Evviva, evviva, la stazione d’Arezzo

stazione-arezzodi Paolo Scattoni

Eccoci. Un altro passo per la stazione in linea. Ce lo racconta un articoletto posizionato in fondo alla IV pagina della cronaca di Firenze di Repubblica. Il “tavolo tecnico” delle regioni Toscana e Umbria ha analizzato la fattibilità del progetto. Hanno lavorato un anno e hanno individuato 5 alternative. In pole position, ci spiega l’articolo, sarebbero quelle  di Rigutino, nel comune di Arezzo, e Cotri, nel comune di Cortona. Hanno preso in considerazione anche Chiusi Scalo, meno congeniale secondo gli esperti del tavolo tecnico (non ci voleva molto a capirlo).

Il costo della nuova stazione sarebbe di 40 milioni di euro, più non specificate opere accessorie. Una previsione davvero ottimistica se è vero che la Mediopadama è costata circa più di 100 milioni. Poi il tavolo ha preso in considerazione, bontà sua, le due soluzioni basate sulle stazioni esistenti di Arezzo e Chiusi. In questo caso le spese sarebbero fra i 2.5 e 4 milioni di euro. Come la previsione per la stazione ex novo ci sembra molto sottovalutata, la seconda sembra sopravvalutata. Accettando pure quella valutazione con un cifra che si aggirerebbe intorno ai 6/7 milioni di euro di stazioni per l’alta velocità (migliorando le stazioni di Chiusi e di Arezzo) ce ne faremmo due.

Con il resto ci potremmo migliorare le attuale linee per Perugia sia da Chiusi che da Arezzo. I dati sono i loro e non ci interessa per ora contestarli.

Che cosa fare allora? Da vecchio ricercatori che ha combattuto una vita per consultare e fare copia di documenti che sono pubblici per legge, mi permetto di consigliare una veloce richiesta di accesso agli atti e fare copia del rapporto, se c’è, prodotto dal “tavolo tecnico”. Se qualcuno conosce un consigliere regionale si potrebbero di molto accorciare i tempi se il suddetto consigliere fosse disponibile a muoversi in tempi decenti.

L’altra operazione è quella della costituzione di un comitato o chiedere l’impegno a un’associazione ambientalista a costituire un gruppo specifiche perché sia chiaro che a questo problema fra la popolazione qualcuno c’è.

Schermata del 2015-11-04 10:00:39

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Una risposta a Evviva, evviva, la stazione d’Arezzo

  1. Ha detto Bettollini, in un post su Facebook, che le decisioni le devono prendere i politici e non i tecnici e allora tutti i discorsi sono inutili fino a che i cittadini non si renderanno conto a pieno dei danni che questi politici hanno fatto e stanno continuando a fare.
    Ormai è chiaro che la cosiddetta Mediaetruria è solo una “bufala” per soddisfare gli appetiti elettorali di chi riuscirà, se riuscirà, a realizzarla a discapito, ancora una volta, degli interessi dei cittadini. Dietro non c’è nessun vantaggio per i viaggiatori, come molti, inascoltati, continuano a dimostrare ma solo ambizioni di politici incapaci, analfabeti e preoccupati solo delle loro carriere.
    Ceccarelli deve mantenere il proprio potere avvantaggiando Arezzo, come faceva Fanfani, con tutti i danni conseguenti.
    La coppia Scaramelli-Bettollini si trova tra le mani un’area degradata come quella dell’ex Centro Carni e la vuole sistemare, facendola pagare ai cittadini, con un’opera inutile, così come sta cercando di fare con il Gabibbo-Stadio di Pania.
    La logica porterebbe all’adeguamento delle stazioni esistenti ma la logica è una scienza che i politici non conoscono come non conoscono tante altre scienze se non quella del mantenimento del potere basato sulla sudditanza di chi sta loro intorno.
    Un perfetto ritorno al barbaro medioevo.

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