Ad opera della Filarmonica Città di Chiusi si rinnova anche quest’anno la bella tradizione di festeggiare Santa Cecilia, Patrona della musica.
Domenica 27 alle 11.30 la banda cittadina animerà musicalmente la S. Messa parrocchiale in Santa Maria della Pace a Chiusi Scalo e alle 17 al Teatro Mascagni darà vita al tradizionale concerto insieme all’Associazione Filarmonica “Giampaolo Bisacchi” di San Casciano dei Bagni, alla Corale “Animata Concentrum” di Chiusi e al Coro dei piccoli “Marcella Conciarelli” di San Fatucchio.
Iniziativa bella e particolarmente azzeccata sia perché mette insieme alcune realtà musical canore della zona unite dalla stessa passione, sia perché offre l’occasione di riflettere, con leggerezza s’intende, sulla bellezza di queste arti che, svelando l’innata aspirazione dell’uomo alla gioia, si pongono in antitesi ma anche come panacea alla tristezza dei tempi che stiamo attraversando.
“Cantare con arte – spiega infatti S. Agostino – significa cantare con giubilo, cioè non saper spiegare a parole ciò che si canta col cuore, come avviene durante la mietitura, la vendemmia, o qualche lavoro intenso, in cui prima si avverte il piacere del cantare ed in seguito, quando l’emozione cresce e non si può più esprimerla in parole la si manifesta in una sola modulazione di note che è, appunto, la melodia con la quale si esprime l’indicibile”.
Nella Chiesa Cattolica forte è la venerazione per questa santa martire (Santa Cecicilia) del III secolo, tra l’altro lo stesso della nostra S. Mustiola, per il posto d’onore della sua deposizione nella Catacomba di San Callisto, la quasi totale incorruttibilità del suo corpo, la basilica a lei dedicata a Trastevere e la tradizione che la vuole patrona della musica e del canto.
Quando, per opera del Concilio Ecumanico Vaticano II, fu rinnovato il calendario universale della Chiesa, tutti i fondatori dei titoli delle basiliche romane furono soppressi ad eccezione, appunto, di S. Cecilia.
E per la Filarmonica Città di Chiusi è l’occasione per rinnovare il suo repertorio e presentare i nuovi musicanti. Domenica 27 inizia l’Avvento e con esso il nuovo anno liturgico e tutto sa di nuovo. “Cammina e canta” esorta in tale occasione Sant’ Agostino.