Trasparenza: una fissa del presidente Rossi

di Paolo Scattoni

Ieri sabato 23 marzo, la Repubblica/Firenze ha dato una notizia che a mio parere è assai interessante. Cito:

Il presidente toscano Enrico Rossi (…) ingrana la quarta e annuncia ai suoi assessori la volontà di trasmettere le riunioni di giunta in diretta streaming sul sito internet della Regione. Mossa rivoluzionaria su cui a quanto pare il governatore medita da tempo, convinto che più che criticare l’onda grillina occorra escogitare antidoti all’antipolitica, anche attraverso la tecnologia digitale”.

L’operazione richiederà un cambiamento dello statuto della Regione, perché sino ad ora a differenza dei Consigli le sedute della Giunta non sono pubbliche.

L’articolo di Repubblica ipotizza che alcune delle votazioni non potranno, sempre per vincoli dettati dallo statuto, essere riprese. Comunque sia è un’innovazione di indubbio rilievo.

L’articolo chiude con una battuta anonima di un assessore: “Già finora nessuno aveva il coraggio di dire le cose difronte al presidente, ora poi con le riunioni in diretta internet…..”. La battuta dimostra come è lla stessa qualità del dibattito che viene ad essere mutata e migliorata con l’aumentare della trasparenza.

Certo se si confronta ciò che avviene a Firenze con la nostra realtà amministrativa non c’è da stare allegri.

Le modestissime aperture ottenute in Consiglio comunale si sono poi rivelate soltanto sulla carta. Le registrazioni audio del Consiglio vengono messe a disposizione dopo un mese e oltre, scoraggiandone ovviamente la consultazione. Le registrazioni video sono escluse, non si sa mai che conseguenze potrebbero avere. Lo storico dell’albo pretorio (disponibilità permanente di quanto pubblicato) promesso un anno fa non pare ancora attivo.

Chiedere la pubblicità dei lavori della Giunta comunale è proprio fuori dall’ordine di idee di questa amministrazione.

D’altra parte il sindaco l’ha detto: questa della trasparenza è soltanto la fissazione di uno. Mediti presidente Rossi non passi per fissato.

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5 risposte a Trasparenza: una fissa del presidente Rossi

  1. luciano fiorani scrive:

    Passi in avanti sul terreno della trasparenza sono sempre i benvenuti.
    Da qualsiasi parte provengano.
    Su chi spinge in quella direzione e chi frena (e perchè) anche a Chiusi ognuno, credo, ha gli elementi per farsi un’idea precisa.

  2. Renzi parla di trasparenza degli atti amministrativi, Rossi addirittura parla di trasparenza delle riunioni di Giunta, figuriamoci Consiglio (come giustamente hai sottolineato, Paolo).

    Scaramelli non permette neanche che i consiglieri del comune possano disporre totalmente delle informazioni delle quali vengono a conoscenza, impedisce la pubblicazione integrale ed indipendente delle registrazioni audio/video del consiglio, pratica la melina quando si tratta di rendere disponibili gli atti pregressi del Comune. Eppure si spaccia per renziano.

    Dato che il PD ha apparentemente declassato Ceccochi, si potrebbe sperare che metta mano anche a Scarache?

  3. carlo sacco scrive:

    Ma infatti ti dò ragione, però occorre-secondo me- vedere come ci si è arrivati al punto in cui dici e sul perchè non vengano fornite risposte adeguate alla trasparenza.Oltre ad essere una guerra per bande è una guerra dove i contendenti sembra che facciano a gara ad essere i più coriacei ed i più corazzati,con buona pace della trasparenza che sono d’accordo con te non è di destra e nemmeno di sinistra,ma ne convieni o no che si possono permettere di non rispondere perchè non c’è una base che sostanzialmente non gli chiede il conto ed un altra parte di base che spera di affermarsi e di recuperare il terreno e da li prendere la conduzione di un partito,scalpitan- do e non vedendone l’ora?’Dimmi cosa e chi ti ricorda tutto questo marasma.Ma dimmi perchè le attenzioni dovrebbero essere rivolte al ceto operaio e basso invece che ad altre direzioni ?Penso che a difendere un pochino le sorti dei poveri(a loro dia noia anche tale parola)ci siano rimasti certi settori della CGIL-non tutta senz’altro-gli altri sindacati meno che mai.Ed allora in tale marasma,figurati chi possa chiamarli alla trasparenza;si mettono a ridere.

  4. pscattoni scrive:

    X Carlo Sacco. La trasparenza è trasparenza. E’ una delle basi di un sistema democratico. Non è né di destra né di sinistra. Dee essere garantita e non ci può essere discussione. C’è poi la “rendita intrerpretativa” di chi detenie il potere che fa di tutto per non garantirla. Certe procedure che dovrebbero garantire il cittadino vengono strumentalmente utilizzate perché il sistema rimanga il più opaco possibile. Per una volta che qualcuno risponde positivamente e non strumentalmente credo sia doveroso sottiolinearlo.

  5. carlo sacco scrive:

    Concordo Paolo,giusto richiamo alla memoria ! Ma il tragico è che sembra che a nulla valgano gli accostamenti.Giunta silente,opposizione anche,paese muto,attenti solo a credere che il futuro del Pd possa essere Renzi.Conclusione:
    si possono o no permettere di non rispondere ? E chi ce li trascina ? La gente ? Il Partito ? Come diceva Totò ?:ma mi faccia il piacere…..poi s’incazzano tutti contro Grillo, sono critici e storcono la bocca cercando di sistemarlo per le feste e d’ingabbiarlo nella strategia loro,con le tiritele istituzionali a loro consumo.Forse ci riusciranno anche, ma
    secondo me bene ha fatto Grillo a dire di no !
    Questi farebbero tutto pur di non consumarsi da soli, ma ogni giorno sembra sempre più inevitabile che vengano posti di fronte alle loro contraddizioni.Parecchi sperano forse-dico forse- su una sostituzione con Renzi perchè a detta loro potrebbe rappresentare un travaso di voti dalla destra alla sinistra.Pensa un po’ su chi conta chi sforna tali alchimie politiche e che partito è, anche se è il tuo.E’ come quando fai il pieno di benzina ,la consumi, ti fermi al distributore e ci metti il gasolio.Pensa che c’è in quel serbatoio ! A parte la macchina che si fermerà ,ma il meccanico che l’apre e lo deve lavare quale spettacolo gli si presenta davanti ?

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