Ci stanno portando via la direttissima

di Anna Duchini

Semplicemente disarmante. L’esposizione di Ivan Cicconi delle vicende legate all’alta velocità ferroviaria come paradigma del capitalismo odierno.

Nonostante avessimo letto il libro, ci ha lasciato in bocca il sapore amaro dell’impotenza.

Soldi rubati, avevo pensato finora, invece è proprio la norma che risponde alla filosofia delle grandi opere, della moderna impresa e di partiti e istituzioni che hanno cancellato il futuro dal loro orizzonte.

E allora l’alta velocità ieri, la tav in val di Susa oggi il ponte sullo stretto (se si farà), replicano uno stesso modello: fiumi di soldi che finiscono nelle solite tasche senza che la democrazia e i meccanismi di controllo negli appalti riescano a incidere minimamente.

Ciò che resta ai cittadini è la devastazione dei territori e il conto della spesa con un debito pubblico spaventoso e occultato nei conti delle società private.

E il servizio? Dove migliora, quando migliora è appannaggio di pochi. Solo il 5% è il traffico ferroviario assorbito dalle frecce rosse e frecce argento pagato con i trasferimenti dello stato per il servizio universale. E’ chiaro che in queste condizioni per pendolari e studenti non restano che treni vecchi e malandati.

Insomma un sistema collaudato che ha permesso anche ai nuovi arrivati (Montezemolo, Della Valle, Punzo & soci) di fare un sacco di soldi ben prima che il primo “Italo” (il nuovo treno di NTV) prendesse servizio.

A noi, intanto, stanno “sfilando” la direttissima. La linea veloce che permetteva fino a poco tempo fa di collegare le nostre zone con i principali centri del paese, con tempi decisamente abbattuti rispetto al passato, sta inesorabilmente escludendo i treni “normali” per essere riservata solo a quelli veloci. Con costi esorbitanti (la seconda classe nelle frecce rosse è la più costosa d’Europa) e tempi di collegamento riportati indietro ai tempi in cui viaggiavano i treni a vapore.

La platea ha assistito ammutolita all’esposizione di Cicconi che si è limitato a fare una puntigliosa esposizione sullo stato dell’arte senza nulla concedere alle facili illusioni di un cambiamento imminente.

Quello che sta avvenedo in val di Susa è solo l’ultimo esempio di mistificazione dei dati reali a cui quelle popolazioni si oppongono. Perchè alla fin fine si tratta di una questione di democrazia che riguarda tutto il paese.

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2 risposte a Ci stanno portando via la direttissima

  1. Credo cha la spinta dal basso non verrà fino a che il ‘basso’
    avrà il suo verde orticello……dopo, ovviamente, sarà troppo tardi.

  2. pmicciche scrive:

    ….già….il “determinismo” di Cicconi nella sua kafkiana oggettività ci ha proprio gelato il sangue; fosse solo la Tav, fossero solo delle volgari ruberie….. ma qui si parla di un Sistema tentacolare con radici e connivenze radicatissime. Un Sistema che sta però derubando il Futuro di questo paese, tutto teso alla soddisfazione cinica del suo proprio Presente – unico orizzonte contemplato – e del suo insaziabile appetito. La classe dirigente – inclusa quella politica – non può esistere se non nella totale connivenza con questo Sistema dove i Potenti dettano legge (dispiace che queste frasi risultino indebolite dalla loro enfasi qualunquista ma sembra proprio che di questo si tratti). Forse che ci siamo troppo incaponiti dietro il più “vistoso” di questi Potenti, scambiandolo per il solo problema di questo Paese?
    Che strumenti hanno i cittadini per reagire? Secondo Cicconi nessuno; sarà la Storia, come sempre ma con i suoi tempi, a fare il suo corso e a fare eventualmente implodere il Sistema. Possibile? Una visione troppo nera? Nera forse perchè realistica ma per noi inaccettabile. Tornino la Desta e la Sinistra – come idee diverse di Società – torni la passione civile e politica e arrivi sull’onda di una forte spinta dal basso. Altrimenti Cicconi avrà avuto ragione anche su questo.

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