La triste odissea dell’opera di Vasco Nasorri

di Luciano Fiorani

La vicenda della scultura di Santa Mustiola, realizzata da Vasco Nasorri, di cui ci occupammo su chiusinews http://www.chiusinews.it/?p=5440 non pare aver fine. Anzi, si tinge sempre più di tinte kafkiane.

Quando sembrava che finalmente la collocazione dell’opera fosse imminente è arrivato un nuovo, e perentorio NO dalla soprintendenza. Dopo varie vicissitudini si era giunti a individuare il posto dove collocare la scultura (a fianco del duomo) dopo che erano state escluse altre soluzioni: all’interno della cattedrale o sotto i portici della piazza.

La ragione di questo, imprevisto, nuovo diniego della soprintendenza, sarebbe la presenza di alcune tombe longobarde proprio sotto il luogo deove doveva essere realizzato il basamento per appoggiare la tavola bronzea raffigurante la santa.

E’ ovvio che questo nuovo intoppo rimanda la posa alle calende greche perchè si sa che problemi (economici e di durata) si aprono con la richiesta di scavi nell’area individuata. Insomma non si sa con quali soldi cominciare e meno che meno quando potranno aver termine.

Sono passati oltre dieci anni da quando Vasco Nasorri, valente artista locale, ha deciso di realizzare un’opera sulla patrona da regalare alla città e da collocare nel duomo o nei pressi, e non si è riusciti ancora a trovare una soluzione che metta d’accordo tutti.

Questa storia si commenta da sé. Certo, nessuno ci fa una bella figura, mentre l’opera rimane malinconicamente parcheggiata nel laboratorio di Macciano.

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7 risposte a La triste odissea dell’opera di Vasco Nasorri

  1. pscattoni scrive:

    Sono d’accordo con Simone Nasorri. Si potrebbero esplicitare tutte le diverse alternative sinora proposte e valutare gli argomenti pro e contro che via via sono stati espressi. Si potrà così contribuire a migliorare la conoscenza del problema e magari arrivare a una soluzione adeguata.

  2. Simone Nasorri scrive:

    L’opera è già in castigo da dodici anni,
    una collocazione come le catacombe o il lago di Chiusi, già proposti in passato, se pur coerenti logicamente con la storia della Santa, la porterebbero in un oblio ancora maggiore.
    Se non potrà essere collocata almeno nel centro storico, in un luogo facilmente accessibile a tutti, starà a casa nostra dove almeno ci sarà qualcuno che si ricorderà di darle una spolverata ogni tanto .

  3. Parlando con un mio amico della possibile collocazione dell’opera, è venuto fuori: la Catacomba di, appunto, S. Mustiola. Non mi sembra una idea malvagia, anche considerando le difficoltà oggettive di collocare l’opera intorno al Duomo.

  4. E’ un ennesimo esempio di come le Belle Arti (?) facciano più danni che la grandine. Io ne so qualcosa, ci siamo fatti un ‘mazzo’ per far si che l’altare non sprofondasse. Avevano messo lungherine di ferro non trattato a supporto del soffitto che regge il Mosaico. Umidità al 100%, ambiente chiuso e ferro grezzo come supporto. Fate voi. Non so chi ha fatto i lavori e non mi interessa, ma la Soprintendenza era la ‘direttrice’ dei lavori.

  5. Ho scritto anch’io su Chiusinews sualla questione reclamando, tra l’altro la pulizia del monumento ai partigiani. Ha ragione Simone a parlare di accostamente tra opere antiche e nostre recenti. Qualcuno ricorda quando è iniziata la costruzione di San Pietro e quando è stata installata la porta di Manz?e. Senza esagerare: accanto al bel duomo di Massa Marittima, si trova il vescovado e su un facciata di questo un affresco di Giampaolo Talani, sanvincenzino non ancora sessantenne.

  6. Simone Nasorri scrive:

    Io e mio padre (Vasco Nasorri) ringraziamo Luciano per l’articolo, come ringraziamo coloro che in questi anni si sono attivati e impegnati per ottenere un risultato che alla fine, purtroppo, non c’è stato.
    La nostra amerezza alla fine di questa storia è pari solo all’incredulità davanti a conclusioni assurde e motivazioni pretestuose incomprensibili e ingiustificabli.
    Troppi sono gli esempi di opere moderne degnamente e opportunamente collocate presso monumenti classici – ne è piena l’intera storia dell’arte.
    Evidentemente ci sono cose che noi (sempre io e mio padre – gli altri non lo so) non arriviamo a comprendere…

    E da parte nostra non ci rimane che invitare chiunque ne abbia la voglia e la couriosità, a fare una visita al laboratorio dove la scultura aspetta, paziente, assieme a tutti i bozzetti e progetti dai cui è nata.

    Buona Santa Mustiola a tutti

    Vasco e Simone Nasorri

  7. Paolo Scattoni scrive:

    Tutta la mia solidarietà al maestro Nasorri.

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