I sogni nel cassetto

isogninelcassettodi Rita Fiorini Vagnetti

Mi riferisco a quelli del sindaco di Chiusi Bettolini, (nominato dal suo precedessore Stefano Scaramelli e non dalla volontà popolare…) che continua a trascurare il fatto che le opposizioni e quindi una parte dei cittadini, non sono piu’ rappresentate in consiglio comunale. In definitiva il consiglio comunale e’ “politicamente delegittimato“. Chiusi ha tutte le potenzialità per un cambiamento di rotta; di prospettive programmatiche per il futuro della città che, però, continua a languire in un torpore preoccupante.

Infatti, il lavoro non riparte, i turisti sono scarsi e sono quelli “mangia e fuggi” che non portano ricchezza, causa questa per la la carenza di strutture apprezzabili e confortevoli nel nostro ambito territoriale. Unico settore che sembra lavorare per attrarre più clienti/turisti sembra essere quello della ristorazione ma senza grandi “sforzi” da parte dell’amministrazione comunale se non quelli apprezzabili dei ristoratori.
Chiusi e’ un paese che vanta la bandiera arancione del Touring Club

Ma non può essere solo un’etichetta!!!: Dovrebbe poter significare molto di piu’ per operare incisivamente nel settore turistico

Gli “ultimi sogni elencati” del sindaco nominato sono: l’alta velocità e il nuovo campo sportivo. In consiglio comunale, prima dell’autosospensione la sottoscritta ha fatto diverse valutazioni sulla necessità di tali investimenti, facendo presente che nell’un caso e nell’altro, molti potevano essere i motivi per una più attenta valutazione, non solo nel particolare ma soprattutto nel generale processo di rinnovamento del territorio

La stazione di Chiusi dovrebbe funzionare efficacemente non pensiamo, però, ai rimpianti tempi felliniani” ma caliamoci, per un momento, nella realtà attuale, nella quale non possiamo non considerare certi fattori determinanti ai fini di un investimento oneroso.

I passeggeri diminuiscono perché mancano spesso i mezzi per investire in viaggi , passeggiate, itinerari turistici ecc.. e non a causa dell’alta velocità.

La “famosa” vicina zona termale di Chianciano , ritengo, anche a causa delle nuove regole del servizio sanitario, limita molto la presenza dei turisti che per diporto o per necessita’ usufruivano delle terme dell’Acqua santa  o di quella di Sant’Elena.

Sarebbe pertanto,  a mio avviso, più che sufficiente aumentare le fermate nella stazione di chiusi, servendosi delle strutture esistenti che non sono sicuramente male…

Per il campo sportivo, ritengo, che dopo il fallimento dell’operazione Pania, sarebbe opportuno e ragionevole fermarsi a riflettere per  potenziare il già esistente senza spendere ulteriori risorse  che il Comune non  sembra possa sperperare

Si può anche aggiungere l’ultima proposta del sindaco Bettolini: la fusione tra i comuni di Chiusi e di Chianciano, progetto non condiviso neppure dal sindaco Marchetti di Chianciano. Personalmente sono anch’io contraria ad una tale ipotesi Non vogliamo certo tornare alla fine del “medioevo” quando gli accorpamenti o fusioni dei comuni dettero origine alle signorie con lo” strapotere di un potente”. Non posso pensare che il sindaco Bettolini, dopo aver letto Giovanbattista Vico con i suoi “corsi e ricorsi”, voglia riproporre un tale errore storico.

Al contrario, bisognerebbe rafforzare i singoli comuni con le loro competenze in modo da intensificare il rapporto più diretto e utile con i cittadini. In questa situazione, vorrei suggerire al buon “sindaco Bettolini” e alla sua maggioranza, di aspettare e vedere dove il paese davvero vuole andare anche dal punto di vista politico-amministrativo.

Sarebbe veramente un atto di umiltà consapevole, direi piuttosto di rispetto verso tutti i cittadini, anche verso quelli che non la pensano come noi. I miti, le icone sono spesso pericolose perché facilmente possono cambiare, a seconda dell’umore, dell’interesse, delle aspettative di coloro che devono, nel tempo giusto, decidere e scegliere

Troppo facile ora sentirsi dire che “alla faccia dei gufi (ma che brutta espressione!) andiamo avanti”, perché nessuno ci può fermare “. Pero’ ora  non è più il tempo di: “nessuno ci può giudicare”. Infatti ci sono concreti ed ineludibili mezzi di valutazione con indicatori validi e concreti.

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