciare nel momento del “mio abbandono per raggiunti limiti di età” una scuola che aveva molto ancora da fare ma che ” in nuce ” aveva tutte le prerogative per diventare una scuola di qualità, in linea con le esigenze del territorio nel senso più vasto del termine.

Il sistema scolastico italiano sembra essere statico mentre progredisce sul piano tecnologico ed industriale pertanto il nostro paese deve rimodellare il suo sistema formativo. Il problema scuola non e’ certo nuovo ma e’ rimasto irrisolto sia per l’inadeguatezza dei progetti che per la sua intrinseca complessità: fino ad ora solo interventi episodici, approssimativi che hanno posto in dubbio perfino la dimensione nazionale ed unitaria dell’istruzione al contrario alcuni fondamentali indicazioni di principio hanno rilevato che l’istruzione va concepita come interesse nazionale costituzionalmente riconosciuto e che la funzione docente, validamente esercitata, come garanzia di libertà di insegnamento, va valorizzata come funzione pubblica. il mondo della scuola in sintesi, domanda autonomia, risorse, efficienza, ma chiede anche di essere riconosciuto appunto come titolare di una funzione pubblica di rilievo costituzionale gli studenti della nostra scuola superiore di Chiusi hanno lavorato bene per confermare la volontà di continuare il percorso formativo  facendo nel contempo emergere la loro ferma volontà di essere gli artefici del cambiamento di rotta nel contesto di una scuola più moderna, integrata in una realtà che può andare anche oltre i confini nazionali…” (pensiero del giornalista Federico Orlando che aveva avuto l’occasione di conoscere la progettualità e l’impegno dei nostri studenti) alcuni anni sono passati ma ritengo il pensiero sempre “attuale e modernissimo”.

Oggi i risultati ottenuti   sono un segnale dell’importanza della nostra scuola tecnico-professionale che offre, a mio avviso, tante ed uniche  potenzialità culturali e professionali. Ciò è stato da me sostenuto durante tutti i 5 anni di mandato amministrativo svolto come consigliere nel Comune di Chiusi, invitando  i giovani amministratori, alcuni dei quali, formati proprio nel nostro istituto superiore ,ad intensificare  l’attenzione nel ” nostro bene più prezioso”, potenziandone le possibilità ed attivando iniziative e proposte atte a valorizzarle e farle conoscere com’è giusto che sia.

Bravi ragazzi e bravi tutti i rappresentanti dell’istituto Einaudi-Marconi

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