Le bugie hanno le gambe corte

di Giorgio Cioncoloni

Qualcuno non dice la verità: l’addetto stampa del comune o chi, sindaco o assessore, gli ha commissionato il comunicato.

Un aperitivo, e la decisione è presa. Il piano originario del comune si corregge: l’accesso e la sosta nel centro storico cambia regole, accogliendo i pareri dei cittadini. Una modifica solo apparentemente poco rilevante, ma significativa per la vita quotidiana dei chiusini. Ma ciò che più conta è come lo si è deciso: attraverso le forme di democrazia partecipata che la giunta comunale, in particolare nella persona del giovane sindaco Stefano Scaramelli, ha messo in atto fin dai primi giorni del suo insediamento, un anno fa. Il criterio-guida di tutto ciò è uno solo e molto semplice: le decisioni amministrative su aspetti concreti degli spazi comuni, si prendono dopo aver sentito l’opinione dei diretti interessati.”

L’aperitivo di cui si parla si è tenuto il 24 maggio. Peccato che, anche volendo, eventuali pareri contrari dei cittadini non sarebbero potuti essere presi in considerazione perché la decisione era già stata presa con delibera di giunta, immediatamente eseguibile, n. 161 del 14 maggio 2012 in cui è stato deciso:

La zona a traffico limitato in via Pietro Nardi Dei, tra via Curzio e via Porsenna; la soppressione dei parcheggi a pagamento in via Pietro Nardi Dei e la sostituzione con parcheggi a sosta libera riservati ai veicoli dei residenti nella ZTL n. 1; l’area pedonale in via Porsenna tra via Pietro Nardi Dei e via Longobardi; il doppio senso di circolazione in via Longobardi e la soppressione dei parcheggi a pagamento; il senso unico in via Curzio”.

Tutto quello cioè che è stato poi attuato senza alcuna modifica o ripensamento di sorta.

Quindi la “democrazia partecipata” si traduce, per l’ennesima volta, in “comunicazione delle decisioni già prese”.

Quando si renderanno conto, i cittadini di Chiusi, di essere continuamente presi in giro tramite comunicati stampa, pagati con i loro soldi, che altro non sono che propaganda ingannevole finalizzata soltanto alla ricerca di facile consenso che non può venire da provvedimenti sostanziali perché inesistenti?

Gli amministratori locali, nonostante la loro giovane età, sempre ben evidenziata, non si sa bene se per fare colpo o tenerezza, hanno appreso bene la lezione di chi li ha preceduti: il consenso non si ottiene con le realizzazioni, ma con le enunciazioni. Il paese deve credere di essere in buona salute, che lo sia o meno non ha nessuna importanza. Gli scontenti devono sentirsi sempre una minoranza irrisoria e così sarà, finché non troveranno la forza di contarsi e forse allora si accorgeranno che non sono più minoranza.

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15 risposte a Le bugie hanno le gambe corte

  1. luca scaramelli scrive:

    @ Paolo Miccichè, il nesso con il punto 4 è il seguente: il punto 4 diceva che la minoranza non fa opposizione in modo corretto usando vecchi strumenti di comunicazione, le mie parole erano dunque, in relazione alla tua affermazione, un invito a un contributo, un invito sincero a chi si rende conto che l’opposizione sta sbagliando a dire cosa sta sbagliando, e soprattutto un invito a dire quali sono le alternative al modo in cui l’opposizione è stata condotta fino a questo momento. Nella recente iniziativa della primavera ad un anno dalle elezioni dello scorso anno c’è stato addirittura chi ha affermato che si può continuare questo tipo di opposizione oppure muoversi per mandare a casa questa amministrazione, se mi sfugge qualcosa qualcuno me lo dica, credo che all’interno della primavera nessuno si opporrebbe a chi ha in tasca la soluzione per mandare a casa questi amministratori ma se c’è chi sa come fare lo dica.

  2. pmicciche scrive:

    Luca Scaramelli: “la primavera non ha mai chiuso le proprie porte a nessuno…..tutte le scelte sono state sempre il frutto di un ampio confronto tra chi ha dato il proprio supporto.”
    Mi sfugge il nesso con il punto 4) che non mi pare metta in dubbio questi valori. Peraltro anche il come fare Opposizione è una questione di opinioni. Molti iscritti del PD vedevano nel loro partito – pure riconoscendone i limiti – un credibile argine al berlusconismo; personalmente credo invece che sia grazie al PD che Berlusconi ci abbia governato per un tempo così lungo. A Chiusi l’Era Ceccobao – e il suo attuale prolungamento – non è stata colpa di un destino cinico e baro ma anche di un modo di fare Opposizione, a mio parere non in linea con il nuovo sfondo politico-sociale e le sue relative esigenze di Comunicazione, che mi sembra di riconoscere immutato in alcuni dei soggetti in campo. Per quanto mi riguarda, per il poco tempo che ho – piuttosto che nelle sedi Istituzionali – preferisco dare il mio contributo per strada, nei negozi e….“al bar” dove spesso la gente ignora persino i titoli dei problemi discussi nei Consigli comunali, figuriamoci le posizioni di Minoranza.

  3. Io aggiungerei un altro motivo a quelli enunciati dal pmiccichè: fino a pochi decenni fa eravamo abituati a dire sissignore e a levarci il cappello. In Inghilterra c’è una frase: “Yes Sir, three bags full Sir” che esprime esattamente questo. In Inghilterra hanno smesso parecchio tempo fa, noi soltanto verso gli anni 50′, troppo poco tempo nonostante la televisione, e tutto il resto.

  4. luca scaramelli scrive:

    barro con una croce le prime tre risposte di paolo miccichè e non ho problemi a barrare anche la quarta, su quell’opzione però ho qualcosa da dire: chi ha fatto opposizione fino a questo momento sia in consiglio comunale sia all’esterno l’ha fatto con il massimo dell’impegno, con buona fede e con i limiti delle proprie capacità. la mia provocazione era riferita in particolare a questo aspetto se ci sono altre e spererei numerose persone incazzate verso questo assurdo modo di amministrare si facciano avanti o con mezzi propri o attraverso quelli messi a disposizione dall’opposizione “organizzata”. la primavera non ha mai chiuso le proprie porte a nessuno, e nessuna posizione è stata mai messa in minoranza da altre, tutte le scelte sono state sempre il frutto di un ampio confronto tra chi ha dato il proprio supporto. chi si limita a qualche post, al mugugno durante la colazione al bar o all’angolo di qualche strada ma per pigrizia, paura o disinteresse si ferma a quello non cambierà mai una virgola.

  5. pscattoni scrive:

    Questa di Paolo (Miccichè) è un’ottima sintesi del nostro dibattito. Non si può, però, rispondere con una crocetta perché gli elementi individuati sono tutti presenti. Proviamo invece a rovesciare la questione: che cosa si può fare?
    Visto che in passato non sono stato tenero con il consigliere Cioncoloni, debbo riconoscere che la richiesta di un archivio basato su quanto pubblicato sull’albo pretorio, sarebbe un piccolo ma significativo passaggio. Io che sono un inguaribile incrementalista apprezzerei.

  6. pmicciche scrive:

    Luca Scaramelli: “perché siamo i soliti quattro o cinque a denunciare queste situazioni?”
    Ottima domanda. Possibili risposte:
    1)il cittadino non è a conoscenza dei fatti; non “conosce, quindi non può deliberare” 2) il cittadino intuisce ma ha paura perché teme di esporsi da singolo e quindi senza una “copertura” sociale 3) il cittadino pensa che realmente più di così non si possa fare in questo periodo storico e apprezza la buona volontà dei giovani amministratori 4)la minoranza non fa opposizione in modo corretto, usando vecchi strumenti di comunicazione. Barrare con una croce o aggiungere altre voci.

  7. pscattoni scrive:

    Più che paura credo sia interesse a non disturbare il manovratore. Comunque non credo che siamo così in pochi.
    Ho intitolato il mio ultimo post “La fatica della trasparenza”. E’ chiaro che vi sono due livelli di governo. Quello invisibile fatto di decisioni i cui meccanismi di formazione debbono rimanere opachi. C’è poi il “governo visibile” che deve coprire l’altro. Allora anche la propaganda e le uscite ad effetto servono allo scopo.
    Ci sono politici esperti che riescono a gestire i due governi con grande abilità. Ci sono quelli inesperti che possono cadere in infortuni come i nostri in questo caso.

  8. luca scaramelli scrive:

    Mi permetto di ribadire il concetto espresso nel mio primo commento, perché siamo i soliti quattro o cinque a denunciare queste situazioni? perché se non siamo un gruppetto sparuto in via di estinzione non vediamo in giro segni di incazzatura? la mia era una provocazione, ma c’è veramente così tanta paura a dar contro a chi comanda o è solo insensibilità e disinteresse?

  9. carlo sacco scrive:

    Sulla durata breve che sottintendi tu Anna non ci scommetterei più di tanto,dal momento che ancora il fondo è stato raschiato per gli aspetti legati all’economia ed al lavoro,ma non sul fronte dei comportamenti rispetto ai problemi.Quelli sono gli ultimi a morire perchè legati ad una rete molto più complessa che attengono-si ritorna sempre lì-alla cultura ed al modo di reagire o non reagire agli stimoli che hanno intorno a loro indotti dal sistema(intendo più propriamente quella della stragrande maggioranza della gente e non tanto dei preposti ai lavori della politica,quelli sanno e tentano di riciclarsi con totale spirito individualistico rispondente al concetto del si salvi chi può).E’ in sostanza la spiegazione questa delle loro ragioni profonde del sostegno al Governo Monti tramite le scatole vuote dei partiti,sposando in toto la causa del centro destra ed accantonando le idee che un mondo diverso possa essere possibile.A Napoli direbbero: ”Frittura”.

  10. anna duchini scrive:

    C’è una differenza sostanziale con l’epoca Ceccobao: è finito il burro del Monte dei paschi, come dice l’eretico di Siena.
    E allora questi sono costretti a enfatizzare il nulla. Purtroppo c’è un sistema, fatto quasi esclusivamente con soldi pubblici, che amplifica questa propaganda contrabbandandola come informazione e senza mai controllare quello che viene detto.
    Ma quanto può durare?

  11. Anche io ho ricevuto la ‘chiarificazione’ dal ‘Anci. La mia risposta: ” Grazie per la chiarificazione, ma rimane il fatto che un organo di informazione pubblica notizie, cosi’ tanto per fare. Se un comune vi mandesse la notizia che i marziani sono atterrati, voi la pubblichereste senza un minimo di controllo? Chiusi sta morendo, è questa non è un’opinione”. Non ho ancora ricevuto alcuna risposta.

  12. Marco Botarelli scrive:

    E’ triste vedere come i comunicati stampa del comune vengono inviati,ai vari organi di stampa,con un profumo di incenso,che non si risconta in altreamministrazioni. Basta ricordarsi il bollettino o giornalino del comune e di quante foto conteneva, mi sembra 46. Anche allora era tutto un alleluia.
    Una volta la modestia.era la forza di un politico e di un cristiano, non stupiamoci se la politica e la religione sono in crisi

  13. pscattoni scrive:

    Io vorrei che si tenesse invece conto del grande contributo che questa vicenda fornisce agli studi sui rapporti fra processi di decisione e partecipazione nella pianificazione. C’è finalmente l’argomento definitivo, “la pistola fumante” per quelli che sostengono che la partecipazione è troppo spesso una pratica volta a una ricerca artificiale di consenso che non ha poi alcuna influenza sulla decisione.
    La partecipazione dopo la decisione formale definitiva non si era mai vista (o almeno non riscontrabile in letteratura), ora c’è.

  14. carlo sacco scrive:

    Allora avevo ragione o no quando dicevo che si trattava di un ”fatto culturale”’? Hai spiegato molto bene e molto concisamente Giorgio (Cioncoloni) le ragioni della via percorsa alla quale si dà lustro indebito a ciò che viene fatto(sia nelle piccole come nelle grandi cose). Culturale perchè è la ”generazione”che è costituita da ”TALE MATERIA”,influenzati dall’etica dei media,dagli aperitivi,dalla poca sostanza.Un ragionamento semplice come tu hai fatto ma gli verrebbe loro in testa oppure no ?Perchè non gli viene in testa ? Eppure lo fanno,con normalità assoluta e lo difendono pure, seguendo quell’etica di appartenenza al gruppo,al team,al pensare che indipendentemente da quello che si realizzi sia tutto normale in tal modo.La tua frase finale sulla loro forza di contarsi alla fine,apre una riflessione sulla loro impotenza a gestire ciò che hanno davanti anche nell’immediato futuro.
    Lo copriranno con il fumo ed un bel rinfresco che sancirà il Piano Strutturale non deciso da loro,ma che loro si sono trovati a portare a realizzazione.

  15. luca scaramelli scrive:

    I giovani amministratori non solo hanno appreso bene la lezione, stanno addirittura superando i maestri perchè un utilizzo così massiccio della propaganda del nulla non si era mai visto, del resto venti anni di berlusconismo non sono trascorsi invano ed hanno lasciato segni profondi in maniera trasversale. Tra l’altro la propaganda riguarda sempre argomenti di secondaria importanza, i giovani amministratori tengono così tanto ai propri cittadini che si guardano bene dall’angosciarli con argomenti noiosi come il piano strutturale, il centro merci, bioecologia, fondazione orizzonti. Ma questo lo abbiamo detto ormai tante volte, quello che mi chiedo però è perchè in un paese di ottomila abitanti, con una lista di opposizione che ha preso 1700 voti debbano essere sempre i soliti a denunciare queste situazioni? Il vero salto di qualità lo faremo quando gli scontenti non solo inizieranno a contarsi ma quando avranno la forza di togliersi di dosso la paura che c’è in questo paese a mettersi contro chi comanda.
    Intanto però consoliamoci con un record: abbiamo la zona pedonale più corta d’italia, magari finiremo nel libro dei primati e i turisti arriveranno in massa per vederla.

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