Il sindaco, la “partecipazione selezionata” e chiusiblog

di Marta Cioncoloni

A me piacerebbe, ogni tanto, vedere qui sul blog delle risposte da parte dell’Amministrazione comunale a certe osservazioni,

Ci spero ogni volta. E invece niente.

Mi viene il dubbio che una risposta visibile a tutti non la si voglia dare, oppure non si sia in grado di darla. Certo è più facile alimentare la polemica per la quale il blog “é uno strumento della Primavera” e “sono sempre i soliti a scriverci” o “non si può scrivere niente che si viene subito attacati”, che rispondere o scrivere qualcosa di organico e coerente.

E’ vero, un articolo richiama commenti su commenti, che a loro volta possono essere fonte di discussioni su discussioni, ma alla fine è solo attraverso il confronto che si alimenta quella “partecipazione” di cui non si è fatto altro che parlare, dalle elezioni a ora.

Mi viene da chiedere se forse questa parte della “partecipazione” non li interessi, se chi scrive qui sia escluso a priori, ma allora cominciamo a chiamare la cosa con il suo vero nome, perché forse si intendeva parlare di “partecipazione selezionata”.

Altro dubbio che mi salta in mente è che potrebbe esserci una sorta di timore nel fissare nero su bianco le proprie opinioni, perché andrebbero giustificati gli eventuali cambiamenti in corso d’opera, perché andrebbero ammessi, in caso, anche gli sbagli.

Non lo so. Continuo a farmi domande, continuo ad aspettare e spero, un giorno, di vedere un post che nell’intestazione riporti le parole “scritto da Stefano Scaramelli”.

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13 risposte a Il sindaco, la “partecipazione selezionata” e chiusiblog

  1. pscattoni scrive:

    Io credo questo:
    1) la trasparenza è un diritto e non una gentile concessione;
    2) Troppo spesso vengono messi in atto pretesti e meccenismi per garantire l’opacità delle decisioni;
    3)Non ho difficoltà a sostenere che chi da noi è al potere non ricerca la trasparenza;
    4) Occorre impegnarsi per vincere questa resistenza. Io cerco di farlo e posso documentarlo;
    5) Se lo facessero anche altri questo aiuterebbe la causa della trasparenza.

  2. carlo sacco scrive:

    Caro Paolo(Scattoni),l’azione politica alla quale tu fai riferimento è una azione della quale non ci sarebbe stato bisogno se un partito di maggioranza e per di più un Comune(che dovrebbe essere l’espressione della ”Polis”)avesse reso-nel tuo caso-un normale servizio di trasparenza come stabilito dalle regole.Da quello che riferisci,che poi è la realtà,invece sembra che così non sia poichè con l’osteggiamento delle iniziative dell’opposizione(registrazioni sedute,il sottoporre le documentazioni ecc ecc)sono venuti alla luce tali comportamenti.Ma mi sbaglio od è il tuo partito che produce tutto questo ?Che poi tu individualmente”marchi stretto”tale questione te ne dò atto,ma spesso forse sarebbe meglio chiedersi perchè venga assunto tale comportamento dalla compagine e trarre le necessarie conseguenze.Qualcuno a pezzi e bocconi ed anche attraverso molte contraddizioni e contorcimenti l’ha già fatto a Chiusi.A me se fossi stato un iscritto tali fatti e comportamenti ”politici”,perchè sono”politici”-chiaro ?-sarebbero bastate ed anche avanzate.

  3. pscattoni scrive:

    @Carlo Sacco. Io la mia resistenza l’ho fatta a lungo. Ho speso moltissimo tempo e tante risorse (negli anni ’80 per vedere un atto dovevi fare domanda in carta da bollo da 15000 lire e una marca dello stesso valore ogni 4 pagine). Su quegli atti ho costruitola gran parte della mia tesi di dottorato inglese. Posso assicurare che ci vuole molta pazienza perché purtroppo ci sono mille interpretrazioni che si oppongono a quella gtrasparenza che è sempore stata condizione del nostro sistema amministrativo.
    Se riusciremo a trasformare questo diritto così ostacolato in azione politica allora forse qualcosa cambierà.

  4. lucianofiorani scrive:

    Berlusconi si accomodava solo da Vespa, o in qualche trasmissione nelle sue reti, con un contraddittorio preconfezionato.
    E faceva la sua bella figura, sicuro e pronto a rispondere agli assist che gli venivano serviti.
    Ma il giochino in tanti lo hanno capito fin da subito e ancor di più se ne sono accorti strada facendo.
    E ora non è più riproponibile nè lui nè quella comunicazione a senso unico.
    In scala, è quello che sta succedendo qui. Prima o poi saranno in tanti ad accorgersi che dietro gli aperitivi c’è il nulla.

  5. pmicciche scrive:

    Va bene che c’erano le elezioni alle porte ma su Chiusinews la “Maggioranza” (nelle sue molteplici espressioni) si faceva viva con vari esponenti che ora invece tacciono tutti. Visto che intervenendo si possono anche fare brutte figure…scripta manent…..la parola d’ordine è: ignorare. Mi fa venire in mente il “contropiede” nel calcio, in cui tutti fanno un passo indietro in modo che Chiusiblog appaia per contrasto una “piazza virtuale” faziosa e quindi, a ragione, da non frequentare.

  6. marco lorenzoni scrive:

    Va detto, per onor di cronaca che “interventi di pugno” del sindaco o di qualche assessore, si sono visti raramente (forse mai) neanche su altri organi di stampa, nemmeno su queli “di regime” . C’è l’abitudine a “metterci la faccia” quando c’è da prendere 4 applausi, magari davanti a un aperitivo… meno quando c’è da prendere posizione su questioni magari rilevanti… Per fare un esempio: più facile esprimere solidarietà al dimissionario Ceccuzzi (coa che può anche tornmare utile, non si sa mai), che scrivere di pugno perché si vuole riempire una collina di villette… o si vuol fare un depuratore che tratterà 18 mila tonnellate all’anno di percolato di discarica… Questo attegiamento comunque non è addebitabile solo a Scaramelli e ai suoi assessori ma a moltissimmi “attori” della scena politica, economica e culturale locale…

  7. marco lorenzoni scrive:

    In 22 anni di esperienza con primapagina, giornale che ha sede a Chiusi e non a altrove, è capitato raramente che un amministratore abbia risposto ai “rilievi” (che non sono stati pochi). Ceccobao al massimo minacciava querele. Gli altri facevano finta di niente… Come quelli di adesso.
    I sindaci o assessori di altri comuni al contrario lo hanno fatto e lo fanno con una certa regolarità…
    A Chiusi siamo sempre un po’ diversi… Sarà l’aria, sarà l’acqua, sarà il caffè?

  8. luca scaramelli scrive:

    condivido pienamente l’articolo di Marta (Cioncoloni) e il suo tono in certi tratti quasi accorato. Spesso anche io mi sono fatto le stesse domande, adesso ho smesso di farmele perchè ho capito le ragioni del silenzio, è molto più facile affidarsi alla propaganda che all’informazione, è molto più facile e purtroppo crea più consenso (perchè ci sono al giro molti boccaloni che ci cascano) un bel messaggio su facebook, o un titolo di quelli a caratteri cubitali sul corriere di siena o la nazione. Purtroppo cara Marta ci è toccata quest’epoca, anzi io più vecchio di te mi sono beccato anche l’epoca precedente degli andreotti, cossiga, craxi e compagnia, ora tocca agli allievi di berlusconi che come ben vedi sono cresciuti senza distinzioni di schieramenti politici.

  9. carlo sacco scrive:

    Caro Paolo,coloro che preferiscono canali riservati ed opachi sono coloro che spesso rispuntano ad ogni piè sospinto quando il re corre il rischio di essere messo in difficoltà, assumendo le vesti del ”te l’avevo detto”.In effetti ritengo che nei fatti lo sia già in difficoltà,ma che la sua maggioranza faccia quadrato per motivi di appartenenza e non di merito sulle questioni che da ormai molto sono state evocate.Se si va al di là dei rinfreschi e delle infiocchettature occorrerebbe dire che non bisogna mai smarrire le cose più importanti che affliggono il nostro territorio e parecchi in cuor loro attendono ancora””di essere stupiti”.Io me lo auguro che tale stupore trovi concretezza ma ritengo allo stesso tempo ritengo che non sia facile,ma nel frattempo dei segni sarebbero proprio necessari verso la cittadinanza,mentre invece mi sembra tutt’intorno di sentire un frastuono di silenzi.Il ”casino” perdonatemi la volgarità, è quando si è stati abituati a cogliere le mele dall’albero e poi alla tornata dopo di mele non ce n’è più per nessuno,oppure le mele sono solo per i soliti.Poi a livello centrale si vuole aprire ai movimenti(Bersani)…..Tardi cantasti merlo.

  10. pmicciche scrive:

    Devo ammettere che, farina del suo sacco o no, il Sindaco Scaramelli le regole della Comunicazione le conosca piuttosto bene. Dalle Elezioni dello scorso anno – incluse – in poi, ha sbagliato veramente poco. Che poi si tratti di uno stile dal mio punto di vista deteriore e cinico, ai fini pratici poco importa. Scrivere lui stesso o permettere ad altri di scrivere su Chiusiblog sarebbe stato un errore che, infatti, non ha commesso. Finchè i chiusini non se ne accorgono, zitti e mosca.

  11. lucianofiorani scrive:

    Questo pezzo di Marta Cioncoloni solleva molte questioni.
    Ne voglio sottolineare due.
    1) La maggioranza che governa il comune (non solo il sindaco) evita accuratamente di scrivere una riga su questo blog. Ma i cittadini che pongono questioni attraverso il blog e non vedono mai una risposta sono cittadini di serie B? E allora perchè si ripete ad ogni insediamento la vuota e retorica frase “Sarò il sindaco di TUTTI i cittadini?
    2) Cos’è e come funziona chiusiblog lo hanno capito anche i sassi. Tutto ciò che arriva (nei limiti della legge e della buona creanza) viene pubblicato e non si fanno distinzioni di alcun genere. Le centiania di persone che hanno voluto pubblicare un pezzo o un commento ne sono testimoni.
    Poi, se uno preferisce spazi dove non è ammessa replica o con una platea selezionata è affar suo. D’altra parte Berlusconi ha fatto scuola anche in questo, e anche qui a Chiusi vediamo (in piccolo) riproporre quel modo di fare.
    Ognuno ha gli elementi per giudicare.

  12. Paolo Scattoni scrive:

    Domande legittime quelle poste nell’articolo. Vorrei soltanto sottolineare, per quelli che dicono che il blog è di questa o quella parte politica, che il blog è di chi vi partecipa. Gli amministratori non hanno mai censurato interventi. Le regole sono semplici: buona educazione e argomenti a valenza locale.
    In realtà ci sono settori politici che hanno deciso di non partecipare. Ne siamo dispiaciuti, ma non ci possiamo fare niente. I motivi sono essenzialmente due: ci si sente più garantiti dalla stampa “professionale” che evita di dispiacere al potere. Cosa avete letto delle dimissioni di Rassella Rosati da Orizzonti su Nazione e Corriere di Siena?
    Ci sono poi quelli che preferiscono i canali riservatri e opachi. E anche per questi è difficile fare qualcosa.

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