Il primo boccone amaro

di Alessandro Bologni

Uscire dal Consiglio Comunale e sentirsi come un cane bastonato. Questo il mio sentirsi dopo il primo Consiglio Comunale al quale ho partecipato come consigliere, quindi, in teoria, come “parte attiva”.

Non posso non riconoscere che mi ero illuso pensando che il mio ruolo sarebbe potuto essere costruttivo ed invece la maggioranza ha sorvolato sulle interpellanze ed interrogazioni da noi presentate, ci ha bocciato le due proposte che avevamo portato all’ODG, su una di queste sapevamo già che sarebbe stato difficile passare (istituzione di una commissione per lo sviluppo di Chiusi) anche se argomento dalla maggioranza condiviso, per l’altro argomento, l’adeguamento del regolamento del Consiglio comunale allo Statuto è stato veramente umiliante che la maggioranza non lo abbia approvato; ma è stato solo l’inizio del nostro calvario.

Ingenuamente mi sarei aspettato che per le nomine del rappresentante in seno al Consiglio della Proloco ed anche dell’Istituzione del teatro Mascagni avremmo potuto fare verbalmente, e motivandole, le nostre proposte per poi votarle segretamente ed invece non ci è stato permesso: votazione segreta senza neppure la presentazione del candidato. Di seguito gli interventi che avevamo preparato:  

PUNTO 9 ODG: Nomina rappresentante comunale in seno al Consiglio dell’Associazione Pro-Loco Chiusi.

“L’associazione proloco, per l’attività che svolge, ricopre un ruolo importantissimo per la nostra comunità. Tra le attività alcune sono in collaborazione con l’Amministrazione Comunale ed in particolare la gestione dell’Ufficio Turistico, disciplinata da una convenzione con il Comune, le attività estive per i ragazzi anche esse concordate con il Comune, ha realizzato e tiene aggiornato un sito internet che risulta essere molto utile sia ai cittadini che ai turisti ed anche il Comune, con un link nel proprio sito Web, vi fa riferimento per le informazioni turistiche.

Premesso ciò dobbiamo dire che negli ultimi anni la collaborazione con il Comune si è limitata a poca cosa diciamo pure ad ordinaria amministrazione. Mai negli ultimi anni un rappresentante del Comune ha partecipato ai Consigli di amministrazione della Proloco. Questa mancanza non ha permesso di avere una collaborazione particolarmente produttiva che avrebbe sicuramente portato a risultati migliori.

E’ nostro pensiero che questa collaborazione, intesa sia come propositiva da parte dell’associazione ma anche di ascolto, deve essere fortemente consolidata quindi riteniamo che la persona che dovrà rappresentare il comune in seno al Consiglio della Proloco debba essere un membro della Giunta Comunale e chi non meglio del sindaco o in vece di esso, sicuramente impegnato in tante altre cose, dell’assessore a “Chiusi Promozione” Lanari o del vicesindaco Sonnini che già ha ricoperto la carica di sindaco revisore nell’associazione partecipando attivamente e proficuamente all’attività dell’associazione stessa.

Proponendo un membro esterno alla Giunta e per di più anche al Consiglio comunale, non sarebbe proficuo e sarebbe come sminuire il ruolo che ha e ancor di più deve avere l’associazione Proloco nel tessuto cittadino.

L’associazione nei prossimi anni dovrà rivestire un ruolo primario per la promozione turistica di Chiusi e dovrà ricoprire anche il ruolo di coordinamento di tutte le associazioni del Comune, ruolo che con la presenza di un assessore in seno al Consiglio di amministrazione sarebbe sicuramente più efficace.

Con la partecipazione dell’assessore, con diritto di voto come previsto dallo statuto dell’associazione, ai Consigli di amministrazione, l’assessore stesso potrà riportare direttamente in Consiglio le decisioni, le idee e le proposte della Giunta e viceversa in Giunta le decisioni, le idee e le proposte del Consiglio della proloco senza inutili e dispersivi filtri di persona esterna.

Sicuramente Simone Agostinelli è persona degna ma cosa rappresenta in seno all’Amministrazione comunale?

A cosa serve una persona che può solo fare il portavoce al sindaco senza poi, se in giunta ci fosse da prendere una decisione, non avere neppure diritto di voto, che rapporto avrebbe con il Consiglio comunale che anche in questo caso si vorrebbe lasciar fuori dalle decisioni?

Con quale metodo siamo arrivati al nome di Agostinelli? Sono stati presi in considerazione altri nomi o è solo per ristabilire equilibri politici in seno alla coalizione di maggioranza?

Siamo quindi contrari a scegliere una persona al di fuori della giunta comunale od al massimo del consiglio comunale.”

Punto 11 ODG: Consiglio di Amministrazione dell’Istituzione teatrale “P. Mascagni” di Chiusi – Sostituzione membro.

 “Considerando che lo statuto dell’Istituzione del teatro Mascagni prevede che il consiglio di amministrazione sia nominato interamente dal Consiglio Comunale e sia composto da persone qualificate nell’ambito delle funzioni che andranno a ricoprire noi vogliamo proporre una persona che rispecchia queste caratteristiche perché: ama la prosa, da sempre frequenta, come spettatore, le stagioni teatrali di Roma, Firenze, Cortona, Orvieto, Perugia e naturalmente Chiusi. Per il teatro di Chiusi possiamo definirlo come un’icona infatti sin da giovanissimo animatore di gruppi spontanei inseriti nella rassegna Campanile in Maschera poi Concorso Nazionale Ragazzi in Gamba. Nel 1971 fondatore con Marco Agostinelli ed il compianto Franco Boccaccio della “COMPAGNIA TEATRALE CITTA’ DI CHIUSI” la quale, oltre a realizzare lavori teatrali, ha avvicinato al Teatro molti giovani tra i quali Gianni Poliziani e Alessandro Zazzaretta. La Compagnia ha anche il merito di aver organizzato al Teatro Mascagni le prime stagioni teatrali con compagnie di professionisti con enorme successo di pubblico. Tra le varie commedie realizzate negli anni settanta sono da ricordare “Trappola per topi” di Aghata Christie e “ Ditegli sempre di si” del grande Eduardo. Le esperienze più recenti sono con il gruppo SEMI D’ARTE sotto la regia di Gianni Poliziani, da sottolineare la partecipazione nel 1993 al concorso di Teatro dialettale “IL GIOCO” di Montagnano, dove la commedia “Il penultimo scalino” ha vinto il primo premio assoluto.

Quindi noi siamo a proporre il nome di Mario Mangiabene”

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5 risposte a Il primo boccone amaro

  1. pscattoni scrive:

    Alessandro (Bologni) non è per fare le buccine, ma la messa agli atti della documentazione prodotta è un vistro diritto e non è del tutto inutile.
    Personalmente ho studiato centinaia di delibere del Comune di Chiusi quando ho scritto la mia tesi di dottorato. Certe pietruzze lasciate sul sentiero sono preziose la tracciabilità della decisione è anche questo.

  2. romano romanini scrive:

    Caro Alessandro questa prima puntata ha dimostrato che passando dalle parole ai fatti le promesse elettorali della maggioranza erano solo proclami. Finalmatente, con la vostra azione (sopratutto di proposta) a tutto campo, avete dimiostrato che fare opposizione si può e anche in modo molto propositivo costringendo la maggioranza a prese di posizione senz’altro molto scomode se non addirittura farsesche (quella dello Statuto è clamorosa). E tutto questo è destinato sul lungo periodo ad avere un peso molto maggiore di quanto si possa immaginare. E’ vero 5 anni sono lunghi ma io credo che da questo primo consiglio siano venute alcune indicazioni chiare e forti: la Primavera non ci stà a fare il teatrino e pratica a tutto campo partecipazione e trasparenza proponendo dicontinuità amministrativa ben oltre gli schieramenti e le convenzioni.

  3. No,Paolo, avrebbero avuto senso se fatti prima della votazione, dopo non servivano a niente. Ho comunque consegnato il foglio riguardante la prolocochiusi al sindaco alla fine del consiglio, solo per svizio e per cercare di fargli capire che avevano sbagliato, chissà

  4. lucianofiorani scrive:

    Capisco la delusione e l’amarezza di Alessandro Bologni ma il lavoro fin qui fatto è molto buono.

  5. pscattoni scrive:

    Alessandro (Bologni) siete riusciti almeno a far allegare a verbale i due interventi scritti?
    Non capisco poi come si possa impedire a un consigliere comunale di svolgere il proprio intervento su un punto all’ Ordine del giorno. Ho capito male?
    Purtroppo non sono riuscito ad essere presente. L’orario non era dei più favorevoli per coloro che lavorano. ma di questo ho già avuto modo di scrivere su Chiusiblog.

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