Il vaso di Pandora: disponibilità delle “strutture” . Che fine ha fatto lo spazio per startup?

di Rossella Rosati

Insieme ai problemi irrisolti affiorano problemi da risolvere.

Qualche giorno fa sono state chiamate alcune associazioni locali, che operano nel campo della cultura, per un incontro. Dagli organizzatori era stato prescelto uno dei locali presso il Chiostro di San Francesco, cioè il bene assegnato, tramite bando del 2019, ad una Startup. Al momento dell’assegnazione del bando l’ assegnatario veniva individuato come società da costituire , ma sostanzialmente la sua costituzione era già avvenuta : si tratta della Exe- Engineering for Enviroment s.r.l.. La Startup si qualifica come dedita “alla conduzione di progetti di carattere ambientale legati all’economia circolare e allo sviluppo sostenibile, quali:
– Riqualificazione e messa in sicurezza discariche
– Recupero gas di discarica (LFG) per la produzione di energia elettrica e biometano
– Impianti di biogas da rifiuti organici e scarti agricoli
– Pianificazione della gestione dei rifiuti a livello di area
– Impianti e processi per il recupero e riciclo dei rifiuti industriali
– Recupero di calore, cogenerazione e teleriscaldamento
– Efficienza energetica e gestione dell’energia

quindi, scegliendo, tra le diverse “attività” descritte, la capacità d’innovazione progettuale riguardante le ultime due in elenco, la startup poteva esser di ausilio nell’economia locale anticipando , nel territorio , quella transizione energetica oggi rivelatasi estremamente necessaria.

Mettendo da parte, in questo momento, l’analisi di quelle aziende che, nell’area comunale, si sono occupate di efficientamento energetico senza poterne percepire risultati positivi e tornando ai nostri locali presso il Chiostro di San Francesco, si ha, come dato odierno, che i suddetti locali apparirebbero inutilizzati benché in CCIAA sia ancora dichiarata presente, nel luogo indicato come Chiusi c/o Chiostro di San Francesco, l’unità locale della EXE-Engineering.

Forse è il caso che, chi di competenza, tra i tanti nodi da sciogliere consideri anche questo “piccolo fiocco” prima che si annodi definitivamente, verificando l’attuale vigenza o meno del contratto di comodato gratuito che affidava l’immobile alla Startup e/o la presenza di un verbale di rilascio, rendendolo così, se possibile, disponibile ad un concreto utilizzo.

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