Piano Operativo: 88 .000 metri quadri senza trasparenza

palazzocomunale650di Giorgio Cioncoloni

Nel solito comunicato di regime, seguito all’incontro con i professionisti di Chiusi per illustrare il Piano Operativo, si legge:

“In vista, quindi, dell’approvazione definitiva del Piano Operativo i tecnici hanno ragionato sulla possibilità di sviluppo basandosi in particolare su una progettualità che privilegi il recupero dell’esistente come ad esempio nel caso della vecchia Fornace, ma anche lo sport rivestirà un ruolo importante con la conferma della destinazione sportiva in località Pania, così come il potenziamento del sistema logistico di scambio merci nella zona di Fondovalle e la conferma della volontà di realizzare, nell’area del vecchio Centro Carni, una stazione in linea dell’Alta Velocità, progetto che anche il sindaco di Venezia, ospite alla Coppa Bologna di Montallese, ha dichiarato di apprezzare e sostenere.”

Nessuna dichiarazione sul dimensionamento del piano che prevede 88.376 mq. tra nuovo impegno di suolo e nuova urbanizzazione. Sarebbe questa la trasparenza con cui, nello stesso articolo, si dice di voler gestire il percorso del piano?

Ma le 15 nuove lottizzazioni, di cui 7 a Montallese, chi le ha decise e dove sono state decise? Perché quelle e non altre?

Quali sono stati i criteri con cui sono state decise le aree da inserire tra quelle lottizzabili? Perché tutta questa fretta nell’adozione? Forse perché il periodo utile per le osservazioni sarebbe così caduto tra luglio e agosto, quando cioè nessuno ha voglia di occuparsi di queste cose?

Domande che non avranno mai una risposta !! Questa è la concezione di trasparenza dei nostri amministratori.Questi sono gli atti che qualificano un’amministrazione non i percorsi di trekking urbano tra marciapiedi e scalette restaurate.

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Una risposta a Piano Operativo: 88 .000 metri quadri senza trasparenza

  1. pscattoni scrive:

    Si certo, meno trasparente di così sarebbe stato difficile. La tecnica di pubblicare in agosto è anch’essa conosciuta. D’altra parte che possiamo dire di un piano redatto in uno studio del nord e pochi conoscono le facce dei progettisti. Mi permetto, però, di affermare che la trasparenza se non viene concessa la si può chiedere per tempo. Pochi l’hanno fatto.

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