Tre comunicati stampa sui fatti dell’ultimo Consiglio comunale

di Luciano Fiorani

Oggi La Nazione e Il Corriere di Siena riportano alcuni stralci del comunicato stampa del Centrosinistra per Chiusi relativo all’abbandono dell’aula da parte dei consiglieri di opposizione durante l’ultima seduta del Consiglio.

I tagli redazionali non consentono di capire l’accaduto.

Per permettere a tutti di farsi un’idea più precisa, riportiamo quindi il comunicato stampa del Centrosinistra (in forma integrale). 

E di seguito quelli de La Primavera di Chiusi e della Lista civica Rita Fiorini Vagnetti.

CENTROSINISTRA PER CHIUSI

Il gruppo Centrosinistra per Chiusi commenta i fatti accaduti nel corso dell’ultimo consiglio comunale a Chiusi
“L’abbandono dell’aula dell’opposizione è un fatto grave che manca di rispetto a cittadini e istituzione”

L’abbandono dell’aula da parte dei consiglieri comunali dell’opposizione, nel corso dell’ultimo consiglio comunale, è stato grave e inaccettabile e ha impedito di fatto lo svolgimento di un confronto democratico su tematiche di interesse generale per la nostra comunità, come le crisi aziendali, oggetto anche di un nostro ordine del giorno”. Con queste parole il Centrosinistra per Chiusi commenta i fatti, accaduti sabato 28 aprile nel corso del consiglio comunale.

Durante l’ultimo consiglio comunale – afferma il Centrosinistra per Chiusi – erano in discussione argomenti importanti quali il bilancio consuntivo, la crisi economica e anche tematiche di particolare sensibilità pubblica come il riconoscimento delle unioni civili, il rilascio del titolo di soggiorno ai profughi libici, i servizi funebri e cimiteriali comunali e le strade vicinali. Nel corso della seduta, il capogruppo della lista civica Rita Fiorini Vagnetti ha abbandonato l’aula, rimanendo poi ad ascoltare tra il pubblico motivando la sua scelta per i “troppi punti all’ordine del giorno. Una motivazione che riteniamo non valida, visto che circa la metà dei punti all’ordine del giorno erano rappresentati da approvazione di verbali discussi in consigli precedenti, ossia interrogazioni, mozioni e odg presentati dai gruppi consiliari, che il sindaco ha dovuto calendarizzare”.

Successivamente, durante la discussione di uno dei punti all’ordine del giorno – prosegue il Centrosinistra per Chiusi – i consiglieri della lista civica “Primavera per Chiusi” sono usciti in massa, nonostante in precedenza, all’unanimità, il consiglio comunale avesse votato il rinvio dello stesso punto (il n. 3 Interrogazioni ed interpellanze dei consiglieri) su proposta degli stessi consiglieri di opposizione, vista l’assenza del Sindaco a causa di un’emergenza che lo aveva coinvolto, che era stata comunicata verbalmente prima dell’inizio del consiglio stesso e che era stata ovviata attraverso risposte scritte che i consiglieri dell’opposizione non hanno voluto ascoltare, decidendo di rinviare all’unanimità al prossimo consiglio, l’interrogazione relativa alla dimissioni del consiglio di gestione della “Fondazione Orizzonti d’Arte”, a cui comunque il sindaco non si era sottratto, visto che era stata depositata risposta scritta che è rimasta lettera morta, a causa dell’abbandono dell’aula e della scelta di rinvio, votata anche dai consiglieri dell’opposizione’”.

La gravità del fatto – afferma il Centrosinistra per Chiusi – è rappresentata dalla manifesta volontà da parte dei consiglieri della Primavera per Chiusi di non rispettare il regolamento del consiglio comunale e quindi di non permettere, con atteggiamento arrogante e fuori dalle regole del consiglio, di discutere in maniera democratica all’interno di quel recinto istituzionale che la consigliera Rita Fiorini ha scelto e rivendicato orgogliosamente di aver abbandonato e di voler abbandonare anche in futuro, senza motivazioni legittime. Dopo che il Sindaco è riuscito a raggiungere la sala consiliare e ha assunto la Presidenza del Consiglio dando la parola all’Assessore Micheletti per presentare il punto n.5, il capogruppo di minoranza Giorgio Cioncoloni ha, infatti, interrotto l’intervento chiedendo di rimettere in discussione il punto precedentemente rinviato con deliberazione unanime. La trattazione sarebbe stata comunque viziata per la mancanza della Consigliera Fiorini (che aveva già abbandonato la seduta consiliare) che con la sua presenza avrebbe permesso, attraverso l’espressione unanime di tutti i consiglieri, di poter reintegrare il punto all’ordine del giorno. Contestualmente, il capogruppo Cioncoloni si è alzato ed ha abbandonato l’aula, seguito dagli altri due consiglieri”.

Il Sindaco– conclude il Centrosinistra per Chiusi – ha tentato di ricordare ai consiglieri le procedure da seguire in questi casi e, nonostante l’impedimento regolamentare, ha cercato, con l’aiuto del capogruppo Brilli, la mediazione proponendo – sia dentro che fuori dalla sala consiliare – di reintrodurre il punto all’ordine del giorno per ultimo, come previsto dal regolamento. Un’ulteriore proposta è stata avanzata dal Sindaco, concedendo l’anticipazione della discussione al termine dell’intervento dell’Assessore Micheletti. L’opposizione, tuttavia, ritenutasi incomprensibilmente offesa, ha abbandonato il Palazzo Comunale, mancando di rispetto non solo all’istituzione stessa ma, soprattutto, ai cittadini da loro rappresentati”. “Chi non rispetta le regole del consiglio e della discussione democratica come l’opposizione – conclude il Centrosinistra per Chiusi – dimostra, infatti, di avere più a cuore temi come l’abbandono di nomine e il conferimento di incarichi (temi sui quali anche noi avremmo voluto fare chiarezza), piuttosto che la reale volontà di affrontare argomenti e processi politici cari ai nostri cittadini nella sede deputata, ovvero la sala del consiglio comunale”.

“LA PRIMAVERA DI CHIUSI”

Il gruppo Centrosinistra per Chiusi cerca di ribaltare sull’opposizione le proprie responsabilità

E’ veramente singolare che il gruppo Centrosinistra per Chiusi cerchi di ribaltare sui consiglieri comunali di opposizione quello che è un suo normale comportamento e cioè la mancanza di rispetto per i cittadini e per le istituzioni perseguita tramite la continua negazione dei diritti delle minoranze.

Rubricare un consiglio comunale con 21 punti all’ordine del giorno, dopo quasi due mesi dal precedente, significa di fatto impedire un confronto democratico in quanto è impossibile approfondire tanti argomenti nei cinque giorni scarsi in cui vengono messi a disposizione delle opposizioni, mentre la maggioranza ha tutto il tempo che vuole per esaminarli prima di portarli all’approvazione, senza considerare poi quale possa essere il livello di partecipazione al dibattito dopo ore di discussione. E’ opportuno ricordare che per portare il tempo di esame dei documenti da tre a cinque giorni abbiamo dovuto fare intervenire il prefetto ed il difensore civico regionale, nonostante fosse previsto dallo statuto comunale e mai applicato.

Niente impediva di convocare due consigli, anche a breve distanza, dal momento che non c’erano scadenze, eccettuata l’approvazione del conto consuntivo. Vogliamo ricordare che, quando ciò è servito alla maggioranza, nel giro di dieci giorni, dal 20 al 30 settembre, sono stati convocati tre consigli con 4 punti ciascuno all’ordine del giorno.

Quando non ci sono argomenti validi la ricerca disperata di motivazioni strumentali porta a dichiarazioni contraddittorie anche se significative dello spirito con cui vengono convocati i consigli. Da una parte infatti si dice che “erano in discussione argomenti importanti” mentre dall’altra che “la metà dei punti erano rappresentati da approvazioni di verbali discussi in consigli precedenti, ossia interrogazioni mozioni e odg”. Forse la maggioranza li considerava come semplici formalità perché, avendoli discussi in precedenza al proprio interno, ne dava per scontata l’approvazione a prescindere dal giudizio delle opposizioni perché questo è il rispetto che si ha per i diritti dei cittadini da noi rappresentati.

Non esiste consesso democratico al mondo in cui le interrogazioni, mozioni e odg presentati dai gruppi consiliari vengano considerati “approvazione di verbali discussi in consigli precedenti”.

Un’altra singolare contraddizione è rappresentata dalla motivazione con cui si cerca di giustificare il rifiuto a voler rimettere in discussione il punto relativo alle interrogazioni, di cui era stato chiesto il rinvio a causa della mancanza del sindaco, che doveva rispondere personalmente e non per iscritto, data la gravità della questione relativa alle dimissioni del consiglio di gestione della Fondazione “Orizzonti d’Arte”, che si cerca di ridurre a semplice abbandono di nomine mentre sembra racchiudere comportamenti pubblici poco trasparenti di cui qualcuno dovrebbe sentirsi in dovere di rendere conto ai cittadini.

Quando abbiamo chiesto di rimettere in discussione il punto, perché era venuto meno il motivo del rinvio, e cioè l’assenza del sindaco, di cui, tra l’altro, non ci era stata comunicata la possibilità di un rientro, cosa che ci avrebbe fatto richiedere un posticipo e non un rinvio, ci è stato prepotentemente detto che il regolamento non lo permetteva; mentre stavamo abbandonando il consiglio, perché abbiamo giudicato la motivazione strumentale ad evitare la risposta, ci è stato detto che forse il regolamento lo permetteva; dopo che ce ne siamo andati è stato detto che il regolamento lo avrebbe permesso. Questa è la certezza del diritto che la maggioranza attua.

La nostra non è arroganza ma rabbia. Rabbia di vedere continuamente messi in discussione i nostri diritti di consiglieri e di conseguenza i diritti dei cittadini che rappresentiamo. Rabbia di dover sottostare a questo continua clima di sudditanza in cui i nostri diritti sono costantemente contrabbandati per favori che ci vengono concessi. Rabbia di vedere la pubblica amministrazione ridotta a proprietà privata da parte del “principe” di turno che ne dispone come meglio crede.

L’arroganza è quella di chi si permette di giudicare “gravi e privi di rispetto per i cittadini e per l’istituzione” i comportamenti dell’opposizione che invece si batte con tutte le proprie forze proprio perché il rispetto per i cittadini e per l’istituzione entri finalmente in comune dopo anni di assenza.

RITA FIORINI VAGNETTI, RAPPRESENTANTE DELLA LISTA CIVICA “I CITTADINI PER CHIUSI” RISPONDE ALLA LISTA DI MAGGIORANZA “CENTROSINISTRA PER CHIUSI” IN ORDINE AGLI AVVENIMENTI OCCORSI DURANTE LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL GIORNO 28 APRILE.

E’ NECESSARIO FARE CHIAREZZA “IL FATTO GRAVE E INACCETTABILE”, COME DESCRITTO DAL SINDACO, NON E’ TANTO “L’ABBANDONO ” DA PARTE DELLE OPPOSIZIONI DELL’AULA CONSILIARE QUANTO LE MOTIVAZIONI “DI LIBERTA’ RAPPRESENTATIVA DI UN SISTEMA DEMOCRATICO” CHE HANNO INDOTTO I CONSIGLIERI A TALE DETERMINAZIONE CONSIDERATA L’IMPORTANZA DEGLI ARGOMENTI ALL’ORDINE DEL GIORNO.

VENUTA A SAPERE ALLE ORE 9, A INIZIO CIOE’ DELLA SEDUTA, DELL’ASSENZA DEL SINDACO PER MOTIVI SICURAMENTE RISPETTABILI, PERSONALMENTE HO CHIESTO AL CAPOGRUPPO BRILLI DI RINVIARE LA SEDUTA IN MODO DA CONSENTIRE LA PRESENZA, IN ALTRA DATA, PUR RIAVVICINATA, DEL PRIMO CITTADINO CHE AVREBBE POTUTO COSI’ ,DI PERSONA, SPIEGARE DECISIONI E SCELTE CHE SONO APPANNAGGIO E COMPETENZA DELLA SUA CARICA. SCELTE E DECISIONI CHE, PER ALCUNI IMPORTANTI ATTI, NON ERANO STATE “CAPARBIAMENTE” SPIEGATE DURANTE L’ULTIMA RIUNIONE (MARTEDI 24 APRILE) DEI CAPIGRUPPO ,BRILLI, CIONCOLONI, FIORINI E OVVIAMENTE DEL SINDACO.

NONOSTANTE LE REITERATE SOLLECITAZIONE DEI RAPPRESENTANTI DELLE OPPOSIZIONI E CHE ERANO OGGETTO DI MOZIONI ED INTERROGAZIONI DA PARTE DELLA LISTA PRIMAVERA UNA RISPOSTA SCRITTA DEL SIGNOR SINDACO, ASSENTE IN QUEL MOMENTO, NON ERA CERTO SUFFICIENTE PER APRIRE UNA DISCUSSIONE AMPIA ED ARTICOLATA CONSIDERATA LA NECESSITA’ DI PROCEDERE ALL’APPROVAZIONE O MENO DEL CONTO CONSUNTIVO.

LA MINORANZA HA RITENUTO ATTO DI RISPETTO PER I CITTADINI ASSISTERE ALLA LETTURA DA PARTE DELL’ASSESSORE AL BILANCIO  BETTOLINI, PRESIDENTE PRO TEMPORE DELL’ASSEMBLEA, DELLA RELAZIONE AD HOC PREDISPOSTA CHE HA OTTENUTO IL VOTO, PERO’, CONTRARIO DELLE OPPOSIZIONI PER MOTIVAZIONI ADEGUATAMENTE SPIEGATE, OGNUNO, PER LA SUA POSIZIONE E PARTE.

AL TERMINE, LA SOTTOSCRITTA, CHE AVEVA PRODOTTO UNA DICHIARAZIONE IN TAL SENSO, HA CONFERMATO DI NON VOLER ASSISTERE IN QUALITA’ DI CONSIGLIERE MA SOLO DI PUBBLICO, LIBERO CITTADINO, ALLA PROSECUZIONE DEI PUNTI ALL’ORDINE DEL GIORNO. CIO’ PROPRIO PER ESSERE INFORMATA SU QUANTO SAREBBE ACCADUTO ANCHE IN ORDINE AD EVENTUALI DECISIONI,  CONTESTANDO, COME GIA’ ESPOSTO ALLA RIUNIONE DEI CAPIGRUPPO, UN ORDINE DEL GIORNO DI TROPPI E DELICATI ARGOMENTI. 

QUESTA MIA PRESENZA NELLA PARTE RISERVATA AL PUBBLICO MI PERMETTE DI CONFERMARE QUANTO DESCRITTO PUNTUALMENTE  DALL’ALTRA LISTA DI OPPOSIZIONE E QUINDI NON E’ STATA INUTILE, TUTT’ALTRO. DEL RESTO C’ERA ANCHE QUALCHE ALTRA PRESENZA CHE HA ASSISTITO ALLO SVOLGIMENTO DELLA SEDUTA ALMENO FINO AL MOMENTO “DELL’ABBANDONO”. CIO’ NON PER NON “SPENDERE PIU’ TEMPO” MA SOLO PER LA NECESSITA’ NEGATA DI APPROFONDIRE ARGOMENTI TANTO IMPEGNATIVI NELL’INTERESSE DEL PAESE.

VOGLIAMO RIFERIRCI PER ESEMPIO AL PIANO DI SVILUPPO PER IL QUALE E’ STATO ANCHE CHIESTO UN CONSIGLIO STRAORDINARIO. PROPRIO PER L’IMPORTANZA E LA PARTICOLARITA’ DELLA MATERIA RITENGO PERTANTO ASSOLUTAMENTE VALIDA LA MIA SCELTA SUL PIANO FORMALE E SU QUELLO SOSTANZIALE.

OGNI APPROVAZIONE ANCHE QUELLA DELLA MATERIA PIU’ SEMPLICE HA BISOGNO DI ESSERE CONGRUAMENTE APPROFONDITA E DISCUSSA, SOPRATTUTTO QUANDO SI TRATTA DI SPENDERE O DESTINARE SOLDI PUBBLICI. SI HA IL DOVERE E QUINDI IL DIRITTO DI ESSERE PIU’ CHE SICURI DI FARE LA SCELTA GIUSTA, QUINDI IL MIO ATTO DI “ORGOGLIO”, COME INTERPRETATO DALLA MAGGIORANZA ,E’ SOLO UN ATTO DI BUON SENSO DEL BUON “PATER FAMILIAS” CHE HA A CUORE GLI INTERESSI E IL FUTURO, IN QUESTO CASO, DEI CITTADINI.

LA PROPOSTA ERA STATA QUELLA DI DIVIDERE GLI ARGOMENTI E DI PROCEDERE AD UN ALTRO CONSIGLIO MA QUANTO CHIESTO DALLE OPPOSIZIONI E’ SEMPRE E COMUNQUE LETTERA MORTA. LE OPPOSIZIONI NON SI RITENGONO QUINDI “INCOMPRENSIBILMENTE OFFESE” MA AL CONTRARIO CON RAGIONE E SENSO DI RESPONSABILITA’ PER IL RUOLO CHE SONO CHIAMATI A  SVOLGERE. NEL FUTURO LA MIA PARTECIPAZIONE ALL’ASSISE COMUNALE, E MI SPIACE PER NON ESSERE STATA INTERPRETATA NEL MODO GIUSTO, SARA’ SEMPRE E COMUNQUE RISPETTTOSA DELLA FIDUCIA CHE MI E’ STATA ACCORDATA DAGLI ELETTORI MA NON SARA’ AUTOMATICA O IRRESPONSABILE, PIUTTOSTO VORRA’ SEMPRE ESSERE UN INPUT, UNA “PROVOCAZIONE” AD AGIRE IN MODO CORRETTO NEI RUOLI ISTITUZIONALI MA CON LA PRETESA CHE CI SIA ALTRETTANTO RISPETTO PER LA DIGNITA’ DELLA PERSONA E DEL RUOLO DA PARTE DEI GIOVANI AMMINISTRATORI. 

 

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2 risposte a Tre comunicati stampa sui fatti dell’ultimo Consiglio comunale

  1. pscattoni scrive:

    Mi sono risentito il resoconto audio. I, Sindaco entra in Consiglio verso la metà del punto 4 (quello del censimento).
    La protesta del consigliere Cioncoloni è contenuta nel punto 5, che però sembra tagliato nella discussione sulla protesta.
    Magari può dircelo chi era presente. Il file audio in questione è il seguente:
    http://www.comune.chiusi.si.it/images/testi/files/CC_files/120428_009punto5.MP3

  2. lucianofiorani scrive:

    Sul sito del comune è ora disponibile la registrazione della seduta del Consiglio a cui si riferiscono i tre comunicati stampa.
    http://www.comune.chiusi.siena.it/home-comune/in-comune/consiglio-comunale-resoconti-audio-o-video.html

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