di Paolo Scattoni

Più passa il tempo e più mi convinco dell’utilità di questo blog e non rimpiango le ore e qualche risorsa impiegate per portarlo avanti. Qui se si parla di Chiusi e lo si fa nei limiti della buona educazione tutti possono pubblicare, una sorta di giornalismo di cittadinanza. Purtroppo quello professionistico purtroppo lascia a desiderare.
Da più di dieci anni questo modesta iniziativa si è spesso rivelata utile strumento di trasparenza e partecipazione.
Un esempio eclatante è in questo giorni la cronaca delle assemblee dei circoli PD che in relazione ai mesi da qui alle elezioni.
Sull’incontro di Chiusi Città ho raccolto informazioni diverse. Da una parte Primapagina che sta raccontando il dibattito come un incontro di pugilato. “. Titola Primapagina sull’incontro di Chiusi Città: “Chiusi Bettollini vince il primo round” e nel testo si legge anche: “ Una ricomposizione del quadro e un “rilancio” del Pd, con Bettolini ancora candidato. E in questo c’è anche l’invito più o meno esplicito al sindaco stesso affinché torni sui suoi passi e rientri a pieno titolo nel partito“.
In contrasto ho raccolto un altro sentito dire: “C’erano 10 iscritti, in quattro hanno preso la parola ed erano tutti della stessa famiglia”. Qual’è dunque il resoconto giusto?
Lo stesso giornale oggi racconta dell’incontro di ieri sera a Chiusi Scalo titolando “Chiusi. PD, Bettollini vince anche il secondo round. La linea Cardaioli messa in minoranzaallo Scalo. La base chiede la ricucitura…“.
Sarà poi la segretaria Cardaioli a fare una sintesi ufficiale degli incontri, ma a Chiusi Scalo ero presente e posso dire che la “base” non è stata così compatta. Ci sono stati alcuni interventi critici che hanno prospettato più o meno apertamente l’opportunità o la necessità di una candidatura nuova alle elezioni, poi un altro gruppo che ha raccomandato “armonia” senza esprimersi sulla candidatura, infine quelli che invece l’hanno raccomandata. Queste le posizioni sulle quali però non è stato possibile il confronto per mancanza di tempo.
Purtroppo certa stampa basa i propri racconti basandosi sul chiacchiericcio. Un tempo i partiti, soprattutto il PCI, rendevano pubblici i propri congressi. Ricordo quelli della sezione Alicata di Chiusi Scalo, riempivano il vecchio cinema Cavallino Bianco. Chi non era iscritto lasciava sala soltanto al momento del voto. Altri tempi. Quanto più le iniziative sono pubbliche e lo spazio per il chiacchiericcio, troppo spesso strumentale, sarebbe ridotto.
Per quello che mi riguarda i miei interventi dentro e fuori il PD sono stati sempre pubblici. Coerentemente pubblico il testo del mio di ieri sera. Tratta di critiche su argomenti su cui ho qualche competenza e termina con alcune proposte operative.
5 risposte a Sul PD le cronache basate sul chiacchiericcio. Quando l’accesso del pubblico sarebbe fondamentale.