La Primavera e la Lista Fiorini votano contro il finanziamento delle biblioteche. Che figura!

di Chiara Cardaioli

Scrivo come dipendente del Comune di Siena, nel mio ruolo di coordinamento della Rete REDOS (rete documentaria e bibliotecaria senese).
Premetto che nel febbraio 2010 la Regione Toscana ha emesso la legge 21 “Testo unico delle disposizioni in materia di beni, istituti e attività culturali”,
dove all’art. 28 comma 7 si dice che la Regione erogherà finanziamenti
SOLTANTO alle reti documentarie, e all’art. 28 comma 1 la stessa legge definisce la rete come: “la modalità ordinaria di organizzazione e gestione delle attività e dei servizi documentari integrati. Essa è lo strumento che assicura le necessarie competenze professionali e realizza la condivisione delle risorse interne nonché la piena utilizzazione delle risorse esterne alla rete”.
Detto questo ieri sera (30 novembre 2011), durante il Consiglio comunale di Chiusi i 4 esponenti della Minoranza hanno votato CONTRO la nuova Convenzione per la costituzione della Rete REDOS (la Biblioteca comunale di Chiusi fa parte della rete Redos dal 2002, anno di costituzione della rete). Se invece che minoranza, fossero stati maggioranza, ecco cosa avrebbe causato questa votazione:
– da oggi, 1 dicembre 2011, la Biblioteca comunale di Chiusi, non avrebbe
avuto più un catalogo elettronico (gestito dalla rete e dall’Università di Siena), libri introvabili (ci si affiderebbe soltanto alla buona memoria del
bibliotecario per trovare un libro). Ciò comporterebbe per il Comune di
Chiusi l’acquisto di un nuovo software per il catalogo, ma mettiamo che si trovi open source, dovrebbe comunque migrare i dati dal catalogo in ALEPH (programma attualmente in uso) al nuovo catalogo, e la migrazione, lo sanno in molti, non è operazione semplice né economica.
– da oggi, 1 dicembre 2011, la Biblioteca comunale di Chiusi non avrebbe più i contributi dalla regione per acquisto libri e/o dvd. Meno libri nuovi e dvd in biblioteca anche per bambini, meno possibilità di soddisfare il bisogno di informazione
– da oggi, 1 dicembre 2011, la Biblioteca comunale di Chiusi non avrebbe più i contributi dalla regione per la promozione della lettura. Meno laboratori per bambini, o addirittura nessuno
– da oggi, 1 dicembre,  la Biblioteca comunale di Chiusi non avrebbe più il
contributo dalla regione per l’ordinamento e  l’inventariazione dell’archivio storico comunale. Il lavoro di inventariazione rimarrebbe a metà perchè sarebbe svolto con i soli soldi del Comune di Chiusi
– da oggi, 1 dicembre,  la Biblioteca comunale di Chiusi non avrebbe più il
contributo regionale per il servizio Bibliobus a primavera, che lo scorso anno ha avuto un successo straordinario, facendo in 2 ore in piazza XXVI giugno più di 100 prestiti e portando i libri e la lettura là dove i libri e la lettura
non sono usuali;

– da oggi, 1 dicembre,  la Biblioteca comunale di Chiusi non avrebbe più il
contributo Provinciale (sì provinciale, perché non solo la Regione, ma anche la provincia di Siena sostiene la Rete REDOS) per la catalogazione dei libri
nuovi. Il personale anzichè dedicarsi all’utente dovrebbe fare un lavoro di
routine, tecnico, tralasciando i bisogni dell’utenza;
– da oggi, 1 dicembre,  la Biblioteca comunale di Chiusi non avrebbe più i
corsi di formazione del personale della biblioteca TOTALMENTE GRATUITI. O il Comune mette soldi per la formazione del personale (e si sa che i corsi di livello non sono economici) oppure non si fa formazione del personale né aggiornamento;
– da oggi, 1 dicembre,  la Biblioteca comunale di Chiusi non avrebbe più il
servizio di prestito interbibliotecario GRATUITO. Gli utenti, i cittadini che hanno bisogno di un libro per studio o per piacere, e questo libro è presso
un’altra biblioteca della provincia di Siena, dovrebbero pagarsi le spese di
spedizione (stimiamo circa 16 euro andata e ritorno);

SE LA MINORANZA fosse stata MAGGIORANZA:
– da oggi, 1 dicembre, i cittadini di Chiusi avrebbero una biblioteca con meno libri e meno dvd, con libri introvabili perché senza catalogo, con del
personale non formato, una biblioteca che non organizza laboratori o incontri
con gli Autori, una biblioteca immobile! Semplificando ancora: SOLTANTO I
RICCHI E FIGLI DI RICCHI potrebbero accedere alla cultura, permettersi di studiare, di aggiornarsi e di soddisfare il bisogno di informazione.

Ma torniamo alla realtà: ieri sera è stata data come motivazione della
votazione contraria il fatto che il sito della rete REDOS è vecchio. Esatto, infatti la rete ha affidato ad una ditta di Cortona (Next 2.0) l’incarico di
rifare il sito internet: Sono state richieste a tutte le biblioteche della rete
(anche a quella di Chiusi, chiedere agli operatori) delle schede da aggiornare
e delle foto per il nuovo sito che sarà online entro la metà del mese di
gennaio.
Altra motivazione contro la rete: la Rete è un carrozzone, troppi Comitati,
assemblee, ecc.. Spiego subito che attualmente, con la convenzione del 2007 in essere, la rete ha soltanto l’assemblea dei bibliotecari, non ha un Comitato tecnico. E’ stata una richiesta venuta da TUTTI i bibliotecari, Responsabili di servizi dei Comuni della Provincia di Siena, inserire all’interno della nuova Convenzione i Comitati tecnici  (1 referente per area + il coordinatore).
L’assemblea deve rimanere perché ci sarà bisogno di un momento di confronto comune tra tutti i bibliotecari, mentre i gruppi di lavoro verranno istituiti in caso di necessità per lavorare su progetti singoli: intercultura, progetti di biblioteca in ospedale, progetti multimediali, e altri. Nel 2012 i gruppi di lavoro possono BENISSIMO lavorare senza vedersi mai, esiste la tecnologia, e possono essere elaborati documenti sui quali ognuno può intervenire e correggere, molto più efficace di una mail.
Mi spiace non essere stata contattata da nessun esponente della minoranza, anche perchè penso mi conoscano tutti e avrei potuto spiegare meglio a voce come funziona la rete e il perchè di certe scelte. Invece alcuni hanno preferito  cercare notizie su internet, ma si sa, bisogna anche SAPER cercare, peccato perchè penso che sia stato dato un segnale davvero negativo.

Ci si scaglia contro i tagli alla cultura, sopratutto alle biblioteche che sono le
cenerentole della cultura, ma poi nelle pratica si agisce allo stesso modo di coloro che si vorrebbe criticare.
Capisco che che il ruolo della Minoranza sia quello di votare SEMPRE E COMUNQUE NO, però vista la situazione italiana nella quale siamo costretti a vivere nostro malgrado (ma forse neppure tanto),  sarebbe stato un bel segnale votare all’unanimità SI’, perchè le biblioteche sono una ISTITUZIONE DEMOCRATICA e più finanziamenti arrivano e meglio sarebbe, perchè TUTTI I CITTADINI DEVONO AVERE LA STESSA POSSIBILITA’ DI AVERE GLI STRUMENTI PER
FORMARSI UNA PROPRIA IDEA, PER SODDISFARE BISOGNI DI INFORMAZIONE, aldilà delle possibilità economiche.
Peccato aver votato CONTRO i finanziamenti alle biblioteche, peccato davvero!

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36 risposte a La Primavera e la Lista Fiorini votano contro il finanziamento delle biblioteche. Che figura!

  1. pscattoni scrive:

    Per me è una questione di misura. Poi ognuno dà la sua interpretazione. Qui non è proprio in questione la libertà di espressione e men che meno la libertà di scioper :-))

  2. enzo sorbera scrive:

    Intanto la Chiara disegna uno scenario possibile conseguente al voto negativo e lo fa come dipendente del comune di … Siena. Se arrivasse la Primavera a Chiusi, ne sarei contento: ne ho apprezzato molto lo sforzo programmatico e continuo ad apprezzare quel che fanno – seppur siano solo in tre -. Quindi, non ho da sollevare polveri né rumori. Affermo che se fanno una c…osa che non mi convince, sono libero di dirlo. Il come dirlo attiene allo stato d’animo del momento ed è proporzionale alla delusione che un comportamento suscita. O si deve per forza trovare un secondo fine anche nell’inc..tura?

  3. pscattoni scrive:

    Daria (Lottarini) è forse il momento di riprendere il dibattito sulla decisione del ritiro delle deleghe all’Unione dei comuni. Quell’ambito è sicuramentde il appropriato per confrontarsi sulla possibilità di delegare a livelli di giverno superiori alcune delle competenze oggi gestite dal comune.

  4. Daria Lottarini scrive:

    Si concordo con Paolo Scattoni la polemica è molto sproporzionata, quando si dice abbassare i toni………

  5. pscattoni scrive:

    Io comincerei a distinguere sul modo e sul merito di quel messaggio. Personalmente trovo del tutto sproporzionata la polemica se confrontata con la delibera del consiglio precedente sul ritiro di alcune deleghe all’Unione dei comuni. Nel caso della biblioteca il dibattito e il voto riguardava la qualità del “servizio” offerto dalla rete REDOS. In questo caso il voto contrario dell’opposizione, a quanto mi è dato capire dal dibattito su questo blog, è stato una sorta di richiamo della minoranza su alcune carenze di questo servizio. Come ho già scritto avrei anch’io espresso un voto negativo su basi puramente tecniche.
    Ben diverso il caso del ritiro delle deleghe concesse all’Unione comunale. In questo caso il sindaco ha proposto e la maggioranza ha votato il ritiro di alcune deleghe, una delle quali era stata data appena 4 mesi fa !! Insomma si è ritornati su una decisione senza dire che cosa sia cambiato negli ultimi cento giorni per far maturare una decisione del genere.
    Non credo sia stata questa l’intenzione di Chiara Cardaioli, ma il dibattito su una vicenda, a mio avviso molto secondaria, ci sta facendo dimenticare il dibattito su un’altra, in qualche modo simile, ma di assoluta gravità per gli effetti politici che una decisione non adeguatamente motivata potrebbe determinare.

  6. Daria Lottarini scrive:

    Rischio di apparire petulante, ma secondo me i toni usati da Chiara Cardaioli nel suo intervento sono eccessivi. Mai sognerei di dire che un pubblico dipendente non può esprimere dissenso o critica, però un po’ di sobrietà è il minimo che si possa pretendere. Quando poi si arriva anche a dare giudizi politici come ha fatto lei nell’ultima parte dell’intervento, quasi imputando all’opposizione chiusina il fatto di essere governati a livello nazionale in così malo modo: ” vista la situazione italiana nella quale siamo costretti a vivere nostro malgrado(ma forse neppure tanto); ecco si io un po’ di sobrietà e rispetto lo gradirei.

  7. pmicciche scrive:

    Eureka Sorbera! Da ora in poi gli Studiosi lo chiameranno “Minority Report Strike”, una forma particolare di sciopero in cui i lavoratori scendono in piazza non contro un provvedimento ma contro l’opposizione che, se fosse stata maggioranza, lo avrebbe approvato. A meno che…. a meno che….in questo caso non si tratti di un messaggio subliminale per esprimere il timore che la Primavera possa diventare la futura maggioranza a Chiusi…effettivamente non ci avevo pensato…..

  8. lucianofiorani scrive:

    X Sorbera. Se dai commenti al pezzo di Chiara (Cardaioli) deduci che c’è chi pensa che ai dipendenti pubblici non debba più essere riconosciuta la facoltà di esprimere opinioni, conoscendoti un po’, posso solo pensare che ti stai burlando di qualcuno o qualcosa.
    Passando dal faceto al serio penso che quando uno/a esprime pubblicamente il proprio pensiero dimostra personalità e carattere ma, ovviamente, si presume che metta nel conto non solo le acclamazioni.
    Nel caso specifico trovo più importante l’argomento che il tono e sull’argomento, come ho avuto modo di dire, non sono d’accordo con Chiara (Cardaioli) per una serie di motivi che (almeno così mi sembra) ai più sfuggano o non interessino.
    Quanto allo sciopero la realtà supera la fantasia caro Enzo. C’è già chi DI FATTO quel diritto l’ha perso da tempo e, forse ti sembrerà strano, si tratta proprio di certi dipendenti pubblici.

  9. pscattoni scrive:

    Scusa Enzo (Sorbera), ma a me pare ovvio che il dipendente pubblico ha i diritti di critica di tutti noi, ma gli/le è richiesto un minimo di misura nel giudicare le decisioni poliche che lo/la riguardano. Le cose si possono dire in tanti modi.

  10. enzo sorbera scrive:

    Ah, senza rancore, eh 🙂 🙂

  11. enzo sorbera scrive:

    Solo una riflessione, al di sopra di sospetti, spero, visto che sono note le mie simpatie per il PD ma anche 🙂 per la Primavera e riguarda il nostro status di “pubblici dipendenti” a quanto pare senza altro diritto che la piaggeria o la critica di corridoio. Ah Brunetta, già ci manchi! Sarebbe come se il dipendente del Ministero delle Finanze non avesse il diritto di criticare il ministro di turno o il Professor PS il proprio titolare di dicastero. A questo punto, la domanda sorge spontanea: Possiamo ancora fare sciopero? E che classe di cittadini siamo?

  12. luca scaramelli scrive:

    Dopo aver letto 23 commenti potrei dire che si può prendere un pizzico di verità e di ragione un po’ da tutti.
    Di solito non solo sono in disaccordo con le opinioni della Chiara Cardaioli ma spesso le trovo anche irritanti. Questa volta vorrei riconoscerle, al di là dell’astio che trasudano le sue parole, una passione nel parlare del proprio lavoro che le fa onore, come del resto credo le faccia onore il modo e la passione con cui lo svolge.
    Ha scritto una difesa appassionata che sicuramente non ha altri fini se non la convinzione che quel voto delle minoranze sia sbagliato. E su questo forse ci sarebbe da discutere.
    Io comunque avrei votato contro, per le ragioni che dice Luciano Fiorani, non credo al “sistema Toscana” così come si è sviluppato in questi anni.
    Una cosa però vorrei dire alla Chiara Cardaioli:
    mi aspetto in futuro su questo blog la stessa passione e lo stesso astio nel criticare le scelte del Piano strutturale che stanno per pioverci addosso.
    Se veramente al posto di spazi che potrebbero avere mille altri utilizzi arriveranno i famosi 183 alloggi nella UTOE 2 e gli 87 nella Utoe 3 mi piacerebbe vederla incazzata allo stesso modo, così come mi sarebbe piaciuto leggerla con lo stesso vigore per esempio nell’appoggiare l’interpellanza della Primavera sulle aziende insalubri.

  13. No, no per carità Alessandro. Però ognuno è sensibile a modo suo quindi metto le mani avanti. Tutto qui.

  14. OH ANNA SENZA RANCORE?
    Stefano ma io vivo in un altro mondo? Non avrei mai pensato che qualcuno potesse portare rancore per certe cose ma la tua frase mi fa pensare! Allora Chiara porta rancore a noi della minoranza perchè abbiamo votato NO, allora io devo portare rancore a Chiara perchè ha scritto l’articolo? Allora Paolo Scattoni, Sorbera, Daria, Elisa, Paolo Miccichè, tutti rancorosi. Ma dove viviamo, capisco allora perchè sono sempre in meno a scrivere nel blog, se tutti si offendono o pensano di aver offeso e procurato rancori non parteciperanno mai ad una discussione e tantomeno si esporranno nella vita sociale. NON C’HO CAPITO NIENTE. Un carissimo saluto a Chiara, Elisa etc. sperando di non aver procurato rancori a nessuno, io certo non ho rancori

  15. Per Anna: ho già detto circa l’opportunità di un uscita di quel tipo, considerata soprattutto la sua posizione oggi.
    Ma la sua posizione non è quella sprezzante di Second Lady come l’hai definita te ma di una ragazza molto in gamba che fa il suo lavoro con enorme passione da anni al servizio della cultura chiusina e da sei mesi è diventata fidanzata del vicesindaco. Bada bene, fidanzata del vice sindaco lo è da anni. E’ il vicesindaco che è diventato tale di recente. Quindi per questo, a mio avviso, dovrebbe riflettere di più prima di entrare in questioni che investono l’amminijstrazione pubblica ma non tacere perchè è una cittadina come tutti gli altri e con pieni diritti.
    In definitiva, non colgo il nesso con Fassino e la “Fassina”. Li c’è una ovvia situazione di nepotismo (o moglismo), di qua una ragazza che fa il suo lavoro poco stipendiato al di fuori della pubblica amministrazione dove invece siede il “suo uomo”. Non vorrei che si volessero esorcizzare i grandi vizi colpendo dei peccati veniali. Il rimedio sarebbe peggiore del danno.
    Oh Anna, senza rancore ehhh

  16. anna duchini scrive:

    Per l’amico Marcantonini. Sono una donna di vecchia generazione che ha sempre pensato e ancora pensa che “il personale è politico”, oggi ancora più di ieri.
    Ora invece va di gran moda la distinzione tra i due piani.
    Un esempio.
    Il libro di Anna Serafini (“Cinico e trendy”, Ponte alle Grazie marzo 2008) è il suo manifesto per la buona politica. In esso si parla dell’escamotage per rimetterla in gioco per la sesta rielezione in Parlamento, in questi termini: “Le deroghe si fanno per quelli che hanno una storia e io ce l’ho”.
    Ma curiosamente del suo matrimonio con Fassino (1993) non se ne parla neanche nella nota biografica, non s’avesse a pensare che la cosa l’abbia favorita nella carriera.
    Questo solo per dire che quando si prendono posizioni non lo si può fare prescindendo da tutte le proprie condizioni: posizione lavorativa, legami personali, frequentazioni…e distinguere politica, posizioni pubbliche e mondo personale è fuorviante.

  17. Paolo Scattoni scrive:

    E’ evidente che un dipendente pubblico non deve sindacare le decisioni politiche che lo/la coinvolgono. Io credo però, che Chiara Cardaioli di questo si sia pentita un secondo dopo aver pigiato il tasto invio. La conosco solo attraverso il blog e ho sempre apprezzato la sua voglia di partecipare al dibattito e la rivendicazione della propria professionalità. Bene, trascuriamo quindi l’aspetto politico e discutiamo di quello operativo. La legge regionale citata non necessariamente sposa la rete che anche la nostra biblioteca utilizza. Parliamo di questo aspetto. La Regione Emilia ha da tempo messo a punto un sistema diverso (basato sul software SEBINA) che sta diventando uno standard a livello nazionale. Il catalogo unico ad esempio permette ai ricercatori la possibilità di verifica automatica sulla disponibilità di articoli su rivista sul più importante motore di ricerca per lavori di carattere scientifico “Scholar”. Se ne può parlare?
    Non c’è nulla di male a riconoscere che è stato fatto un errore di impostazione e che è URGENTE far migrare tutto il sistema su OPAC SBN. Io almeno la penso così.

  18. @ Marcantonini, Non abbiamo votato un semplice finananziamento ma l’approvazione di una convenzione con la REDOS all’esiguo costo di poco più di €. 800,00, che è sicuramente poco per il servizio che la biblioteca otterra in cambio da REDOS. Non sono però d’accordo nel dire che intanto prendiamo e poi vediamo, se c’è da migliorare le cose perchè non provarci? Oggi l’amministrazione comunale avrà uno strumento in più per farsi sentire da REDOS: il voto contrario della minoranza che ha criticato su alcuni aspetti REDOS.
    Abbiamo votato contro anche ad un finanziamento di poco più di € 7.500 € da parte della Fondazione Musei Senesi per un progettino di conferenze presentato dal Comune. La fondazione musei senesi ha ricevuto dalla fondazione Monte dei Paschi un milione di €. ed il comune, con tutti i problemi che ha il museo civico, presenta un progettino da 10.000 €. Non si può continuare a ragionare su prendiamo quello che ci danno ma fare progetti seri per ottenere quello che serve.

  19. enzo sorbera scrive:

    Trovo curioso il fatto che Chiara non possa esprimere il suo dissenso – magari forte, non dico di no – senza che ne venga sottolineato lo status o la dimensione che in qualche modo ne farebbe da “motivazione” profonda. Si perde di vista il merito delle questioni. E la questione è un voto negativo su un sistema che bene o male funziona. Si poteva – come han fatto Bologni e Scattoni – metterne a nudo vizi e difetti ma, una volta che c’è una rete di servizi, votare contro ad un finanziamento esterno per una questione di principio, mi sembra una …. (c)astratio, diciamo così.

  20. lucianofiorani scrive:

    Singolare modo di ragionare quello dell’autrice del pezzo e di qualche altro commentatore.
    Per chiarezza, se fossi stato tra i banchi dell’opposizione avrei votato contro, proprio come hanno fatto quelli della Primavera e della Lista Fiorini.
    E sostanzialmente per due ragioni: sono contrario al sistema Toscana per come si è venuto sviluppando negli anni (e quello bibliotecario ne è un tassello).
    L’idea di cultura che ho è assai distante da quello che ci viene proposto.
    Nello specifico, tra l’altro, non mi pare si possa dire che siamo di fronte al non plus ultra. E’ ormai la normalità (almeno nei posti civili) che le biblioteche non siano più solo luoghi di deposito di libri, ma svolgano le attività più varie, che siano in rete, che i libri vengano reperiti in un circuito per venire consegnati gratuitamente a chi ne fa richiesta e nel luogo che desidera.
    Ho avuto modo di constatare come funziona il sistema in un piccolo paesino sperduto sulle Alpi. E devo dire che tutte le meraviglie di cui parla Chiara Cardaioli in quelle lande abbandonate sono in voga da tanto tempo, senza gli orpelli di Comitati, Commissioni, e via cantando.
    Perchè alla fin fine si tratta di mettere in piedi un servizio che funzioni al meglio al minor costo possibile, senza che la politica ne faccia la solita riserva di caccia.
    Pertanto, capisco il giovanile furore di chi si sente colpita nel proprio lavoro, ma non lo ritengo sufficiente a farmi cambiare idea.

  21. pmicciche scrive:

    Questo episodio è un’ennesima dimostrazione della “confusione” di ruoli e di ambiti che esiste a Chiusi. Certo in un paese i rapporti hanno confini più sfumati e il rigore – anche quello formale – spesso si annacqua. Se però le cose funzionano, vuol dire che una data Comunità ha trovato una sua via virtuosa molto personale e non replicabile altrove. Nel caso di Chiusi le cose non mi pare abbiano prodotto grandi risultati. Finita la campagna elettorale è stato visto un camion con i dipendenti del Comune portare via il mobilio dalla sede provvisoria del Comitato elettorale del Sindaco. Non è cosa grave ma certo si poteva evitare.
    Proprio perché è il suo terreno professionale ed ella non ha un ruolo politico – oppure ce l’ha? – Chiara Cardaioli su questo argomento, giusto o sbagliato che sia, non sarebbe dovuta intervenire. La votazione ha avuto esito positivo e quindi senza ripercussioni pratiche per il suo lavoro; prendersela con l’opposizione per quello che sarebbe potuto succedere è una ridondanza che mal si concilia con il suo ruolo. Sarebbe stato un intervento legittimo per un esponente della maggioranza, non in bocca ad un dipendente pubblico.

  22. pscattoni scrive:

    Elisa (Leandri) capisco e apprezzo l’attaccamento al lavoro che si fa. Io però ho obiettato che il sistema è poco efficiente perché “autarchico”. Dato che per lavoro sono un utilizzatore di biblioteche e che per ilo mio lavoro h0 spesso bisogno di localizzare il volume che mi interessa per poi chiedere alla bibliotecaria del mio dipartimento di procedere al prestito interbibliotecario. Tramite il catalogi SBN è possibile ricercare su una base di 11 milioni di volumi o di “notizie bibliografiche”.
    Che senso non connettersi a un sistema nazionale e costruirne uno autonomo che nel migliore dei casi connette le biblioteche della Toscana (ma neppure tutte).

  23. pscattoni scrive:

    @Chiara Cardaioli. Ho già premesso che non conosco le motivazioni. Ora Bologni ci dice che hanno dato un giudizio negativo sul SBS (o meglio sul sito). Io ho detto su cosa avrei motivato un voto contrario. Anche se non sono un consigliere forse come cittadino posso comunque esprimere un giudizio. Se si vuole è un giudizio negativo sul progetto toscano che non ha per tempo integrato il proprio lavoro con quello che si muoveva a livello nazionale.

  24. Ritengo l’astio dimostrato da Chiara un pò eccessivo. Sia su questa pagina che su Facebook. La minoranza, che è anche opposizione, ha il diritto/dovere di contrastare ogni azione della maggioranza che è anche governo. Dopodichè per quanto deciso ne risponderà al suo elettorato attuale e magari a quello possibile oltre che al suo partito. Fine delle critiche a Chiara. Per il resto le motivazioni addotte dai consiglieri della minoranza mi sembrano sterili e anche un pò ingenue. Oltre che personalmente fastidiose. In discussione c’era un finanziamento esterno al comune su un argomento molto sensibile quindi perchè rifiutarlo ? Intanto portiamolo a casa poi magari se ne può discutere l’utilizzo in commissione cultura (che spero sia stata istituita insieme alle altre). Mi sembra giusto portare la propria contrarietà in sede di assemblea consiliare ma perchè votare contro. Almeno un astensione.
    Inoltre il commento di Anna Duchini mi sembra una vera e propria caduta di stile. Ho avuto la fortuna di lavorare con Chiara e mi permetto di dire che magari ce ne fossero come lei nelle pubbliche amministrazioni (ammesso che sia rimasta quella che conosco:-) e sminuendo la sua critica attribuendole dei privilegi presunti mi sembra veramente triste. Specialmente se arrivano da una donna.

  25. Voglio aggiungere, cosa che non abbiamo detto in consiglio ma che è un mio pensiero, che la biblioteca di Chiusi funziona piuttosto bene ma che sono convinto che sia molto merito di chi ci lavora e di chi si è scaldato tanto per il voto contrario della minoranza, cosa che dimostra l’attacamento al suo lavoro e le fa certamente onore.
    Penso anche che la rete documentaria senese molto deve a lei e non certamente alla struttura.

  26. @Scattoni, scusi, pensa che il voto dei 4 sia stato dovuto al fatto che l’opac Sbs non è su Sbn?

  27. pscattoni scrive:

    @Chiara Cardaioli. Una valutazione politica (voto in consiglio) deve spesso confrontarsi con aspetti tecnici. Il fatto che la rete non sia ancora compatibile con l’OPAC SBN significa che la ricerca di una pubblicazione dovrebbe essere svolta su più basi di dati. Il fatto che soltanto tre reti in Toscana lo abbiano fatto non giustifica. Che dal 2002 non lo sia ancora fatto non depone a favore della rete Redos. In questo caso, mi dispiace, il male comune non fa mezzo gaudio.

  28. Dott. Bologni, la rete ha una rivista cartacea, un blog e un profilo facebook bibliomap, il sito, lo ripeto, a gennaio sarà nuovissimo. Ma questo giustifca una votazione CONTRO i finanziamenti alle biblioteche?

  29. Vorrei precisare che noi non abbiamo detto che il sito è vecchio ma che non è aggiornato: le novità sono ferme al 2009 http://www.redos.it/pages/info_novita.asp?SX=novita
    abbiamo detto che crediamo fermamente ad un coordinamento della rete documentaria e biblotecaria che è di grande utilità per la diffusione della cultura nel nostro territorio ma che questa struttura, che ci pare non essere per niente snella, tiene un sito aggiornato al 2009.
    Spero sinceramente che il futuro ci possa smentire, d’altronde la minoranza serve anche per far stare con le orecchie dritte la maggioranza.

  30. quello del settembre scorso non era un concorso ma una mobilità. Sono dipendente del Comune di Siena.
    Sbs sta lavorando per integrarsi a Sbn, al livello 3. soltanto due reti toscane in via sperimentale lo hanno fatto per adesso, ma questi sono problemi tecnici…

  31. pscattoni scrive:

    Ho seguito i lavori del consiglio sino alle 1.30 ora troppo tarda per un vecchietto quale io sono. Non ho quindi assistito al dibattito dello specifico punto e non conosco le motivazioni del voto da parte della maggioranza e dell’opposizione. Chiara Cardaioli è un tecnico che credevo sulla base di un concorso del settembre scorso, “Istruttore Direttivo Amministrativo” cat D1 cultura,turismo,biblioteca informagiovan[…]. E’ invece ancora a Siena, responsabile della rete REDOS.
    Domnanda: ma la rete Redos è integrata al sistema OPAC SBN? Se non lo fosse sarebbe bastato questo per i miei gusti per votare contro. Io credo che tutti i cataloghi dovrebbero seguire quanto impostato dalla Istituto Centrale del Catalogo Unico (ICCU). Sono comunque argomenti sui quali si può discutere con calma.

  32. pubblico lubidrio? ci sono i verbali, sono cose dette ieri sera. Che strano modo di considerare le posizioni che non si confanno al proprio pensiero! la difesa sempre e comunque…

  33. Elisa Leandri scrive:

    …e io invece sono colei che in Biblioteca a Chiusi ci lavora, e dal “sistema” non prende una lira, anzi un euro!!! Mi dispiace che chi ha votato non si sia minimante preoccupato di venire a chiedere a noi che ci lavoriamo in una Biblioteca, quali sono, a nostro avviso, i vantaggi e gli svantaggi nel rimanere all’inteno della rete Redos. Se questo sia o no un carrozzone io di certo non posso saperlo con sicurezza, ma posso dire, per esperienza, che è un sistema che funziona e anche molto bene! (Di certo non ha niente a che vedere con quello che secondo me è il vero carrozzone senza senso: la Fondazione Musei Senesi). Volete sapere quali sono i benefici? Allora…. se ho bisogno di un libro che non è presente a Chiusi, ma in una delle tante Biblioteche della Provincia di Siena il costo del prestito interbibliotecario per l’utente è pari a zero! Grazie ai finanziamente che arrivano possiamo comprare nuovi libri che magari ci vengono consigliati dalle insegnati che portano i propri alunni in Biblioteca o direttamente dai ragazzi. Inoltre non si può di certo dire che la rete sia un semplice sistema di coordinamento dei cataloghi e delle biblioteche… siamo fuori strada. Forse chi parla non sa neanche cosa significhi catalogare un libro! In ogni modo, i cataloghi on line delle biblioteche sono importantissimi, permettono di reperire le risorse che ci servono con estrema facilità, direttamente da casa, poi basta chiamare in biblioteca, ordinare il libro e il gioco è fatto. Informiamoci prima di parlare e addirittura votare sulle cose! Comunque se vi interessa sapere qualcosa di più io sarò in Biblioteca venerdì e sabato mattina, sarebbe interessante poter scambiare due parole con qualche consigliere! Che sia di maggioranza o minoranza a me di certo non importa!

  34. Daria Lottarini scrive:

    Probabilmente le considerazioni espresse da Chiara Cardaioli sull’utilità di questa rete sono sensate e le opposizioni avranno sottovalutato il punto all’ordine del giorno.
    Detto questo però i toni dell’intervento sono, a mio avviso, inappropriati, perchè esporre al pubblico ludibrio le posizioni diverse o le critiche alla maggioranza non rende merito a quell’istituzione democratica (la Biblioteca) che tanto potrebbe contribuire al formarsi di coscienze critiche.

  35. evitare i riferimenti alla vita personale penso sia questione di educazione, stile e di passata cultura sui diritti delle donne

  36. anna duchini scrive:

    Che la “second lady” coordinatrice della rete Redos, nonchè figura di spicco dell’ufficio cultura di Chiusi, sia un po’ piccata è comprensibile. Vengono messi in discussione il funzionamento e l’efficacia del sistema che le da lo stipendio.
    Non è da confondere però l’efficacia di una biblioteca come propulsore di cultura per tutti, con i vari sistemi di coordinamento dei cataloghi e delle biblioteche così come si sono succeduti in Toscana sin dagli anni ottanta.
    A me pare che sia più che legittimo, a questo punto, pretendere che si faccia un bilancio costi-benefici prima di erogare altri fondi.

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