La politica nel 2016: niente da segnalare

nothing-to-saydi Paolo Scattoni

Arriva l’anno nuovo. A Chiusi l’unica certezza è quella della completa incertezza. A livello politico il PD, la forza di maggioranza, ancora non dice se ci saranno o no le primarie. Verrà confermato il prosindaco Bettollini fino a qualche mese fa erede designato dall’uscente Scaramelli. Oppure si passerà alla candidatura, da qualche tempo sussurrata della capogruppo in Consiglio e segretaria dell’Unione comunale del partito Pamela Fatighenti. Oppure questi due nomi ed eventuali altri si confronteranno nelle primarie che il Pd a livello nazionale ha programmato per i primi di marzo? Mancano quindi meno di due mesi per la decisione. Si voterà a giugno. Inizialmente si pensava a una scadenza più prossima, ma le incertezze ssu Roma, Napoli e Milano hanno consigliato il governo a posticipare la scadenza per capire se il PD riesce a recuperare, soprattutto a Roma.

Qui a Chiusi anche l’opposizione non brlilla. Il Movimento5s non sembra aver ancora deciso il proprio candidato a sindaco. La destra neppure.

Per quanto riguarda i programmi poi siamo a meno di niente. Si vocifera che la “copertura” delle opere dell’ormai tramontato nuovo stadio (che comunque ci è già costato un bel po’ di soldi) avverrà a breve. Personalmente ne dubito. È difficile pensare che si possa rimediare a un errore clamoroso con opere per “appena” un milione di euro. Chissà perché si è così restii a farci conoscere i dettagli di quei lavori ipotizzati. C’è poi la questione del centro intermodale che ci viene detto essere ormai completato. Non si capisce però perché ora sia solo un pezzo di strada. Anche su questo tema non ci sono stati approfondimenti. Personalmente mi piacerebbe conoscere la storia degli espropri. Non è che un calcolo sbagliato abbia di fatto bloccato tutto?

Per non parlare poi del festival Orizzonti. Quanto andremo a spendere in futuro? Quando, soprattutto, verrà pubblicata la rendicontazione 2015? Potremo averlo in tempi brevi per poterne discutere prima delle elezioni? Sul futuro della stazione stendiamo uno spesso velo di pietoso silenzio.

Tutto questo solo per riprendere i vecchi dibattiti. Le proposte per il futuro sono ancor più avvolte nella nebbia. A parte la proposta un po’ estemporanea dei 5s di un acquisto del complesso della Fortezza (o di una sua parte) attraverso una pubblica sottoscrizione nulla è arrivato ad una pubblica discussione.

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