I sacchetti si pagano, eccome!!!

di Giorgio Cioncoloni

In questi giorni sono in distribuzione i sacchi per la raccolta differenziata dei rifiuti. Stando in fila per attendere il proprio turno si sente dire che il nostro è un comune all’avanguardia perché altri comuni i sacchi non li danno ma ciascuno se li deve comprare.
E’ giusto quindi che sappiate che il nostro
comune ce li distribuisce ma ce li fa anche pagare perché il costo dei sacchi è compreso nel piano finanziario che serve a stabilire le tariffe della Tassa.
Nei costi d
i spazzamento e lavaggio strade, alla voce di costo 3, ci sono 76.186 euro che vengono spesi per l’acquisto del vestiario degli addetti al la spazzatura e per l’acquisto dei sacchi.
76.186 euro che il comune anticipa e che i cittadini restituiscono tramite il pagamento della Tassa sui Rifiuti.
QUESTE NOTIZIE DAL COMUNE NON LE SAPRETE MAI perché l’assessore alla trasparenza, che è anche sindaco, si preoccupa di far sapere solo ciò che gli può tornare utile per avere consenso.
FAR SAPERE CHE I SUOI CITTADINI, GRAZIE AI QUALI PUO’ VANTARSI PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA AL 70%, OLTRE A NON AVERE NESSUN VANTAGGIO ECONOMICO SI DEVONO PAGARE ANCHE I SACCHI RISCHIA DI CREARE QUALCHE MALUMORE CHE NON GLI FAREBBE PIACERE.

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Una risposta a I sacchetti si pagano, eccome!!!

  1. carlo sacco scrive:

    Quando spesso nei nostri commenti abbiamo fatto riferimento alla base di quel partito dicendo che ”beve anche l’aria fritta” molti di quelle persone hanno mostrato una malcelata avversione e pensato ed espresso il solito ritornello ‘sono appositori a prescindere”. Ma come questa ce ne sarebbero tante altre, altro che sacchetti di plastica per i rifiuti….. Tali categorie sono distinte e l’una si riferisce all’emittenza dell’aria fritta e l’altra alla categoria che spesso Luca Scaramelli definisce come ”boccaloni” nel senso che abboccano a tutto. In questo caso anche chi tenga in mano la canna con l’amo da pesca tanto scaltro però non sembrerebbe, perchè questo non è nemmeno il giuoco delle cosiddette tre carte.E’ una espressione che l’hai sentita dire Giorgio,stando in fila, ma chi la dice ad alta voce perchè altri sentano è parte sempre di quell’ingranaggio e stai tranquillo che si vede che qualche prebendina gli ritorna.Questa è Chiusi,ma non certo da adesso.Il tragico è che spesso si considerano furbi,parecchi.

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