Un futuro sostenibile. Esperienze a confronto

di Roberta Mazzetti

Il 29 febbraio, l’Associazione Bene Comune, alle ore 21,15 presso la saletta del Chiostro di S.Francesco, ha organizzato un seminario, che prevede di affrontare temi come “Salviamo il Paesaggio, difendiamo i territori”, “Decrescita Felice”. La serata prevede la partecipazione di Domenico Finiguerra e Andrea Bentaglio.

Domenico Finiguerra è sindaco del comune di Cassinetta di Lugagnano, un piccolo paese della provincia di Milano, premiato nel 2008 come Comune Virtuoso per la gestione del territorio. E’ promotore del Forum “Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori”, della campagna “Stop al Consumo di territorio” e vincitore del Premio “Personaggio Ambiente 2011”.

Andrea Bentaglio è Coordinatore del Movimento per la Decrescita Felice nonchè stretto collaboratore di Maurizio Pallante.

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4 risposte a Un futuro sostenibile. Esperienze a confronto

  1. enzo sorbera scrive:

    L’idea di base è di partire dal nostro oggettivo per confrontarsi con l’altrui. In questo senso, i due invitati possono essere visti come narratori di un’esperienza diversa – ma possibile e realizzata – che si misura e si è misurata con i problemi del consumo del territorio, certo, ma anche con le tutele da introdurre e con quanto viene ad emergere dopo le scelte. Per non parlare di marketing territoriale o simili. Penso che sarà interessante.

  2. lucianofiorani scrive:

    Parafrasando un’arguta battuta napoletana si potrebbe dire: se non è stato felice lo sviluppo figuriamoci la decrescita.
    Senza fissarci sugli aggettivi credo comunque che la strada sia obbligata, e lodevole è cominciare a discutere di questi argomenti anche dalle nostre parti.
    Sentiremo, immagino, non solo argomentazioni teoriche ma anche la testimonianza di chi “Stop al consumo di territorio” l’ha detto e lo ha fatto.
    Poi però dovremo valutare se la ricetta può essere valida anche per noi e che cosa comporterebbe.

  3. Fabio Baglioni scrive:

    Considero la “Decrescita Felice” quasi un ossimoro, certo è che non possiamo continuare a consumare tot litri di petrolio per produrre un semplice litro di latte. La nostra società è obbligata a trovare un punto di equilibrio, speriamo felice. Iniziative come questa hanno il pregio di presentare punti di vista ed esperienze diverse da cui partire per elaborare un “sostenibile” concetto di sviluppo. Seguo da un po’ – seppur marginalmente – i relatori invitati (Finiguerra più di Bertaglio), spero solo ci sia poco grillo 🙂 (Beppe).
    La rete è piena di forum e blog sull’argomento, segnalo questi due articoli bottaerisposta http://lettura.corriere.it/debates/gli-egoisti-della-decrescita/ e http://lettura.corriere.it/nessun-egoismo-decrescere-e-sano/ a pelle a me convince più Pascale di Veronesi, ma i dubbi sono tanti; a mercoledì.

  4. romano romanini scrive:

    Ottima iniziativa. Interessante sarà capire come si coniuga lo stop al consumo di territorio con lo sviluppo. Esiste la possibilità di uno sviluppo che non impegni nuovo territorio? In che modo il territorio può continuare ad essere fonte di sviluppo? Lo sviluppo sostenibile è ancora un concetto utilizzabile o ha miseramente fallito? In che modo il territorio può essere una risorsa? Sarebbe interessante sentire anche le opinioni degli operatori economici locali (imprenditoria, finanza, organizzazioni di categoria ecc.) per misurarne la sensibilità e la intraprendenza in un “territorio” così strategico per il nostro futuro.

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