“Gendarmi” al Parco dei Forti

di Francesco Storelli

Sembra che da qualche settimana ci sia un limite di età per fruire del Parco dei Forti. Infatti ci sono dei signori che provvedono a redarguire e sconsigliare l’uso del parco ai ragazzi che vi si avventurano per riunirsi e fare qualche schiamazzo in compagnia, lontano dalle zone dove i rumori della loro vitalità potrebbero essere meno tollerati.

Sembra infatti che l’uso del parco debba essere appannaggio solo dei bambini piccoli e dei loro accompagnatori. Vietato giocare a pallone, vietato essere troppo esuberanti o caciaroni, vietato accompagnare animali…

Vietato tutto.

Ora non resta che attendere che anche lì si “areni” un’altra nave giocattolo e siamo a posto! Non si sa chi abbia ordinato una discriminazione simile, ma certo non ne sentivamo il bisogno. Ricordo anche che tutti questi giovani che sono stati esclusi dal parco, tra un paio di anni avranno il loro bravo diritto di voto, e spero non si dimentichino di come sono stati trattati.

Una proposta, quando eravamo bambini, un giorno, con i miei coetanei, andammo a giocare a pallone nell’androne del comune, per manifestare la richiesta di spazi per giocare. Perché i ragazzi e i “passeggiatori di animali” cacciati dai Forti non iniziano a ritrovarsi sulle scale del comune, o sulle scale della sede di quei signori che li hanno cacciati? Magari ricordando a questi signori che fra un paio di anni ci sarà anche la loro scheda nell’urna.

Forse allora qualche soluzione più ragionevole verrebbe trovata!

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12 risposte a “Gendarmi” al Parco dei Forti

  1. luca scaramelli scrive:

    daniele sulle guardie improvvisate e le ronde che sanno di padano sono assolutamente d’accordo c on te, il problema è che nel nostro paese (italo) è saltato completamente il patto sociale che dovrebbe tenerci insieme e fare del rispetto dell’altro e dei beni pubblici la prima regola, bisognerebbe ripartire come dice carlo sacco dal rieducare i genitori, questo però è un lavoro sul lungo periodo sul breve c’è un emergenza di irrispettosi alle prese con gendarmi senza senso.

  2. Mi sono trovato personalmente, più di una volta, ad assistere a sfuriatenon così cruente, ma pur sempre sfuriate da parte dei gendarmi….
    non credo giusto che costore dettino legge in unj luogo pubblico… per i danni provocati credo che siano fatti tutti la notte… non ho mai visto nessuno in pieno pomeriggio spaccare o bruciare nulla….
    il problema dei delinquentelli notturni c’è sempre stato… ultimamente le famiglie mi sembra abbiano anche allentato un pò la corda, e la cosa così, non può che peggiorare….
    rimango però decisamente contarario a queste guardie improvvisate investite di un potere inutile!!!!!!!!1

  3. carlo sacco scrive:

    Pienamente d’accordo Luca, ma il limite andrebbe imposto anche ai loro genitori, che non è che vivano su Marte….

  4. luca scaramelli scrive:

    credo che la questione vada scissa tra rispetto di chi giovane ed esuberante abbia diritto ad esprimere la propria esuberanza e il rispetto di chi spesso viene travolto da tale esuberanza.
    un esempio: piazza olivazzo, dove abito da dieci anni, diviene nei mesi estivi territorio di conquista serale da parte di vere e proprie orde di ragazzini tra i 13 e i 18 anni circa che la riducono a una discarica di lattine di bevande varie, e altri tipi di rifiuti, oltre a renderla luogo di schiamazzi fino a tardissima ora. il sottoscritto, per aver avuto niente meno che l’ardire di chiedere un po’ di silenzio, avendo due bambini piccoli che vanno a letto presto, si è preso provocazioni e minacce di ogni tipo, oltre a petardi dentro alla cassetta della posta e altre manifestazioni di affetto di questo tipo. al parco dei forti, frequentandolo spesso, ho visto danni di ogni tipo, giochi letteralmente distrutti, funi per arrampicarsi bruciate, scritte che imbrattano ogni angolo.
    ai giardini di chiusi scalo succede la stessa cosa.
    allora, a me non piacciono i comportamenti da gendarmi, soprattutto da parte di gendarmi improvvisati, però un limite a questi mocciosi maleducati e arroganti credo debba essere posto.

  5. La ‘lista’ del Lorenzoni è troppo corta!

  6. marco lorenzoni scrive:

    A Chiusi non solo si sfrattano i bambini e i ragazzi dai giardini, ma è l‘unico paese diove la notte bianca diventa blu rosa o grigia e dura solo fino all’una…, Chiusi è l’unico paese dove anche durante la festa paesana (i Ruzzi, per esempio) a mezzanotte e un minuto arriva la polizia a far spegnere gli amplificatori all’orchestra che suona; Chiusi è l’unico paese dove anche alla festa paesana (Santa Mustiola per esempio), le auto di turisti e visitatori vengono multate anche se posteggiate in modo che non crea alcun danno… Chiusi è l’unico paese dei dintorni dove i giardini pubblici vengono occupati per più di un mese per montare le baracche di una festa di partito… Chiusi è l’unico paese turistico dove anche i bar chiudono alle 8 di sera… A Chiusi la gente chiama le guardie o la polizia se sente suonare un violino o una chitarra… Forse il problema è che il paese si chiama Chiusi e non… Aperti.

    .

  7. carlo sacco scrive:

    Col discorso che ho fatto tengo a precisare che non volevo dare lezioni a nessuno nè di come si educano i figli nè di come si interviene da parte dei genitori quando trasgrediscono. Dirò però ad esemplificazione dei tempi che stiamo vivendo di un fatto che sempre più mi capita e noto quando sono in luoghi pubblici e cioè del tipo ristoranti e feste,sagre e normalmente quando la gente è riunita e fruisce di un momento di socializzazione. Coppie con bambini che urlano dentro ai locali,che giuocano in maniera sguaiata e chiassosa, corrono e si inseguono e che non vengono mai ripresi dai genitori che incuranti parlano fra loro. Se uno intervenisse dall’esterno parecchi genitori si risentirebbero verso chi chiede moderazione, perchè tale ”moderazione” abbiamo l’idea che non possa riguardare i bambini per esempio.Tutto questo si deve anche alla concezione della famiglia che si ha in Italia,mentre all’estero questo non succede. Chiedetevi perchè, e magari apriamoci un dibattito e vediamo dove si arriva…

  8. Non parlo più dei giardini, ma ha ragione Sacco: E’ possibile usare la torre del duomo come rimbalzo per il pallone anche per bambini piccolissimi che facilmente potrebbero trovare altri spazi? La ristrutturazione della torre sia costata un bel po’ di soldi.

  9. carlo sacco scrive:

    L’epoca che abbiamovissuto e che raffrontiamo a quella odierna ci impone paragoni e rifles-sioni.Tutti siamo stati giovani ed abbiamo giuocato a pallone nelle piazze ed anche nelle aiuole e spesso le guardie ci sequestravano i palloni,a decine.Nessun genitore si è mai risentito per tali proibizioni e non mi sembra che siamo cresciuti conculcati nei nostri bisogni oppure psicologicamente repressi, anche perchè riconoscevamo il rispetto delle regole che valevano per tutti,dal momento che nè i giardini nè le aiuole e tantomeno le piazze erano luoghi fatti per giuocare a pallone o fare chiasso che oggi è definito”vita”.Lo si faceva ma siamo cresciuti con l’idea che eravamo noi che facevamo qualcosa di non consentito.I campi sportivi ci sono pure oggi ma pensate che sia più giusto per l’educazione di un ragazzo fargli vedere che a pallone non si giuoca in piazza oppure il risentirsi da parte di un genitore che ”il chiasso”debba essere inteso come normalità di vita?I genitori così l’esempio del rispetto delle regole non lo danno.In Europa nessuno giuoca a pallone in piazza o in un giardino pubblico,e non c’è bisogno di guardie poichè la gente non lo ritiene normale e non lo fa e non mi si dica che da noi si fa così perchè mancano le strutture.E’che siamo italiani,anar- chici tendenzialmente verso le regole e quando abbiamo soddisfatto i nostri bisogni gli altri si adeguano.A noi.

  10. sonia nasorri scrive:

    Credo che dare “potere” a chi non ne ha ne competenza e tantomeno a chi non è abituato a stare con i ragazzi sia poco costruttivo, soprattutto in un paese in cui la gioventù non ha mai avuto spazio. Se la pace dei giardini di Chiusi viene interrotta dai giochi e dalle voci allegre degli adolescenti e ne fanno un problema, capico perchè negli ultimi anni quando porto la bimba ai giardini, sono costretta a giocarci io stessa perchè siamo soltanto noi due. Negli ultimi giorni ho smesso di andarci, e vi risparmio le giustificazioni…….. .

  11. Ma si può sapere chi sono e chi lo ha autorizzati. Ed il divieto per gli animali (cani in particolare) nonn è superato da un ormai non freschissimo decreto della regione? Ho due gatti che apesso passano dal mio giardino a quello comunale, visto che sono confinanti: non è che gfaranno una brutta fine perchè disturbano? Potrei scordarmi di essere un non violento!

  12. enrico funalbi scrive:

    sono della stessa idea di Francesco ,il parco dei FORTI è aperto a tutti .I cosiddetti controllori devono solo guardare che non si facciano atti vandalici oppure si vengano a creare situazioni strane,enon redarguire tutti a prescindere.

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