Una stazione ad alta velocità e bassa politica

di Luciano Fiorani

La notizia circola già da un po’ di giorni e ieri a rilanciarla ha provveduto il nostro assessore provinciale ai trasporti, Macchietti con un comunicato stampa ripreso da tantissimi blog e giornali on line. L’argomento è quello della stazione ferroviaria, già denominata, “media etruria”; una stazione per l’alta velocità che dovrebbe sorgere in un non ancora ben definito tratto della linea direttissima Chiusi-Firenze.

L’assessore, ovviamente, è entusiasta di questa pensata scaturita da un incontro tra gli assessori regionali ai trasporti di Umbria e Toscana. L’idea, almeno da queste parti, non è nuova fu infatti Luca Ceccobao a parlarne per primo individuando nei pressi Montallese il luogo più adatto.

Macchietti ci fa sapere che approva incondizionatamente l’ipotetica soluzione ma mette le mani avanti e si preoccupa che nell’individuare il luogo dove realizzarla non si facciano guerre di campanile. Insomma, si deve fare, ma vicino Chiusi, non a Rigutino come vorrebbe il sindaco di Arezzo.

Non spenderò una parola di più su questa idea che già ho avuto modo di definire, a suo tempo, una colossale sciocchezza, in quanto risposta sbagliata ai problemi di chi si serve del treno e un ulteriore sperpero di danaro pubblico.

Vorrei solo aggiungere due considerazioni.

Dall’assessore provinciale ai trasporti, invece di esternazioni su fantomatiche stazioni del futuro ci aspettiamo che ci dica quando verrà ripristinata la viabilità normale sulla strada 146 che collega Chiusi al casello autostradale. Una piccola frana crea disagi da mesi. Nulla si è fatto e la stagione delle piogge è ormai alle porte. E già che siamo a parlare di trasporti, è così difficile, assessore, “combinare” una coincidenza nella stazione di Chiusi tra il treno che arriva da Siena alle 7,15 e l’intercity per Roma che parte inesorabilmente cinque minuti prima?

La stazione di cui si favoleggia ha un precedente illustre: la Mediopadana progettata da Calatrava nei pressi di Reggio Emilia sulla linea alta velocità Bologna-Milano dove, particolare non secondario, non ci sono, come qui da noi, le (quelle si!) geniali interconnessioni.

Ecco cosa ho trovato, tempo fa, sull’argomento: La Procura di Reggioha aperto un’indagine per mafia sulla Stazione TAV Mediopadana.A comunicarlo il Resto del Carlino, in relazione alla presenza nel cantiere ripetuta e prolungata di un affiliato alla cosca dei catanesi. Cosa Nostraquindi stapperà lo champagne l’8 giugno, assieme ai tanti trionfatori? Lo sapremo dal prosieguo delle indagini.
La Stazione Mediopadana, che ad oggi presenta
la stessa funzionalità di una pensilina,è costata alla collettività 90 milioni di euro. Per la realizzazione dei parcheggi esterni e di altre opere, sono stati spesi più di 4 milioni di euro.

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4 risposte a Una stazione ad alta velocità e bassa politica

  1. luciano fiorani scrive:

    D’accordo con l’amara considerazione di Mercanti.
    Ma fino a quando ci sarà consentito di dire la nostra io il mio “non mi sta bene” o “cosa vorrei” continuerò a dichiaralo. Forte e chiaro.

  2. pscattoni scrive:

    Sarà anche un’lllazione senza fondamento, ma credo che un’eventuale stazione passante potrebbe essere concessa in cambio di una supina accettazione del cambio di voltaggio sulla linea direttissima. Oggi si opera con una linea a 3000 volt a corrente continua sia sulla lenta che in direttissima.. Il progettato passaggio a 25.000 volt a corrente alternata impedirebbe di utilizzare intercity e regionali veloci sulla direttissima. I due sistemi saranno dunque indipendenti e se va bene (stazione a Montallese) avremo al massimo un treno o due che ci porteranno a Roma in mezz’ora e tutti gli altri in due ore e mezzo. Secondo me questo è il vero punto della questione. 

  3. chi è all’opposizione sconta il merito di essere in minoranza…chi è in maggioranza e non ha merito, fa scontare agli altri la propria incapacità. Le cose giuste che vorremmo non trovano sufficiente condivisione…insomma che fare? Siamo solo materia di “blob” (e forse anche di blog)

  4. I nostri geniali amministratori, da quelli locali a quelli regionali e nazionali, dovrebbero impegnarsi prioritariamente per alleviare i gravi disagi dei milioni di pendolari che ogni giorno devono affrontare la loro giornata di lavoro o di studio spesso senza avere la certezza di quando partiranno, di quando arriveranno o di quando ritorneranno, altro che alta velocità. Senza considerare poi le condizioni di viaggio.
    Ma le grandi lobbies presentano continuamente il conto ed allora giù a sprecare denaro pubblico come quello affossato nello stadio di Chiusi, nella pensilina della nostra stazione o nella strada nella palude del centro merci.
    L’assessore Macchietti, poi, farebbe bene a preoccuparsi dei costi, quasi raddoppiati, del trasporto pubblico locale che gli studenti utilizzano ogni giorno per raggiungere le sedi scolastiche.

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