Convegno dei campeggiatori di don Mosè

 

di Marco Fè 

Tutto iniziò il 30 settembre 2007 quando alcune persone che nel 1975 avevano partecipato al campeggio di Peschici, convocate da Raffaele Ricci, si dettero convegno a Chiusi. Proseguì il 3 febbraio 2008, quando gli stessi parteciparono al Carnevale dei Ragazzi. In questi ultimi tempi, grazie alla pubblicazione su facebook di alcune fotografie dei campi raccolte da Don Carlo Sensani di Chianciano, il gruppo si è dilatato ed il desiderio di fare memoria dei campeggi, organizzati sin dagli anni ’50 da Don Mosè, si sta concretizzando. Il 7 febbraio un pugno di ex campeggiatori si ritrovò per mettere a punto un convegno di tutti i campeggiatori che sarà realizzato sabato 24 e domenica 25 maggio. Le esperienze estive prima diocesane e poi parrocchiali portate avanti per più di mezzo secolo da Don Mosè e dai suoi “ragazzi” sono stati definiti “campi – vita” anziché “campi – scuola” perché aperti ad una vasta gamma di esperienze esistenziali vissute alla luce della fede. Risultano essere un’originale sintesi di varie realtà ecclesiali ed educative che spaziano dall’ Azione Cattolica, allo Scautismo, alle settimane di Spello con Carlo Carretto, al Cammino Neocatecumenale. Hanno costituito una vera e propria epopea partecipata da migliaia di giovani che hanno piazzato tende in tutta la Penisola: Amiata, Calambrone, Dolomiti, Vada, Principina a Mare, Peschici, Sila, Maiella, Sardegna, Val d’Aosta. “Tutti voi – scrisse Don Mosè nel 2012 – nutrite una malcelata nostalgia di quelle esperienze che considerate belle e fondanti per la vostra vita ed ogni volta che ne fate memoria si risvegliano in voi quegli entusiasmi e quei valori che le fatiche della vita sono riuscite forse a nascondere ma non a spengere. E tutto questo è avvenuto e sta avvenendo perché tutti noi, in occasione dei campi – vita, abbiamo toccato, come l’emorroissa, soltanto il lembo del “mantello della Vita”, ma ci è bastato perché fossero rimasti impressi in modo indelebile un modo d’intendere l’esistenza, i rapporti con gli altri ed uno stile che ancora ci accomuna”. Come “provaccia” dell’ incontro di maggio, domenica 9 marzo, sono giunti a Chiusi da Roma, Firenze, Pistoia, Montespertoli, Pontassieve, Sinalunga, Torrita, Chianciano e addirittura da Parigi i campeggiatori dei campi – vita degli anni ’70. Sono bastate poche telefonate ed alcune fotografie pubblicate su face book per far riunire circa 40 persone intorno ad una tavola. All’ inizio, dopo qualche imbarazzo dinanzi ai segni del tempo che passa, l’hanno fatta da padroni saluti, baci, abbracci, racconti ed anche qualche lacrima malcelata. Intorno alla mensa, dopo la preghiera di Don Carlo Sensani, è scoppiata l’allegria e con essa i ricordi di volti e di nomi, racconti di episodi trasfigurati dal tempo, memorie di esperienze ancora vive. Toccante è stata la trasmissione del messaggio di Don Mosè che parlava dalla sua abitazione. Alle parole del sacerdote, concluse con l’immancabile “auguri sciorni!”, gli ex campeggiatori hanno risposto cantando “Al cader della giornata”.“Quale momento ti viene in mente per primo pensando ai campeggi?” ha domandato a ciascuno Laura Galli, organizzatrice dell’incontro insieme a Raffaele Ricci e Laura Martinozzi. Il “deserto” e l’ ora delle stelle sono state le risposte più ricorrenti. Targhe sono state consegnate a Don Carlo Sensani, e Fosco Perinti.Conclusione tutti in cerchio cantando l’ Ora dell’ addio. Ed è stato un “arrivederci” all’incontro di maggio del quale è stato puntualizzato il programma: ora delle stelle la sera del sabato e poi la domenica: preghiera, servizi di gruppo, presentazione del tema, grande gioco, pranzo e S. Messa. Saranno invitati i campeggiatori dagli anni ’50 sino ad oggi. Il 27 giugno è la solennità del Cuore di Gesù a cui fu dedicata quell’ Associazione di Via Nardi Dei dalla quale, oltre ai campi–vita, sorsero altre iniziative come il “Sing in”, il Circolo Giovanile “Graziano da Chiusi”, i Corsi serali, la Vitt, il Carnevale dei Ragazzi, Ragazzi in Gamba. Sarà l’occasione per tutelare e rinverdire questo singolare patrimonio di esperienze umane, sportive, artistiche, culturali, educative e spirituali.

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2 risposte a Convegno dei campeggiatori di don Mosè

  1. Caro Marco Fe,’
    ……..a maggio ci sarò!!!!! (s… s…. s…. s..’un crepo. Come disse Scaccino)

  2. Gaia Corti scrive:

    In merito al raduno programmato per il 24 e 25 maggio, non sarebbe meglio spostarlo in altre date? In quei giorni si terranno le elezioni europee e amministrative e molte persone che vorrebbero venire, potrebbero essere bloccate per il motivo predetto. Credo che sia un piacere per tutti avere la possibilità di vedere più gente possibile. Però molti non risiedono più a Chiusi e dintorni. Questa è una mia opinione di vecchia campeggiatrice!

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