La contraddittoria posizione del Sindaco sulla valorizzazione dell’agricoltura

 di Rita Fiorini Vagnetti

Dalla Carta di Matera: Per il futuro più agricoltura (Confederazione italiana agricoltori).

L’AGRICOLTURA E GLI AGRICOLTORI, STRAORDINARIE RISORSE DELL’ITALIA.

“…l’agricoltura è una risorsa inestimabile per le implicazioni economiche, sociali, ambientali e territoriali che ha nel nostro Paese. In tutta Europa, l’agricoltura consente un approvigionamento alimentare sicuro, stabile e di qualità che si affianca a metodi rispettosi di produzione dello spazio rurale, dell’ambiente, della salvaguardia delle risorse idriche, del benessere animale, delle biodiversità…

L’agricoltura offre inoltre possibilità occupazionali nelle aree rurali e favorisce il mantenimento di un tessuto sociale in quelle marginali…

Si tratta di dare attuazione ad un vero e proprio “PATTO CON LA SOCIETA'” dell’agricoltura italiana con i poteri e le operosità delle AMMINISTRAZIONI LOCALI…

In buona sostanza si tratta di un documento di principi che definisce l’agricoltura come settore produttivo diffuso nello spazio rurale, una specificità che impegna ad un’attenzione particolare per l’erogazione di servizi alle persone ed alle imprese.

Obiettivo, spiegano la REGIONE TOSCANA e CIA TOSCANA, quello di avviare INIZIATIVE CONGIUNTE a sostegno e a tutela dei benefici economici, sociali e territoriali che l’agricoltura riveste per la società toscana”

Questo e’ solo uno stralcio significativo di quanto il Sindaco di Chiusi, nonostante qualche parere sfavorevole come il mio per la non chiarezza non dei principi ma delle modalità di attuazione (e forse avevo qualche sentore in tal senso), durante il Consiglio comunale competente, ha firmato con la CIA.

E’ pur vero che è da “saggi mutare parere” ma mi sembra esagerato e veramente contraddittorio l’atteggiamento del sindaco e della giunta nella proposta di non rinnovare il contratto con le città dell’olio e del vino.

Veramente stravagante e senza una logica di opportuna razionalità,cioè una visione miope e ristretta che non fa onore ad un’amministrazione che vorrebbe essere elogiata per la sua lungimiranza decisionale. Ma il vino e l’olio non sono prodotti di eccellenza di un settore che da’ il primato al nostro bel Paese? E allargare le nostre “frontiere” locali a rappresentanze di altre regioni non deve essere considerato un valore aggiunto per incrementare la conoscenza e il confronto, in funzione di un turismo si di qualità ma anche di “MASSA”?!

UN ASPETTO DEL SOCIALE CHE NON PUO’ E NON DEVE ESSERE TRASCURATO 

A fronte dunque di tante spese per iniziative che potrebbero non essere adeguate al rilancio del nostro territorio, ritengo, come ho detto durante l’ultimo Consiglio comunale, che quelle, per favorire l’ingresso in Chiusi di rappresentanze di altre regioni, sono un momento di rilancio non solo della nostra immagine ma anche della possibilità di incrementare la visita di Chiusi in forma stanziale e residenziale.

Non è concretamente produttiva la formula “mordi e fuggi”, è solo una panacea di un sistema economico da non ovviamente rigettare ma non sicuramente da favorire se non in casi particolari e non prevedibili.

CITTA’ ETRUSCA si ma anche e soprattutto città a difesa dei prodotti tipici locali che messi a confronto potrebbero essere sempre più valorizzati e stimati. Sarebbe, anzi, importante riuscire a confrontarsi anche con paesi stranieri proprio sulla base della genuinità e tipicità dei nostri prodotti.

Si spera quindi che il sindaco, avendo rinviato la decisione del punto all’ordine del giorno, dopo aver sentito anche i rappresentanti del settore agricolo, delle aziende locali e di quelle turistiche, torni sui suoi passi e dia ossigeno a questo paese che aspetta un progetto globale di iniziative interagenti e non in contrapposizione l’una all’altra.

Mi piace inviare una testimonianza, non sospetta, della mia posizione: nel lontano preside dell’istituto Einaudi, Marconi di Chiusi e dell’istituo alberghiero Artusi di Chianciano, in una commovente manifestazione, durante la quale sono stati piantati, locati nell’area verde antistante l’edificio, ulivi offerti e provenienti da diverse regioni italiane a dimostrazione della volontà di collaborare ad una considerazione globale di unità e condivisione (con la preziosa presenza di autorià toscane e delle altre regioni partecipanti) ci fu un vero boom di proposte, di programmi, di idee da realizzare con i giovani studenti, elemento portante della nostra società in formazione.

Un messaggio, una speranza di solidarietà e di rapporti amichevoli tra territori diversi con fisionomie diverse ma tutte insieme nell’unità nazionale, favorita anche dal sistema agroalimentare. L’iniziativa era nel ricordo del prof Leo Vagnetti.

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Una risposta a La contraddittoria posizione del Sindaco sulla valorizzazione dell’agricoltura

  1. luciano fiorani scrive:

    Da ieri pomeriggio fino a stasera, a Chiusi città, in piazza duomo, otto produttori locali d’olio espongono i loro prodotti.
    Merita senz’altro una visita, per conoscere quella realtà e per degustare quello che questo territorio è in grado di produrre.

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