Il blog va, ma vorremmo che crescesse anche il numero di chi vuol dire la sua

di Luciano Fiorani e Paolo Scattoni

Oggi abbiamo ricevuto l’avviso di Aruba della scadenza fra una cinquantina di giorni dell’affitto annuale dello spazio di Chiusiblog (una cifra minima per fortuna!).

Un avviso che ci induce a un primo bilancio dell’attività. In aprile 2011 eravamo sotto la pressione dell’ordine dei giornalisti della Toscana che minacciva Chiusinews di una denuncia alla magistratura per stampa clandestina.

Dovevamo pensare a qualche alternativa, una di queste era appunto il lancio, poi effettivamente avvenuto a fine mese, di Chiusiblog.

Nel febbraio del 2011 Chiusinews era molto popolare. Era l’unico canale che aggiornava sulle vicende interne al PD. Era la fase in cui Gisella Zazzaretta poneva il problema della trasparenza nel partito con articoli di fuoco. Altri dirigenti locali di quel partito ponevano il problema della selezione dei candidati. Il segretario dell’Unione comunale Giglioni scriveva sconsolato: “Avrei voluto ritornare a parlare di cose più serie invece di dover rincorrere ogni giorno le esternazioni di una serie di esponenti del mio partito”.

Insomma Chiusinews era uno strumento importante, quanto meno per il dibattito elettorale. Nel febbraio 2011 Chiusinews raggiunse le 13.900 visite e fino alla chiusura mantenne un livello assai elevato di accessi. Poi arrivò Chiusiblog che per la sola “trasmigrazione” determinò una perdita di partecipanti anche se mantenne all’inizio, nel periodo pre e post elettorale livelli abbastanza alti.

Alcuni amici esperti preconizzarono che, allontanadosi dal periodo elettorale, il blog avrebbe visto un  forte calo: un dimezzamento per i più, per altri addirittura di tre quarti. In effetti il calo ci fu, ma non così massiccio.

Oggi, proiettando i dati di questo febbraio dovremmo arrivare a superare le 11.000 visite contro le 13.900 di Chiusinews al top della polemica elettorale. Alla data odierna (in appena pochi mesi, quindi) i visitatori unici hanno superato quota 20.000, più di metà di questi con una media di almeno una visita a settimana. Molti sono i visitatori abituali giornalieri.

Siamo insomma di nuovo a livelli molto alti.

Nonostante questo successo, però, non siamo del tutto soddisfatti. Il nostro biettivo era e rimane quello di una “piazza”, animata da una sorta di public company dove se non tutti, molti dovrebbero scrivere per dire la loro. Basterebbe poco.

E’ un appello che rinnoviamo a tutti.

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