Urbanistica: cè davvero poco da celebrare

bettollinidi Luciano Fiorani

In pompa magna, come al solito, dal palazzo comunale viene annunciato che lunedì prossimo alle 18 verrà approvato il nuovo Piano operativo (dove e quanto si murerà).

Ma non è sul merito del Piano che ora mi interessa richiamare l’attenzione anche perchè quello che c’era da dire è stato detto e verrà rispiegato con dovizia di numeri anche in campagna elettorale.

Basta dire che è un piano che contro ogni ragionevolezza punta ancora sul consumo di nuovo suolo in particolare, guarda caso, proprio a Montallese.

Per l’occasione, il sindaco, tramite il fido addetto stampa, sta chiamando il popolo a presenziare all’evento. Quando però c’era da preparare il Piano si sono guardati bene dal confrontarsi pubblicamente con la cittadinanza; si sono limitati ad aprire canali per quelli che avevano qualcosa da chiedere o da suggerire e così nessuno sa quali interessi e appetiti si sono attivati. Insomma, trasparenza nemmeno per sbaglio.

Ma quello che mi ha fatto indignare di più è l’annuncio che per l’occasione verrà attivata la diretta streaming della seduta del Consiglio comunale.  Allora si può fare anche a Chiusi! E com’è che quando La Primavera l’ha ripetutamente richiesta sono state trovate mille ridicole scuse per vietarla? Se ne parlò anche su questo blog, proponendo esempi e suggerimenti ma non ci fu niente da fare. Oggi, invece, per farsi un po’ di propaganda, in vista delle imminenti elezioni comunali, non ci sono più né costi insopportabili né difficoltà tecniche.

Se si eccettuano i clientes (che, come si sa, sono tanti, anzi, troppi) tutti capiscono che questi signori devono mettersi in testa che quel palazzo non è di loro proprietà e quando lo faranno sarà sempre troppo tardi.

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2 risposte a Urbanistica: cè davvero poco da celebrare

  1. roberto donatelli scrive:

    Purtroppo ci sono anche (molti) Chiusini che credono che il palazzo sia di proprietà di chi lo occupa.

  2. pscattoni scrive:

    C’è da celebrare assai poco se si guarda alla storia di questo piano. Come noto dal 1995 (legge regionale 5) il vecchio piano del 1974 doveva essere sostituito secondo le nuove norme (Piano Strutturale e regolamento urbanistico- poi Piano Operativo). Piano Strutturale e Piano Operativo insieme sostituiscono definitivamente il PRG del 1974 (42 anni!!!). Non c’è da rivendicare nessun merito semmai capire i demeriti per come si sia dovuto aspettare più di 20 anni per rispettare un obbligo di legge. Il downstreaming non cambia la sostanza. Poi se lo manterranno in forma permanente ne saremo tutti più che felici.

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