Berlusconi. Persecuzione giudiziaria?

 di Paolo Scattoni

 E’ piena estate, la vita locale è in fase di stanca e allora possiamo fare eccezione alla regola riportando argomenti più generali. Ecco quindi un argomento molto dibattuto di questi tempi: la condanna di Berlusconi.

 I processi a Berlusconi iniziano, come lui sostiene, sltanto dopo la sua decisione di impegnarsi in politica nel 1993? Basta dare un’occhiata a una voce molto documentata di wikipedia sull’argomento per capire che non dice la verità:

http://it.wikipedia.org/wiki/Procedimenti_giudiziari_a_carico_di_Silvio_Berlusconi

La lettura di quella voce è molto istruttiva. Si vede come una parte delle indagini e dei processi sia partita prima di quella che Berlusconi chiama “discesa in campo”. Per quelli che non hanno voglia di leggersi la specifica voce di wikipedia ne sintetizzo una parte:

 

–       Il 12 novembre 1979 Silvio Berlusconi riceve la visita di tre ufficiali della Guardia di Finanza nella sede dell'”Edilnord Cantieri Residenziali” s.a.s, società intestata ad Umberto Previti, ma di cui Berlusconi era proprietario unico. Nonostante ciò, agli agenti risponde di essere «un semplice consulente esterno».

I finanzieri dell’ispezione sono: Massimo Maria Berruti, Salvatore Gallo (iscritto alla loggia massonica P2 insieme a Berlusconi) e Alberto Corrado. Berruti, il capo-pattuglia, lascia le Fiamme Gialle per andare a lavorare alla Fininvest come avvocato d’affari. Arrestato nel 1985 per lo scandalo “Icomec” (e poi assolto), torna in carcere nel 1994 insieme a Corrado per i depistaggi nell’inchiesta sulle mazzette alla Guardia di Finanza. In seguito viene eletto deputato di Forza Italia  e del PdL, e poi condannato in via definitiva a 8 mesi di reclusione per favoreggiamento.

–      1987 Falsa testimonianza. Nel corso di un processo penale per diffamazione, avviato da una querela di Berlusconi per un articolo sulla rivista Epoca nel 1987, il querelante riferì all’Autorità giudiziaria, sotto giuramento, di non aver corrisposto alcunché a Licio Gelli all’atto di iscriversi alla Loggia P2, nel 1981. Berlusconi aveva detto infatti: «Non ricordo la data esatta della mia iscrizione alla P2, ricordo comunque che è di poco anteriore allo scandalo […] Non ho mai pagato una quota di iscrizione, né mai mi è stata richiesta». I giornalisti imputati, tutti assolti, a loro volta presentarono un esposto presso la Pretura di Verona contro Berlusconi. Dopo molte vicende la Corte d’Appello di Venezia la quale nel 1990 dichiarò che Berlusconi aveva commesso il reato testimoniando il falso ma, essendo stata varata un’aministia nei primi mesi di quello stesso anno, dichiarò il reato estinto a causa del suddetto provvedimento parlamentare.

 

Il personaggio, quindi, quando è entrato in politiuca, era pesanetemente esposto in ambito giudiziario. Quello che avviene dopo lo sanno tutti, ma andrebbe ripassato di tanto in tanto. La voce di wikipedia aiuta molto.

 

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