Intercity: i pendolari si fanno sentire, l’assessore Ceccarelli conferma il ritardo

PENDOLARIUn articolo sul quotidiano La Stampa   ha fatto scattare la reazione dei pendolari. La prospettiva della cancellazione degli intercity non è più una minaccia così lontana.

Qui sotto trovate il testo della lettera ai presidenti e assessori regionali e una prima risposta, quella dell’assessore ai trasporti della regione Toscana Ceccarelli. Intanto ci sono voci che vorrebbero veder sparire le interconnessioni tra la DD e la lenta di Orvieto, Chiusi, Valdarno, rimarrebbero solo a Orte e Arezzo, non per l’immediato futuro, ma in vista di una elevazione della velocità massima dell’infrastruttura. Sarà il caso che i nostri politici locali la smettano di trasullarsi con le favole delle stazioni in linea per occuparsi invece di queste scelte che condannerebbero definitivamente al sottosviluppo le nostre zone.

QUESTA LA LETTERA DEI PENDOLARI

Buongiorno,

inoltriamo di seguito l’email inviata alle regioni Toscana, Umbria e Marche dal Coordinamento Comitati Pendolari Umbri

On.li Presidenti

Egr. Assessori,

apprendiamo da un articolo, a pagina 14, del giornale “la Stampa” di Torino, del 24/9/15, che sono a rischio soppressione i treni IC inseriti nel contratto di servizio universale, trs Trenitalia S.p.A. e MIT, scaduto in data 31/12/14 e tuttora in prorogatio.

Secondo l’articolo di stampa, Trenitalia S.p.A., a cui, ad oggi non risulterebbero essere stati pagati i corrispettivi dei servizi, per l’anno 2015, potrebbe vedersi costretta a cancellare tali treni, ove non si addivenisse ad un accordo, con il rinnovo, ulteriore, della convenzione del servizio universale ed al reperimento dei relativi fondi.

Dato che alcune tracce, tra quelle che dovrebbero essere cancellate, riguarderebbero i treni IC, sia in andata che in ritorno, delle relazioni Roma/Ancona, Perugia/Roma, Terni/Milano, Firenze/Roma, e che tale situazione creerebbe, quindi, gravi disagi ai Pendolari, delle Regioni interessate dalle soppressioni, che, quotidianamente, usufruiscono di tali servizi, chiediamo, per quanto sopra, di conoscere quali iniziative, urgenti, stante l’avvicinarsi del cambio orario ferroviario di dicembre prossimo, intendano intraprendere le SS.VV.II., per evitare tali soppressioni o, ove fosse, se pensino, eventualmente, di sopperire, in comune accordo, a tali eventuali cancellazioni, con l’istituzione di altre tipologie di servizi ferroviari sulle suddette relazioni.

La presente è inviata, oltre, che ai Presidenti e agli Assessori ai Trasporti delle Regioni Umbria, Marche e Toscana, anche, per conoscenza, al MIT – Direzione Generale per il Trasporto e le Infrastrutture Ferroviarie, per quanto di sua competenza.

In attesa di un cortese sollecito e dovuto cenno di riscontro, porgiamo cordiali saluti.

p. Coordinamento Comitati Pendolari Umbri

(Comitato Pendolari Roma Firenze,Comitato Pendolari Terni,Comitato Pendolari FCU Alto Tevere,Comitato Viaggiatori Bacino Gubbio Urbino,Comitato Pendolari in Teverina)

QUESTA LA RISPOSTA DELL’ASSESSORE CECCARELLI  

Carissimi,
la questione che voi ci sottoponete ci è ben nota. La Toscana si è attivata già dal 2013, chiedendo con forza l’istituzione di un apposito tavolo ministeriale per affrontare questa delicata questione. Tutte le regioni furono d’accordo e il Ministero raccolse l’invito fatto e aprì il confronto. Purtroppo, ad oggi, il tavolo  è rimasto fermo a quella prima riunione e la questione è rimasta aperta, tanto che – lo scorso 23 luglio – abbiamo scritto una lettera al Ministro Del Rio e al Vice Ministro Nencini, per sensibilizzarlo a riaprire il confronto e dare soluzione definitiva a una questione per noi strategica, visto il ruolo che ancora oggi gli intercity giocano nel trasporto di centinaia di migliaia di cittadini che non possono accedere ai servizi dell’alta velocità. Per quanto riguarda la Toscana, i servizi oggi garantiti dagli intercity sono assolutamente essenziali, uniti a quelli programmati dal servizio regionale, per dare agli utenti le risposte attese. Il venir meno di questo servizio avrebbe ricadute gravissime e non risolvibili con la programmazione regionale.
Restiamo in attesa che il Ministro riconvochi il tavolo di confronto tra Ministero, Regioni e gestore del servizio.
Saluti.
Vincenzo Ceccarelli 

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Una risposta a Intercity: i pendolari si fanno sentire, l’assessore Ceccarelli conferma il ritardo

  1. Trecchiodi Alessio scrive:

    L’eliminazione delle interconnessioni sulla Direttissima.Firenze- Roma di Orvieto, di Chiusi e del Valdarno porterebbe ad un danno enorme per le quelle aree che nella Direttissima avevano visto un salto di qualità. Infatti Orvieto, Chiusi, Orte e Arezzo attraverso le interconnessioni avevano goduto per alcuni anni della fermata di treni veloci per Roma e per Firenze ma anche con il resto d’Italia. Ora attuare lo stesso sistema delle altre linee ad alta velocità, ovvero pochissime interconnessioni, per la Direttissima in questione non è augurabile, in quanto, la Bologna-Milano storica è una infrastruttura alquanto veloce( infatti negli anni 30 era adibita per battere i record di velocità) e ricca di treni regionali con frequenze di circa 20 minuti; tra Roma e Napoli, oltre alla linea ad alta velocità, ci sono altre due infrastrutture a doppio binario di cui una addirittura è Direttissima e ha un buon numero di treni regionali e alquanto veloci; tra Firenze e Bologna c’è la linea ad alta velocità e la Direttissima, quindi le aree più penalizzate resterebbero solo quelle tra Roma e Firenze, perché non potendo usufruire più della Direttissima, che è l’unica veloce, ritornerebbero ad avere treni con percorrenze di 30 anni indietro e questo è inaccettabile.
    Il sottoscritto suggerisce l’attivazione di treni della categoria “Regionali Rapidi” tra Roma e Firenze con frequenza…

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