Rita Fiorini: Sullo Statuto non mi sono certo accodata alla maggioranza

 di Rita Fiorini Vagnetti

Solo una dovuta e corretta precisazione per il blog: la scrivente non si e’ “accodata”,  termine, in verita’, inopportuno e senza fondamento, alla maggioranza in ordine alla discordanza tra lo Statuto e il regolamento, anzi in disaccordo con la stessa, ha puntualizzato che i tempi a disposizione per la revisione degli atti non solo non sono congrui ma  non consentono un’attenta verifica e valutazione.

Ha parlato anche di impossibilita’ di entrare, in tempi rapidi e calcolati nelle “segrete stanze”, ovviamente in senso figurato, provocando la reazione immediata e vorrei dire un po’ esagerata del consigliore Brilli, che, probabilmente non aveva compreso l’ironia dell’osservazione.

La scrivente ha pero’ ,come credo risulti  dalla verbalizzazione, puntualizzato che sarebbe stato piu’ opportuno, prima di procedere ad una sola ed evidente correzione, valutare tutto lo statuto nel suo insieme per eventuali, possibili, ulteriori discordanze, in modo da procedere in maniera  globale e forse “definitiva”, ha inoltre invitato la maggioranza ad una rapida decisione in tal senso , senza mezzi termini o dilazioni prive di motivazioni.

Ritengo, quindi, di aver agito con  buon senso pratico e assoluta autonomia di giudizio. Essere qualche volta di ugual pensiero, anche se con motivazioni diverse, non significa certo abbassare la guardia o non comprendere la portata delle situazioni, significa forse cercare soluzioni che siano il piu’ possibile unitarie, non a compartimenti, o a preconcetti.

Mi spiace pertanto che non sia stato compreso il significato del mio intervento che pero’ ribadisco sara’ ben espresso nel verbale della riunione. Una chiosa, solo per fare un esempio: in altre importanti e significative  circostanze, la scrivente, da sola, ha illustrato il suo parere con il voto contrario alle proposte della maggioranza…

Questa voce è stata pubblicata in POLITICA. Contrassegna il permalink.

3 risposte a Rita Fiorini: Sullo Statuto non mi sono certo accodata alla maggioranza

  1. Fermo restando il principio che ciascun consigliere è libero di agire secondo quello che ritiene più opportuno, nell’occasione abbiamo perduto tutti, maggioranza e minoranza, l’opportunità per avere, DA SUBITO, due giorni in più di tempo per preparare i consigli comunali e per rispettare lo spirito di maggior partecipazione contenuto nello statuto comunale. Tutto il resto sono solo parole ed espressioni di volontà future che prima di tradursi in fatti, se mai accadrà, vedranno trascorrere molti mesi, se non anni. Il rispetto dello statuto non deve essere né unitario né parziale, ci deve essere e basta, non è una gara né a chi lo propone né a chi lo propone prima degli altri. Niente impedisce al consiglio comunale di modificare i regolamenti ogni volta che se ne ravvisi una discordanza, senza attendere verifiche complessive che spesso sono solo strumentali all’allungamento dei tempi.

  2. pscattoni scrive:

    Gentile consigliere Fiorini Vagnetti, veramente tutta questa differenziazione dalla posizione della maggioranza non emerge dal verbale. Lei infatti sulla proposta dei “primaveri” ha svolto due interventi così riportati a verbale:

    1) “Il consigliere di minoranza Rita Fiorini Vagnetti ritiene che la proposta della maggioranza sia degna di accoglimento”

    2) “Il consigliere di minoranza Rita Fiorini Vagnetti conferma quanto già detto di essere d’accordo di ritirare la proposta”.

    Ora lei ritiene inopportuno che le si dica di essersi accodata. In verità così apparirebbe. Veda lei.

I commenti sono chiusi.