Primarie per i parlamentari: si potevano fare meglio

di Paolo Scattoni

Era facile prevedere che in tempi così ridotti le primarie per le candidature al parlamento sarebbero state alquanto approssimative.

Il calendario , per cause di forza maggiore, è forse, insieme ai giorni di mezzo agosto è il più infelice.

Forse però sulle procedure si sarebbe potuto fare qualcosa di meglio. Il meccanismo è farraginoso e di difficile comprensione e molto poco pubblicizzato. Vediamo se quello che sono riuscito a capire ha qualche fondamento. La base territoriale è quella provinciale. Si fa riferimento al numero dei voti ottenuti nelle ultime elezioni e quindi sulla base degli eleggibili. Nella nostra provincia gli eletti potenziali sono un senatore e un deputato. I deputati possono essere due se la coalizione è vincente e ottiene il premio di maggioranza.

Chi può essere votato alle primarie? Coloro che hanno raccolto un numero prestabilito di firme. Poi saranno gli organi dirigenti a stabilire l’ammissibilità In generale è stato stabilito che le candidature siano circa il doppio degli eleggibili. Quindi per noi il numero avrebbe dovuto essere sei e non quattro come invece è avvenuto. Probabilmente i tempi ristretti non hanno consentito ad altri potenziali candidati di raccogliere le firme.

Sulle liste regionali (quelle che decidono chi entra e chi no) sono poi decise dagli organi dirigenti tenendo conto dei risultati. Insomma pare di capire che rimangono discreti margini di discrezionalità. Un mezzo pasticcio.

Ho sempre sostenuto che le primarie sono comunque un momento di innovazione. Quelle per la candidatura a presidente del consiglio dei ministri sono state contendibili. Queste non assomigliano a quelle neppure lontanamente. I motivi oggettivi li abbiamo già elencati, quelli politici sono solo ipotizzabili. Certo è che l’affluenza sarà molto più ridotta. mi sbilancio: al di sotto del milione, più probabilmente intorno al mezzo milione.

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Una risposta a Primarie per i parlamentari: si potevano fare meglio

  1. Paolo Giglioni scrive:

    Certo che si poteva fare di piu’, pero’ al di la’ di tutto, rimane qualcosa di innovativo. Avere avuto piu’ tempo e soprattutto un percorso piu’ informato, avrebbe dato piu’ sostanza alla partecipazione delle scelte dei candidati. Di piu’ non posso dire rispetto a quello che sta succedendo fuori della coalizione di Centro Sinistra, rispetto allo scendere in campo o salire in politica di chi sappiamo e conosciamo benissimo o nel migliore dei casi lo abbiamo imparato a conoscere.

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